venerdì 2 maggio 2008


IL CHITARRISTA DEL LEONCAVALLO


E così quel poco di arte


che ti è rimasta


in fondo all'anima


se ne va


tra un grido rimasto


sulla maglia sgualcita


e del fumo che passa


di mano in mano.


Chiedi silenzio


e trovi sei corde,


nasce la musica


e vai lontano


tra due occhi


che ti ascoltano


e quattro ricordi


che vuoi dimenticare.





Così mercoledì sono andata al Leoncavallo, ad accompagnare L. che non c'era mai stato. E potrei raccontare tante cose, come i bonghi suonati alla luce del camino, o il senegalese alto due metri. Di come il fumo si mescolasse tra gli insulti ad Allah e la disquisizione tra il senegalese onnipresente di cui sopra e due egiziani, su come l'Africa sia le merde du monde (parole loro)


.. oppure potrei raccontare di come è stato bello risentire "Anna e Marco"....


Anna come sono tante
Anna permalosa
Anna bello sguardo
sguardo che ogni giorno perde qualcosa
Se chiude gli occhi lei lo sa
stella di periferia
Anna con le amiche
Anna che vorrebbe andar via

Marco grosse scarpe e poca carne
Marco cuore in allarme
con sua madre e una sorella
poca vita, sempre quella
Se chiude gli occhi lui lo sa
lupo di periferia
Marco col branco
Marco che vorrebbe andar via

E la luna è una palla ed il cielo è un biliardo
quante stelle nei flipper sono più di un miliardo
Marco è dentro a un bar
non sa cosa farà
poi c'è qualcuno che trova una moto
si può andare in città

Anna Bellosguardo non perde un ballo
Marco che a ballare sembra un cavallo
in un locale che è uno schifo
poca gente che li guarda
c'è una checca che fa il tifo
Ma dimmi tu dove sarà
dov'è la strada per le stelle
mentre ballano si guardano e si scambiano la pelle

E cominciano a volare
con tre salti sono fuori dal locale
con un aria da commedia americana
sta finendo anche questa settimana
Ma l'America è lontana
dall'altra parte della luna
che li guarda e anche se ride
a vederla mette quasi paura

E la luna in silenzio ora si avvicina
con un mucchio di stelle cade per strada
luna che cammina
luna di città
poi passa un cane che sente qualcosa
li guarda, abbaia e se ne va

Anna avrebbe voluto morire
Marco voleva andarsene lontano
Qualcuno li ha visti tornare
tenendosi per mano


12 commenti:

  1. Che strano pezzo... Non lo conosco. Chi lo canta?

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  2. E x forza sei dell'84 ... ma cosa vi insegnano a scuola???? Tzè... Lucio Dalla

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  3. ...allora se è una femmina si chiamerà: Futura. :) Non essere così cattiva con chi ignora...c'è sempre tempo...

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  4. dany... dai era con tono sarcastico... spero si capisca :) tutta colpa dei tokyo hotel

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  5. AMMMOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    non è che mi stai mettendo le corna???

    :o*

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  6. cuuuuccciioooloooooo mi manchi da morire penso solo a te!!!! dimmi che torni presto :)

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  7. bella che è "Anna e Marco".
    Mi piace quasi come "Quale allegria" "Mambo" o "Cara", che sono le mie 3 preferite.
    Senti mi scriveresti il tuo indirizzo a valeriaburgazzoli@libero.it?
    Vorrei spedirti una cosa... :)
    Vale(alsole).

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  8. accidenti come mi ritrovo nelle tue parole....
    E' la mia vita scritta in versi!!
    un sorriso

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  9. ecco vedi???? Pure a quello del leoncavallo hai scritto la poesia e a me niente.. tzè.. ho fatto bene a paccarti per l'aperitivo! tzè tzè...

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  10. se è per quello ho scritto anche del tuo uomo venerdì :D

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