sabato 31 luglio 2004

ME NE VADO



finalmente ci siamo arrivati, valigie chiuse e pace con il mondo, vado rinasco e torno spero di trovarvi tutti qui. Ungigamegabbraccio e buone vacanze a tutti di cuore!!!!



SIAMO CHIUSI PER FERIE!!!!!

mercoledì 28 luglio 2004

Ieri sera ho scoperto che anche mia sorella scrive. Non so se abbia un blog o se scrive solo per se. Non l'ho fatto per spiarla, aveva lasciato il pc acceso (come al solito) e quando sono andata a spegnere ho visto il suo scritto, lodevole tra l'altro. E' fatta così inizia sempre tante cose, "fa il grosso" e poi lascia che ai dettagli ci pensino gli altri. Forse è un suo modo per chiedere il aiuto. E' preoccupata anche lei per la chiusura della ditta, come biasimarla. L'impresa di famiglia è stata la nostra terza sorella, quella più viziata, quella che ci ha sempre portato via papà, che ha condizionato la vita di tutti noi. Per lei è forse più difficile: ha vissuto la scissione, i tradimenti, il cambio generazionale, l'indipendenza e forse è anche un po' la sua creatura. Mi sono fossilizzata a pensare a come cambierà la mia vita nei prossimi mesi e non ho poi pensato molto alla sua malinconia, sarà che siamo tutti saturi di quest'anno così intenso. Io in un modo o nell'altro m’inventerò qualcosa, alla fine sembra sempre che alle persone grasse non possa capitare nulla di grave. Rimbalziamo tra i problemi protetti dai nostri cuscinetti e, alla fine, troviamo sempre un motivo per sfoderare il nostro sorriso.


Non so come sarà per lei, se le basterà la famiglia. Alla fine siamo fortunate, me ne rendo conto, c’è data possibilità di scelta. Papà andrà in pensione e si godrà una vita della quale non sospetta nemmeno l'esistenza. Però sì, la malinconia resta per un ciclo di vita che si conclude. Ho sempre abbracciato papà rincorrendolo da un cantiere all'altro ed era forte, deciso, grintoso e maledettamente bravo nel suo lavoro. Quante volte ci siamo scontrati perché lo volevo per me...


Ora mi trovo, mio malgrado, a pensare "che sarà di noi?" e per la prima volta in modo concreto, penso all'eventualità che i miei genitori invecchino, soffrano e mi lascino. Allora lotto di più, mordo per avere la mia casa, mi serve una sfida, un allenamento per farmi le spalle larghe per sorreggerli. Il pericolo ora è fermarmi a pensare, con la paura di non farcela che bussa alle spalle e la mia "frase salvavita" che si fa largo tra le labbra "hai alternative?". No Laura, non ne hai, puoi solo andare avanti, fermarti non servirebbe a nessuno, tanto meno a te. Lo so che a volte sembra tutto banale e relativo nel micro mondo di ogni individuo, ma sai che un giorno capirai perché sta accadendo tutto questo ... tutto accade a luglio e lo sai...


martedì 27 luglio 2004

e ne ho trovato un altro diblog spettacolo. per gli amanti della fotografia e delle stille di saggezza c'è BUBA (http://www.buba.it) ecco alcuni esempi.....


Bisognerebbe tentare di essere sempre felici,
non fosse altro per dare l'esempio.


J.Prevert



Il vero viaggio di scoperta non consiste
nel cercare nuove terre,
ma nell'avere nuovi occhi.


Voltaire


L'amore è un'erba spontanea,
non una pianta da giardino.


I. Nievo


Nella vita,
metà dei fallimenti derivano
dal trattenere il proprio cavallo
quando sta per saltare.


J e A. Hare


E' impossibile godere appieno dell'ozio
se non si ha un sacco di lavoro da fare.


K.Jerome


Ci sono due modi di vivere la tua vita.
Una è pensare che niente è un miracolo. L'altra è pensare che ogni cosa
è un miracolo.


A.Einstein


Tre cose ci sono rimaste del paradiso:
le stelle, i fiori e i bambini.


D. Alighieri(...per chi ha Dante nelle vene...)




Perdere l'entusiasmo provoca rughe nell'anima.

S. Ullman

Leggevo blog sta sera, alla ricerca di qualche nuovo spunto e mi sono imbattuta in Francesca (http://augusto.blog.tiscali.it/).
Si chiedeva se ci si può innamorare di qualcuno parlandoci al telefono (nel suo caso per lavoro). Io sono assolutamente convinta che sia possibile, sarà che mi sono innamorata più di una volta in chat. A dirlo sembra una cosa sconvolgente, una diavoleria della famigerata generazione X (avessi trovato uno che abbia saputo spiegarmi il concetto di generazione X), ma in realtà trovo che sia la cosa più, paradossalmente, coinvolgente e appagante. Perchè si ascolta e si parla, cosa troppo spesso sottovalutata. E non si passa la serata con lui che ti guarda la scollatura, tu che gli conti i capelli, lui che si atteggia come il figo paura della situazione e tu che non ti inerpichi su tacchi vertiginosi. Ci si aspetta. Belle emozioni, travolgenti tanto da potersi permettere una notte intera di pensieri, poco importa l'età. Si sta lì nel proprio buio, come quando si viene bendati: non sai se lui ti bacerà, e dove lo farà ma ci si sente addosso le sue labbra ancora prima che ci sfiorino. Capita, capita...facci sapere come va il seguito... perchè un seguito ci sarà eccome! Perchè da questo monitor, o al telefono, si è costretti a rivalutare la forza delle parole meditate. E si pesa qualsiasi cosa: l'inflessione, le pause, l'interpretazione. E vivi di stille, di messaggi. Aspetti la buonanotte, il buongiorno e al primo sgarro ti dici "ecco ho frainteso tutto" salvo poi , due secondi dopo il consueto orario, trovarti il messaggino "scusa mi sono addormentato" e allora ti ritrovi ancora sola e imbesuita nella tua camera a sorridere e sospirare. E poi arrivano i primi appuntamenti. E tu che di solito sei impeccabile, vestito adatto, scarpa giusta, trucco in tinta, sprofondi nel più devastante stato di idiozia adolescenziale (fosse anche che hai 70 anni) e ti metti a fare i conti con Mr X. Perdi le abituali sicurezze, e cerchi di aprire la porta almeno 8 volte: "ho scordato il cellulare, opsh le chiavi, trucco ok? Merda piove mi si arricciano i capelli" e ritrovi quei sorrisi da paresi che non trovavi più da quando hai tolto l'apparecchio a 12 anni. Ma è giusto così, perchè innamorarsi significa scendere dal piedestallo, togliere la maschera e quando incontri qualcuno in chat o, per qualche buffo caso della vita, per telefono, sei stanco dei filtri e vuoi solo toccare, annusare, vedere, emozionare, dare un volto a quei silenzi che ti facevano dire "è caduta la connessione?!?!?". E ci si guarda, come un sogno che si avvera, con lo stupore che si era un po' perso, allenati come si è a scorrerci addosso con sguardi imperturbabili. E sì, ti sfiora l'idea che il lui (o la lei) possa essere un male intenzionato ma, tu lo sai dentro di te che non è così e sarà bellissimo, e sarà tuo... lo senti già magicamente tuo.

venerdì 23 luglio 2004

AUGURI SCRICCIOLO


C'era tutto il mio mondo sta sera su quel terrazzo. Come un cerchio che si chiude, sta sera ci guardavamo sorridenti, in armonia. Eravamo numeri pari tenuti per mano, sguardi incrociati e compiaciuti nell'aura della luce tremolante delle candele.


Il mio scricciolo felice per i regali, come fosse un Natale solo per lui. Dolce nelle parole più grandi di lui, capace di sciogliere anche i cow boy più duri.


Bellissimo vederti sereno nella mia famiglia, seduto per terra a montare i giochi del piccolo, come fossi uno "zio vero". Bellissimo averti nella mia vita, incastonato come l'ultimo tassello di un puzzle che ha senso solo con la tua presenza.


giovedì 22 luglio 2004

Gelosia..... una parola che da qualche giorno mi rotola tra i denti e si appiccica come un tartaro duro che resta lì e anche se gratti non viene via.


Gelosia...è una parola che non mi è mai appartenuta, o forse è stata solo un'ipocrisia che mi sono voluta raccontare. Volevo essere la donna forte, autonoma, forse glaciale e mi sono sempre raccontata di non essere gelosa. Ma c'ho giocato, e chissà quante volte ho giocato con i miei uomini a farli ingelosire, giochetto che tra l'altro ho sempre calibrato bene e che ha dato i suoi frutti. Questa volta però la gelosia si vendica e mi fa un po' prigioniera. Nessun attacco ci mancherebbe, più che altro una sottile e impalpabile sensazione, come quando per strada ti pare di essere seguita, e ti giri di scatto di quando in quando convinta di smascherare l'ombra alle tue spalle. Fiuto... in questo ultimo periodo fiuto, divento paranoica, sondo ogni mancanza di interesse, ogni sguardo distratto e l'ansia mi prende (ma che non si sappia in giro) di non essere più importante, di non essere più il fulcro intorno al quale ruotare. E mi infastidisce, mi rendo conto dei miei vizi, e sgomito qua e là, tra battutine e bronci e allargo il mio spazio. Uno spazio che non ha senso,che non esiste. Rido di me che costruisco i miei muri e poi li abbatto. Non ho motivo di essere gelosa, non ho ruolo per farlo, ma mi rode.... e come se rodeeee... penso sia giunto il momento di lavorare un po' su di me, sulle mie incertezze e su quello che posso fare per essere amata, piuttosto che macinarmi in questi pericolosi vicoli psicotici.... ci penserò sta notte.

martedì 20 luglio 2004































L'aura serena che fra verdi fronde


mormorando a ferir nel volto viemme,


fammi risovenir quand'Amor diemme


le prime piaghe, sí dolci profonde;


e 'l bel viso veder, ch'altri m'asconde,


che sdegno o gelosia celato tiemme;


et le chiome or avolte in perle e 'n gemme,


allora sciolte, et sovra òr terso bionde:


le quali ella spargea sí dolcemente,


et raccogliea con sí leggiadri modi,


che ripensando ancor trema la mente;


torsele il tempo poi in piú saldi nodi,


et strinse 'l cor d'un laccio sí possente,


che Morte sola fia ch'indi lo snodi.

































L'aura soave al sole spiega et vibra


l'auro ch'Amor di sua man fila et tesse


là da' begli occhi, et de le chiome stesse


lega 'l cor lasso, e i lievi spirti cribra.


Non ò medolla in osso, o sangue in fibra,


ch'i' non senta tremar, pur ch'i' m'apresse


dove è chi morte et vita inseme, spesse


volte, in frale bilancia appende et libra,


vedendo ardere i lumi ond'io m'accendo,


et folgorare i nodi ond'io son preso,


or su l'omero dextro et or sul manco.


I' nol posso ridir, ché nol comprendo:


da ta' due luci è l'intellecto offeso,


et di tanta dolcezza oppresso et stanco.



fossi nata in epoca diversa e terra diversa, magari oggi sarei decantata in versi immortali.... vaga vena megalomane sta sera

lunedì 19 luglio 2004

WE TOSCANO A SPASSO CON I MIEI DUE UOMINI


SABATO 17 LUGLIO : PISTOIA BLUES FESTIVAL
























La magia dei concerti sempre la stessa eppure sempre nuova. Una miscellanea di odori, sapori, umori. Cuori palpitanti al ritmo di blues senza barriere generazionali. Una strana alchimia di hippies di nuova e vecchia leva, uomini e donne tatuati come tappeti persiani, cappelli da cowboy ed ex capelloni che oggi sfoggiano lustrissime piazze e lunghissime barbe, eppure tutti uniti nelle note blues e nella luce viola, le dita al cielo. Tutti saltellanti e anelanti una felicità che pare a portata di mano trasportata da questo vento caldo intriso di note e di malinconia. Mi chiedo quanti buffi casi della vita si stiano intrecciando sotto i miei occhi, accanto a me, mentre mi godo lo spettacolo dei volti umani giù dal palco.


....peccato per il pacco di Gary Moore... mi spiace piccolo


DOMENICA 18 LUGLIO:


Siamo qui in questa terra di toscana, una madre, una donna sinuosa che poggia su un fianco. Le braccia protese sopra la nuca, le gambe lievemente ranicchiate, quasi a proteggere il suo ventre. Un ventre fatto d'incanto, di mosaici impressionisti, tocchi di luce dorata intrecciati a verdi rigogliosi.


Caldo a perdita d'occhio, mosso da un vento surreale che percorre le pelli. Qui dove ogni indumento è superfluo, mi crogiolo in questo orizzonte che pare sconfinato oltre questi colli. Vedo in lontananza le Torri di San Gimigniano fare da corona ad un'altura. Mi chiedo quanti km di strada ci saranno da percorrere per raggiungerlo, ne basteranno 10? Da quassù mi sento a portata di mano del mondo. Ovunque io guardi, vedo armonia condita dal frinire incessante delle cicale. Se ci fosse D'Annunzio in questo momento, so che avrebbe colto la bellezza di questa natura, arricchendola con i nomi precisi di ogni fronda. Da questo terrazzo a sbalzo sul mondo vedo la natura amarsi e i rami del fico chinarsi a baciare l'olivo e vedo te sereno, mentre giri a torso nudo circondato dai cani. Ti sento vicino, mentre mi scruti dai vigneti e sono felice di aver fatto tutti questi km per vederci sorridere.

venerdì 16 luglio 2004



Stanno capitando così tante cose nella mia vita. Mentre scrivo ho la finestra aperta, comincio a pensare che queste sono le ultime notti estive che passo in questa casa. da piccola stavo le ore alla finestra della mia camera, non c'erano questi odiosi lampioni gialli fendinebbia e si vedevano un sacco di stelle. Guardavo le macchine sotto casa e giocavo ad indovinare il modello dalla forma delle luci. Mi mancherà la mia infanzia, ma sto diventando intollerante. Sento il bisogno di andare via e di avere il mio silenzio, come quello che c'era oggi a casa mia. Sento che sta arrivando il momento di tagliare il cordone che mi tiene qui. Sta passando un'epoca "la premiata ditta" chiude i battenti e la piccola lascia il nido. Due cose che nessuno qui voleva accadessero così presto, ma è sempre troppo presto quando decidi di cambiare strada no? E allora devo guardare avanti, e sapere che andrà tutto bene, ma ogni tanto, come oggi, mi chiedo se davvero saprò gestire tutto questo....come dice kundera, le cose che capitano nella vita sono uniche ed irripetibili. Non torneranno mai, sia le cose belle che quelle brutte, ed è per questo che ogni evento della nostra vita può essere inequivocabilmente leggero e futile poichè destinato a fuggire via, o insopportabilmente pesante, perchè rappresenta la nostra unica chance. Inutile dire che questa sera tutto mi sembra volare via, lasciando solo l'ombra dell'insicurezza..... passerà... domani mi sveglierò e sarò di nuovo in scena, e farò in modo che "tutto va come deve andare o per lo meno così dicono"... notte

giovedì 15 luglio 2004

FUSI DI TESTA




Conosco una bambina


graziosa e cicciottina


che al mare vorrebbe andare


e mandare tutti a .... "mangiare".


Vorrebbe tanto rilassarsi


magari divertirsi,


stare ore ad oziare


e smettere di pensare


Conosco una bambina


graziosa e cicciottina


che invece di lavorare


se ne sta qui a ciacolare.


Alla frutta è ormai arrivata


e mi par palese che sia SCLERATAAAAAAA



....lalafusalalafusalalafusalalafusalalafusalalafusalalafusa....


che poetessa hihihihihihihihi

mercoledì 14 luglio 2004

..ieri sera cena con Jo. Tornando a casa ho deciso di imboccare V.le Farini e di non cambiare mai direzione, non inserire mai una freccia, andare solo lungo la strada che avevo davanti senza sapere esattamente dove portasse, e ho tratto questo insegnamento di vita metropolitana.


"Se è notte e sei in riserva e decidi di perderti, finisci a Bresso, che non è più città e non è ancora paese....ma allora ne valeva la pena?".... nulla succede per caso......


martedì 13 luglio 2004

Sono ufficialmente stanca!


Stanca degli idraulici che non si presentano, degli elettricisti che attaccano i fili con criteri cromatici e più in generale stanca della mancanza di professionalità e di umiltà di determinate persone. Il mio lavoro, come tutti i lavori, sarebbe molto bello, il problema è che il mio originario lavoro si sta trasformato in una fabbrica di lettere di protesta, telefonate di sollecito e similari. Mi sono costretta a fare la cliente rompiscatole, e mi viene purtroppo bene come parte. Mi chiedo perchè siano in via di estinzione le persone professionali e collaborative, quelle che i problemi li risolvono anzichè crearli. E non credo che sia un problema di "quel determinato tizio o caio", purtroppo mi sto accorgendo che il calo di professionalità ha un ventaglio ampio di competenze.


Per non parlare poi dei clienti! E' sempre più difficile dialogare con il cliente e sempre più consueto sentirti dire appena dai il buongiorno "ah ma io non pago". Come se darmi i soldi fosse un favore personale! Io lavoro e per questo vengo pagata, il problema purtroppo è che molti hanno perso il senso della misura, non è più contemplata la voce "faccio quel che posso". Sempre più spesso trovo clienti disposti ad accollarsi mutui ciclopici pur di poter dimostrare di vivere in una casa bella, da far vedere agli amici, salvo poi arrivare a 2 giorni dal rogito incazzati con il mondo perchè non sanno più a che santo votarsi, ma guai a rinunciare alla vasca idromassaggio (o alla doccia in radica...assurdo!!!) senza poi badare a dettagli personali tipo il telefonino ultimissima generazione, il jeeppone (pagato a rate ovviamente) parcheggiato in strada e quant'altro.


Non ne sto facendo una questione di snobbismo. Sono perfettamente conscia che comprare casa oggi giorno è un terno al lotto, che il mercato è alle stelle, che spesso molti operatori di questo settore sono poco onesti e capisco la giusta diffidenza e "paura" di chi si appresta a comprare casa, ma questa non credo sia sufficiente per giustificare l'arroganza di molti. Ammiro e lo dico seriamente chi mi arriva fin dal primo giorno e mi dice "queste sono le mie possibilità, cosa si può fare?".


Io spero solo che sia il periodo, di essere stanca, di essere tutti stanchi e che dopo le vacanze il clima sia diverso. Sarebbe triste immaginare di dover lavorare i prossimi 30 anni con questo clima.


Un bacio a tutti

giovedì 8 luglio 2004

Avevo già sentito parlare di lui, e la mia curiosità mi spinse ad andarlo a cercare. Così, in un affollato mercoledì notte, scesi le scale di quel locale, dove ero sicura lo avrei incontrato. Avevo già chiesto la settimana precedente e mi avevano confermato che l'avrei trovato lì, puntuale ad aspettarmi.


Un po' incerta chiesi di lui alla commessa, verificò e mi confermò la sua presenza. Lo presi tra le mani, come se fosse qualcosa di un valore inestimabile, come faccio sempre d'altronde, e fu amore a prima vista.


Lo accarezzai e la prima cosa che vidi di lui, fu il nome a me caro. Altra coincidenza, o come dice lui sincronismo, in questo periodo della mia vita, dove cerco in ogni evento una chiave di lettura che mi indichi dei segnali. C'è chi li chiama segni del destino, chi buffi casi della vita, lui ed io preferiamo dire che "Nulla succede per caso". La conferma alla mia teoria l'ho trovata a pagina 175, seconda riga ovvero la prima pagina che aprii ieri sera mentre compravo la copia del mio libro. La prima parola che lessi fu Kundera, l'autore da me amato. E l'ho ritrovato anche nell'introduzione di questo libro che già dalle prime pagine ha saputo creare quel feeling tra libro e lettore non sempre così facile da scovare e scontato. Vi riporto alcuni stralci, primo fa tutti il richiamo ad uno dei miei libri preferiti "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di M. Kundera .



Tratto da "Nulla succede per caso" .. di Robert H. Hopcke


"Non si può quindi rimproverare al romanzo di essere affascinato dai misteriosi incontri di coincidenze...., ma si può a ragione rimproverare all'uomo di essere cieco davanti a simili coincidenze nella vita di ogni giorno, e di privare così la propria vita della sua dimensione di bellezza" (M.Kundera).


" ...E se io, o voi, fossimo personaggi di una storia? E se quella che percepiamo come la nostra esistenza fosse in realtà un'opera narrativa? Che ne sappiamo? E come potremmo saperlo? Supponendo che la storia sia coerente, e che i personaggi e la loro vita abbiano un senso, come potrebbe un personaggio di una storia sapere di essere in una storia?...."


"... Aggiungerò che la maggior parte di noi di solito non crede che la vita funzioni così, con eventi esterni disposti in maniera da specchiare con precisione, confermare o trasformare la nostra vita interiore; eppure cose del genere succedono. La verità può essere strana quanto un romanzo. ..."


"... E proprio come nei romanzi, gli eventi sincronistici, hanno un impatto denso di significati. Essi ci offrono una visione diversa di noi stessi, una prospettiva più ampia sulla nostra esistenza, oppure una comprensione più profonda degli altri o del mondo. ..."



...per ora è tutto ... ma vi terrò aggiornati con il progredire della lettura, un abbraccio

LA SINDROME DI MURPHY BROWN



Molti in questi giorni mi stanno ponendo le seguente domanda "come vanno i lavori?". Bhè la risposta sarebbe "bene grazie" se non fossi afflitta dalla Sindrome di Murphy Brown. Forse qualche pseudo 30enne ricorderà la serie televisiva a lei dedicata dove questa 40enne giornalista, ex alcoolista, tornava puntualmente a casa la sera e trovava appollaiato qua e là il suo imbianchino/saggio/analista. Ecco, ammetto di aver contratto una variante al morbo, poichè ogni sera tornando a visitare casa per vedere lo stato avanzamento lavori, mi trovo "puntuale" il Sur Peppin, l'idraulico che ogni sera, vedendomi arrivare inzia a dire "finito tutto!!!". Alchè io pongo le domande di rito "mi ha collegato la caldaia? sistemato i miscelatori? allacciato la lavastoviglie??" e ogni sera (come è bello avere certezze nella vita) lui mi dice "ghe n'è minga da prublema, duman al finisi fora tuscos" (per i non residenti, non c'è problema, domani finisco tutto). E' quasi una figura poetica in queste dinamiche di paese, e forse un giorno, tornando a casa mi mancherà sentirmi dire "ghe n'è minga da prublema", ma voglio correre questo rischio, per cui, Sur Peppin CHE AL SA DISCANTA FORA UN CICINIIIINNNN!!!!



... grazie per l'interessamento baci.

martedì 6 luglio 2004

....ciao a tutti sono tornata, ho avuto qualche problemino con la connessione ad internet ma.....



.... c'è chi ha avuto più problemi di me


baci a tutti !!!!