martedì 30 marzo 2010

sabato 27 marzo 2010

...pensaci tu...

L'albatros Io ero un uccello
dal bianco ventre gentile,
qualcuno mi ha tagliato la gola
per riderci sopra,
non so.

Io ero un albatro grande
e volteggiavo sui mari.
Qualcuno ha fermato il mio viaggio,
senza nessuna carità di suono.
Ma anche distesa per terra
io canto ora per te
le mie canzoni d'amore.

(...ho ammazzato tutti i miei amanti perchè volevano vedermi piangere, ed io ero soltanto felice....)

venerdì 26 marzo 2010






Like Jo????




Lo so, lo so, come hai detto? Devo tenere dei sassi in tasca. Hai ragione. Ma non sta sera. Domani. Domani scenderò sulla terra. Per questa sera voglio sentirmi come Jo, stringere tra le mani la lettera che dice "Gentile Signora bla blllaa la sua opera non fa vomitare". Ecco mi basta questo. Il senso di scrivere è questo, godere di questa gioia quando qualcuno ti legge e non si fa prendere dalle convulsioni :)

giovedì 25 marzo 2010

Centocinquanta passi

Anche quando sarò rimasto solo,
dentro al buio totale, sommerso da verità nascoste,
con la bocca cucita dalle responsabilità,
anche allora avrò voglia di cercare qualcuno
che sappia leggere sotto le parole.


E lo sai, non alzerò il dito per indicare chi è cieco, chi è sordo, chi è muto.
Mi siederò ed aspetterò.
Le attese portano più lontano di qualunque fuga,
ed in ogni caso lasciano il tempo per respirare
e riconoscere gli occhi del predestinato.

Ho contato i passi per arrivare alla solitudine, pochi ancora.
Centocinquanta passi per arrivare al mare:
lì ho nascosto le mie parole,
confuse tra i tuoi dubbi e i tuoi sogni,

dove una donna antica
ti ha trovata bambina
e ti ha parlato dell'amore.


Roberto Bani

lunedì 22 marzo 2010

Impara. Impara che quando qualcuno ti chiede "verità", non intende la verità oggettiva, tanto meno la tua verità. Vuole una verità che si abbini a se stesso, che non gli crei problemi e preoccupazioni. Non importa se la tua verità fa male, se soffri per questo, se vorresti qualcuno con cui parlare liberamente. La tua verità farà male e allora sarai carnefice e non avrai più un solo angolo di paradiso per sentirti fragile, vittima, bisognosa di protezione. Quello che importa è che la tua verità sia proclamata per poterti rendere ancora più vulnerabile. Impara e impara presto. Da oggi, ancora e sempre di più, la risposta sarà sempre "sto bene, starò bene, stanno tutti bene", l'unica non verità che gli altri possano accettare.

Film bellissimo ... "stanno tutti bene"....




domenica 21 marzo 2010





Facebook batte google uno a zero. Pensavo questo ieri sera, mentre roteavo nel turbine di una serata surreale. Eravamo all'arci, atmosfera tranquilla, locale vuoto, soundcheck. Il mio bimbo meraviglioso che ballava e cantava mentre gli zii facevano qualche prova e aggiustavano i suoni. Tavoli vuoti, preparati con semplicità. Uno in mezzo, il nostro. Poi le vite hanno iniziato ad entrare, ognuna al suo tavolo, con le proprie storie e i propri gusti. Chi ordinava, chi scherzava, chi sperava in una serata capace di cancellare la propria malinconia. Tutti lì, accanto e lontani.
Poi piano piano la tavola ha fatto la sua parte e si è diventati commensali. Si parlava da tavolo a tavolo, Riccardo, mio figlio, che faceva da catalizzatore. Torta, brindisi, emozione, auguri... i migliori. La partita che finisce, si sparecchiano i tavoli e inizia lo show su e giù dal palco.

Dal tavolo vicino mi chiedono di scendere perchè si canta Battisti e, si sa, Battisti si canta solo in compagnia, è un must. Mentre sopra il rock scaldava gli animi, sotto, qualche secolo sedeva ai tavoli sguarniti. Un computer e un microfono per inventare un karaoke. Catapultata, nel giro di qualche gradino, nella diretta di RadioBaleraLive. Il contrasto era talmente acuto, da scatenare la mia ilarità, lo ammetto. Ho riso tantissimo.

Poi mi sono seduta un po', trascinata dalla compagnia battistiana. Mi sono guardata intorno e ho visto tavoli e persone, isole con una disperata voglia di condivisione. Età diverse, storie diverse, chiuse in quel microcosmo goliardico. E mi sono chiesta se poi era tanto diversa quella situazione, da quella che si ritrova in facebook. "C'è più bisogno di conoscersi che di conoscere", quante volte ho sentito questa frase negli ultimi giorni. Quante volte l'ho ripetuta ieri sera. Così ho preso coraggio e microfono e mi sono calata in quel mondo, fino a poco prima distante. Improvvisamente ho iniziato a divertirmi, inaspettatamente, semplicemente. Ho cantato il primo pezzo da sola. Non ricordavo più il suono della mia voce amplificato da un microfono ed è stato un dolce ricordare. Al secondo pezzo, una decina di persone si sono appollaiate intorno a me ed è stato come allora: la spiaggia, gli amici, una chitarra. La stessa voglia di stare insieme, di creare un ricordo allegro da pensare all'indomani, quando la vita tornerà ad essere una piccola isola dispersa in un mare di solitudini che confidano in una collisione sonora.


sabato 20 marzo 2010

Non lo so perchè ma sta sera ho preso a leggere il blog all'incontrario, dal primo post in poi. Ho ritrovato nomi che mi hanno fatto compagnia e che non ricordavo nel modo più assoluto. Ho ritrovato nomi che hanno saputo diventare pilastri fondamentali della mia vita in questi sei anni. E' un mondo di pensieri rovesciati, dove ho ritrovato pagine di una me lontana, che abitava ancora con i genitori, che trovava la cena pronta e aveva tempo per un sacco di cose inutili. Ho ritrovato gli embrioni di quel mare moto che ho dentro, le avvisaglie, le prime scosse che ho stupidamente sottovalutato. Visioni distorte dal cuore, oggi o allora?
Domenica tornerò ad essere un po' la me di allora. Andrò a teatro, sola. Sola con la poesia, sola con il ricordo di un ventuno di primavera amaro. Tanti distacchi. Qualcuno definitivo, qualcuno in fase di definizione. Avrò paura, tremerò un po', mi toccherò i capelli e mi sistemerò il vestito continuamente. Frugherò nella borsa in cerca della penna. Si spegneranno le luci e vibrerò. Ti avrei voluto accanto, ma saprò stare in piedi sempre e comunque, perchè quella che dovrai amare, non sarà una donna fragile, schiava delle sue paure. Imparerò, imparerai.

E di tutti i commenti ne riporterò uno, a conclusione della discussione di oggi. Tu sai. lo scrivevi sei anni fa.
"quattordici aprile millenovecentosettantasei. di te mi sono perso quasi ventotto anni. non voglio perdermi i prossimi. auGuRi".

Per questa sera mi concederò una canzone struggente, cantata con un po' di rabbia, quella che serve per restare in piedi. Domani nuoterò in altre acque.





Io - non son piu’ io - mi sento da sola
Qualche cosa dentro me – e’ cambiato ma cos’e’
Oh oh no! – o non dir di no! - e lasciami sola
Non dipende piu’ da te.

Potresti regalarmi il mondo intero
Che me ne farei
Io cerco solo il vento e una scogliera
Dentro gli occhi miei
E sopra il mare volerei
Per non tornare credimi……… sola


Non pensare adesso che
Qualcun altro sia con me - oh oh no!………
Ti ho detto da sola – io con la mia anima.

sara’ che questo mondo ha rovinato
Tutti i sogni miei
Se non avessi te che sei innocente

Giuro me ne andrei
Ed oltre il mondo volerei
Per non tornare credimi - sola

Per sentirmi libera – finalmente libera.
Sola – io con la mia anima.

Ma – chi piangera’ lo so’ saro’ io
Io che restero’ sola - sola
Restero’ sola

Sola – sola –
Sola – sola – sola –

Sola
Restero’ sola – sola-a – sola - sola

venerdì 19 marzo 2010



Buona PRIMA festa del Papà






.. auguri anche al mio di papà e a tutti i papà.

giovedì 18 marzo 2010


Te ne sei resa conto bene. Oggi, in quel momento, non c'era nessuno da chiamare... e ti è mancato il fiato.






Semplicemente fantastica





Il Tuo Culo E Il Tuo Cuore :

La tua intelligenza
non ha limiti:
è fuori discussione.
Io però con quella,
amore scusami,
non ci faccio una canzone...

preferisco
quel tuo modo unico
di piangere e sognare,
ma confesserò
che non sottovaluto
di vederti camminare:


più del portamento
è quel modo di "sgabbiare";
più che l'indumento
è quel modo di ondeggiare
lento, lento,lento,lento

e tu ci sei, e tu mi fai,
e passano negli occhi tuoi
paesi lontanissimi
e un posto per sorriderti;

guardatela la sua allegria
di questa grande donna mia,
lasciatemela vivere
la gioia del suo culo
e del suo cuore!


Qando tu cammini
sembri un angelo
d'incerta tradizione;
quando tu t'inchini
è insostenibile,
disumana tentazione;


ci son notti che
starei a guardartelo
per ore ed ore, ed ore

altre notti che
vorrei farmi piccolo
tra le pieghe del tuo cuore

e guardarci dentro
per capire il tuo dolore,
il tuo sentimento,

quella voglia di sognare:
dimmi, dimmi, dimmi, dimmi

che tu ci sei, che tu non vai
e passano negli occhi tuoi
malinconie brevissime
e fuggitivo ridere;

ragazza mia,
grande donna mia,
non farti mai portare via

la gioia del tuo culo

e del tuo cuore!


Cos'avrò fatto mai
di tanto strano,
perché tu capitassi
proprio a me?
O sono
di un gran bello io,
o si era un po'
distratto Dio
quel giorno...


abbracciami
insegnami
malinconie brevissime
e fuggitivo ridere:

ragazza mia,
grande donna mia,
non farti mai portare via
la gioia del tuo culo
e del tuo cuore!

martedì 16 marzo 2010





Paura sì, chi non ne ha
Tu abbracciami ad alta fedeltà
Toccami l'anima
La realtà distrugge i sogni creano



E noi due gocce nell'oceano
Di facce che camminano
Di sguardi soli che s'incrociano

Radiografie di un attimo
Amore mio non chiedermi
Domani che sarà?



Siamo due gocce nell'oceano
Noi figli di quest'epoca
Che non regala mai una favola
Ai naufraghi che sfidano l'oceano



Vivi, siamo noi quelli che sperano
Schiavi di una carezza che un volto non ha
Vivi anche i tuoi giorni che annegano
Vivi, se hai messo il cuore in bottiglia
Sta in una conchiglia l'oceano


Poeti si, ma in compagnia
Circondami di mani e fantasia
Spogliami l'anima
Pensa quante voglie che si sprecano


E noi due gocce nell'oceano
Di facce che si sfiorano
E qualche volta s'innamorano

L'eternità è un attimo
Amore mio non dirmelo
Domani che sarà?



Siamo due gocce nell'oceano
Noi figli di quest'epoca
Con gli occhi duri e il cuore tenero
Dei marinai che sfidano l'oceano

Vivi, siamo noi quelli che sperano
Scrivi poesie sui muri nessuno lo fa
Vivi, passerà questo periodo
Vivi se hai messo il cuore in bottiglia
Sta in una conchiglia l'oceano


Oceano di facce che camminano
Oceano, l'eternità è un attimo, è un attimo
Con gli occhi duri e il cuore tenero
Noi figli di quest'epoca
Che non regala mai una favola
Ai naufraghi che sfidano l'oce
ano


Cromo colpa tua.. quindi non rompere....




Il violinista pazzo



Non fluì dalla strada del nord
né dalla via del sud
la sua musica selvaggia per la prima volta
nel villaggio quel giorno.



Egli apparve all' improvviso nel sentiero,
tutti uscirono ad ascoltarlo,
all' improvviso se ne andò, e invano
sperarono di rivederlo.



La sua strana musica infuse
in ogni cuore un desiderio di libertà.
Non era una melodia,
e neppure una non melodia.



In un luogo molto lontano,
in un luogo assai remoto,
costretti a vivere, essi
sentirono una risposta a questo suono.



Risposta a quel desiderio
che ognuno ha nel proprio seno,
il senso perduto che appartiene
alla ricerca dimenticata.



La sposa felice capì
d' essere malmaritata,
L' appassionato e contento amante
si stancò di amare ancora,



la fanciulla e il ragazzo furono felici



d' aver solo sognato,
i cuori solitari che erano tristi
si sentirono meno soli in qualche luogo.



In ogni anima sbocciava il fiore
che al tatto lascia polvere senza terra,
la prima ora dell' anima gemella,
quella parte che ci completa,



l' ombra che viene a benedire
dalle inespresse profondità lambite
la luminosa inquietudine
migliore del riposo.



Così come venne andò via.
Lo sentirono come un mezzo-essere.
Poi, dolcemente, si confuse
con il silenzio e il ricordo.



Il sonno lasciò di nuovo il loro riso,
morì la loro estatica speranza,
e poco dopo dimenticarono
che era passato.



Tuttavia, quando la tristezza di vivere,
poiché la vita non è voluta,
ritorna nell' ora dei sogni,
col senso della sua freddezza,



improvvisamente ciascuno ricorda -
risplendente come la luna nuova
dove il sogno-vita diventa cenere -
la melodia del violinista pazzo.



Fernando Pessoa

lunedì 15 marzo 2010



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Una mano



poggiata lieve



All’incavo della schiena



Accompagna il mio passo.



Racconta



La presenza di un’assenza



Che tradisce la sua età.





Cammino



Privata del mio nome,



privata del futuro



imprigionata eternamente,



come insetto nella morbida ambra,



tomba dorata ed eterna.





Una mano



Poggiata lieve



Piccola, ancorata alla mia.



Accompagna il mio passo



Ricordando



L’assenza di una presenza



Che tradisce la mia età.





... a mio figlio....

Quando nasce un amore non è mai troppo tardi
scende come un bagliore da una stella che guardi
e di stelle nel cuore ce ne sono miliardi
quando nasce un amore
, un amore.

Ed è come un bambino che ha bisogno di cure

devi stargli vicino devi darli calore

preparargli il cammino il terreno migliore

quando nasce un amore, un amore.
E' un emozione nella gola da quando nasce a quando vola
che cosa c'è di più celeste di un cielo che ha vinto mille tempeste
che cosa c'è se adesso sento queste cose per te
farò di te la mia estensione farò di te il tempo della ragione
farò di più farò tutte le cose che vuoi fare anche tu.
Ti fa bene, ti piace questa voglia di dare
e ti senti capace non ti puoi più fermare

come un fiume alla foce che si getta nel mare
quando nasce un amore, un amore...
E' l'universo che si svela quante parole in una sola

amore mio immenso e puro ci penso io a farti avere un futuro

farò di te la mia estensione farò di te il tempo della ragione

farò di più farò tutte le cose che vuoi fare anche tu.


...Sì...
quando nasce, quando nasce un amore.






Ho cercato tra le tue parole
qualcosa che parlasse di me.
Ho trovato ricordi, strade, pensieri.
C'era un appunto sull'agenda,
qualcosa da ricordare domani
e un invito per i prissimi giorni.
Ho letto le tue paure appuntate su pagine
che non hai mai riletto.

Tanto vuoto.
Ho trovato tanto vuoto
nei fogli che hai lasciato in bianco
e che ti ostini a non scrivere più.

E' in quel vuoto vergine,
in quel freddo di carta intonsa,
che ho trovato qualcosa
che parlava di me.
Era la tua assenza,
il tuo scrivere
con inchiostro invisibile
"addio"

domenica 14 marzo 2010






L'evoluzione di una metallara in crescita?
Le patacche di pappa sulla giacca di pelle (che fa molto rock!!)

venerdì 12 marzo 2010


visto che non credo nella politica del "logo del non logo" e non sopporto lo snobbismo da amputazione, ho comprato per domani un vestito molto poco intellettuale... sia mai che mi scambiano per qualcosa di diverso da una bionda :D


Avevano parlato a lungo di passione e spiritualità.
E avevano toccato il fondo della loro provvisorietà.

Lei disse sta arrivando il giorno,
chiudi la finestra o il mattino ci scoprirà.
E lui sentì crollare il mondo,
sentì che il tempo gli remava contro,

schiacciò la testa sul cuscino,
per non sentire il rumore di fondo della città.
Una tempesta d'estate lascia sabbia e calore.
E pezzi di conversazione nell'aria e ancora voglia d'amore.


Lei chiese la parola d'ordine, il codice d'ingresso al suo dolore.
Lui disse "Non adesso, ne abbiamo già discusso troppo spesso,
aiutami piuttosto a far presto,
il mio volo lo sai partirà tra poco più di due ore.
Sentì suonare il telefono nella stanza gelata
e si svegliò di colpo e capì di averla solo sognata.
Si domandò con chi fosse e pensò "E' acqua passata".
E smise di cercare risposte, sentì che arrivava la tosse,
si alzò per aprire le imposte,
ma fuori la notte sembrava appena iniziata.



Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi
mai.

Potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai.
Lei disse misteriosamente "Sarà sempre tardi per me quando ritornerai".
E lui buttò un soldino nel mare, lei lo guardò galleggiare, si dissero "Ciao!"
per le scale e la luce dell'alba da fuori sembrò evaporare.

giovedì 11 marzo 2010


come perdere quasi 4 kg in poco meno di due settimane.... e vedersi più grossa di prima....

martedì 9 marzo 2010

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=vEpCbhjt85o&hl=it_IT&fs=1&]
Salgo in auto e parto e guido verso te
al telefono mi hai detto "Si, d'accordo alle tre!"
dal timbro della voce non sembravi tu
quel tono che mi piace no, non c'era più!

Ma cosa è accaduto?
Quando e' accaduto?
No non è possibile
improvvisamente no.

Il traffico che corre
la gente nei caffè
la mente mia che scorre
e indaga su di te
le ultime espressioni
le pause fra di noi
le minime emozioni
i gesti, gli occhi tuoi
neanche un minuto
di "non amore"

questo e' il risultato dei pensieri miei!
Eppure qualcosa c'è
impercettibile per me
ma per te così importante
lo sento è presente
che grida e intanto grida
un clackson dietro me
sto odiando questa strada
che mi separa da te

neanche un minuto
di "non amore"
ripeto questa frase ossessionato
mentre vedo te.
"Ciao come stai
dimmi cos'hai
parcheggio dopo.
Dimmi che cos'hai!"
Così hai perso il posto
hai pianto e che altro c'è
Nient'altro questo è tutto
volevi star con me
Neanche un minuto
di "non amore"
Scusami se rido
non pensavo a te.

lunedì 8 marzo 2010






Io voglio di più di un'ora di carnevale
E darti di più, qualcosa da ricordare
Un brivido sotto l'armatura, sotto la paura
Di volare

Io voglio di più di rose nel camerino
Io voglio che tu mi prendi per quel che sono
Che tremo e che mi emoziono

E incateno musica e parole
Per lasciarti un pieno d'amore

Io voglio di più

Di un cuore di carta da incendiare
Di una facile conquista
Di un sorriso che ha perso la testa

Di più di un bis che duri tutta la notte
Di una giacca e una gonna sul tappeto
Più di tutto l'amore che posso
Di un'insolazione di sesso

Molto di più che farti un autografo sulla pelle
Che non aver niente da perdere
Per non aver niente da perdonare


Io voglio di più

Di frasi fatte o cose che si dicono

Delle mani che si tirano indietro

Di colombi della pace di vetro


Di più di tutte le stelle di un cielo di campagna
Di tutto il grano e tutta la gramigna
Del 2000 che è solo un grosso mattino
Di duemila notti a dormirsi vicino

Molto di più
Di un ragazzo d'oro
e un disco di platino
Di un letto fantascientifico
In un rifugio antiatomico

Io voglio di più
Delle tue rose nel camerino
Io voglio che tu
Mi prendi per quel che sono

Io voglio di più

AUGURI DONNE

.. e grazie agli uomini che ci sanno amare ogni giorno dell'anno...




Perché si festeggia la festa della donna proprio l'8 marzo e cosa significa questo giorno?
Chissà quante donne sono al corrente di quello che accadde nel lontano 1908, quando a New York, 129 operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.
Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni finché, l'8 marzo (o il 25 secondo alcuni), il proprietario Mr. Johnson bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire dallo stabilimento.
Ci fu un incendio doloso e le 129 operaie prigioniere all'interno dello stabilimento morirono arse dalle fiamme. Da allora, l'8 marzo è stata proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne.
La commemorazione, tutta americana, delle vittime è stata poi accolta in tutto il mondo come la giornata simbolo del riscatto femminile.
L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel 1910 da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste.

sabato 6 marzo 2010

(Barbie giorno/sera, barbie fiori di pesco, e barbie cristal... le ho tutte!!!)






E' una magnifica notte questa, fatta di ghiaccio e cielo limpido, con il presepe intorno al lago a ricordarmi promesse sospirate in una notte di mezza estate. Frammenti di ricordi si sono rincorsi mentre percorrevo l'austrada dei ricordi. Ho allungato lo sgardo per vedere se c'era la tua auto al solito posto, parcheggiata in attesa dei miei ritardi. Ho trattenuto il fiato mentre in radio passava Vasco "ma dove vaiii ma dove vaiii tanto oramai sei mia, faccio così passo di lì, ti prendo e ti porto via..." . Ho sorriso un attimo, poi le luci sono rimaste alle spalle e stavo per sprofondare nella notte di catrame e fieno, ma ho spostato lo specchietto retrovisore: il mio angelo dormiva vicino a me.

Ho pensato che oggi mi sono sentita un pezzo di modernariato. Mentre facevo la spesa sono incappata in una barbie da collezione.... la linea "storica", in alto,i n grande con uno carattere retrò, spiccava la scritta 1985! Era la riproduzione della barbie fior di pesco. Io ce l'ho originale dell'epoca... regalo per il mio nono compleanno. Con nove anni in più della barbie quale sarà la mia quotazione attuale?

Poi ancora radio. Per la seconda volta nella giornata sono inciampata in un Ligabue d'annata e ancora tante raffiche di gelo .. poi solo asfalto drenante e .. casa.





Io ti ho vista già, eri in mezzo a tutte le parole che
non sei riuscita a dire mai.

Eri in mezzo a una vita che poteva andare ma
non si sapeva dove...

Ti ho vista fare giochi con lo specchio
e aver fretta di esser grande
e poi voler tornare indietro quando non si può.

Quella che non sei
quella che non sei non sei

ma io sono qua e se ti basterà
quella che non sei, non sarai
a me basterà.

C'è un posto dentro te in cui fa freddo
è il posto in cui nessuno è entrato mai
quella che non sei.

I o ti ho vista già eri in mezzo a tutte le tue scuse
senza saper per cosa.
Eri in mezzo a chi ti dice "scegli": o troia o sposa.

Ti ho vista vergognarti di tua madre
fare a pezzi il tuo cognome
sempre senza disturbare che non si sa mai.


Quella che non sei
quella che non sei non sei
ma io sono qua e se ti basterà
quella che non sei, non sarai
a me basterà.

C'è un posto dentro te che tieni spento

è il posto in cui nessuno arriva mai

quella che non sei.


Ti ho vista stare dietro a troppo rimmel
dietro un'altra acconciatura eri dietro una paura
che non lasci mai.

Quella che non sei
quella che non sei non sei
ma io sono qua e se ti basterà
quella che non sei, non sarai
a me basterà.

C'è un posto dentro te in cui fa freddo
è il posto in cui nessuno è entrato mai.
Quella che non...

martedì 2 marzo 2010





Sai che c'è papi.. hai ragione tu. Ho sempre pensato che questo fosse uno spazio libero. Scrivo i pensieri e li condivido, qualcuno legge e commenta e da quei commenti, talvolta, nascono altri pensieri. Ho pensato di mettere la moderazione perchè qualcuno non ha saputo rispettare la mia libertà, non ha saputo confrontarsi lealmente. La libertà, però, è anche accettare il fatto che non tutti ti possano dare una pacca sulla spalla ad ogni pensiero , è accettare che non tutti conoscano la lealtà e l'educazione.
So che chi mi vede e mi giudica senza conoscere la mia vita, può farsi un'immagine falsata di me, ma, in fondo anche questo l'ho voluto io. Mi sono sempre messa una corazza per non permettere a nessuno di arrivare a toccare la mia vera vita. La gente mi dice che sono in forma, che sto bene, solo perchè mi vesto e mi trucco, perchè non voglio fare la vittima o farmi compatire. Pazienza. Credano quello che vogliono. Quello che mi importa è che qui dentro, e nella mia vita vera, ci sono persone come te che sanno toccare l'anima con "garbo" e non è giusto che persone così vengano filtrate e moderate.
Torna tutto libero come prima, come sempre... la libertà è un concetto che si impara anche con gli sbagli.

Bacio papi, meraviglioso come sempre.



Hai avuto un gesto delle mani, dolce,

mentre parlavi dell’amore femmineo,
hai figurato col cavo delle mani dolcemente
la raccolta e tremula dedizione d’un cuore.
. Per qualche attimo così m’hai tenuta,
il giovanile fuoco dei tuoi occhi rideva
desioso e scherzoso, e m’avvolgeva,
per qualche attimo come in nuvole d’oro

Oh abbandonarsi e tutta rabbrividire,
innamorata d’un lucente sguardo,
oh rivivere alla gioia e rossa rifiorire
ed aulente prostrarsi ad una carezza forte!
Poi piangere piangere soavemente.
Da tanto tempo resisto altera e sola!
Le lagrime son tante che vorrei versare!
Ma tu su la mia fronte e sul fermo viso
Hai letto solamente forza e signoria,
mentre a cimentarmi dicevi
che troppo io ho l’anima virile
e certo non so non so piegarmi e darmi.

Il giovanile fuoco dei tuoi occhi rideva,
hai avuto un gesto delle mani, dolce…


(S. Aleramo)

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=HQuWaegFz-w%26hl=en%26fs=1%26rel=0]







Era l'epoca in cui si ballavano i lenti coperti di metallo. Eh già, "la rock" sapeva fermarsi, smetteva di pogare a volte si sedeva per la canzone della pace. Altre, semplicemente si stringeva. Era l'epoca in cui le parole erano troppo acerbe per spiegare tutto quell'amore che si riusciva a provare. Allora si dondolava piano, stretti in un unico abbraccio, e si cantava una lingua sconosciuta che entrava dritta nell'anima. Era l'epoca dei "per sempre", dei "non vivo senza te", delle promesse da cavaliere oltre il confine del tempo, quando tutto il futuro pareva già pronto per noi... e non sapevamo ancora di non essere pronti per lui.

E c'era questa canzone quella domenica, e quell'immagine è riapparsa davanti ai miei occhi oggi, mentre in autostrada giudavo e ascoltavo la radio. Ed è stato un respiro, un ricordo, non un rimpianto... ed è stato bello poterlo rivivere depurato da ogni orgoglio ferito, da ogni ragione insensata.




Se stai leggendo... spero tu stia bene... Always


This romeo is bleeding
But you can't see his blood
It's nothing but some feelings
That this old dog kicked up

It's been raining since you left me
Now I'm drowning in the flood
You see I've always been a fighter
But without you I give up

Now I can't sing a love song
Like the way it's meant to be
Well, I guess I'm not that good anymore
But baby, that's just me


And I will love you, baby - Always
And I'll be there forever and a day - Always
I'll be there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I die, you'll be on my mind
And I'll love you - Always

Now your pictures that you left behind
Are just memories of a different life
Some that made us laugh, some that made us cry
One that made you have to say goodbye
What I'd give to run my fingers through your hair
To touch your lips, to hold you near
When you say your prayers try to understand
I've made mistakes, I'm just a man


When he holds you close, when he pulls you near
When he says the words you've been needing to hear
I'll wish I was him 'cause those words are mine
To say to you till the end of time

Yeah, I will love you baby - Always
And I'll be there forever and a day - Always

If you told me to cry for you
I could
If you told me to die for you
I would
Take a look at my face
There's no price I won't pay
To say these words to you

Well, there ain't no luck


In these loaded dice
But baby if you give me just one more try
We can pack up our old dreams
And our old lives
We'll find a place where the sun still shines

And I will love you, baby - Always
And I'll be there forever and a day - Always
I'll be there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I die, you'll be on my mind
And I'll love you - Always