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mercoledì 2 aprile 2008


IMPOSSIBILE NON AMARLO...





Dietro quella finestra
la cui tenda non muta
situo la vista di lei
che l'anima studia in sé stessa
nel desiderio che la rivela.

Non ho difetto d'amore.
Chi m'ami non manca.
Ma altro sapore avrebbe,
se ciò accadesse all'interno
di quella alta finestra.


Perché? Se sapessi, avrei
tutto che avere desidero.
Amai un tempo la Regina,
e c'è sempre nella mia anima
un trono da occupare.

Ogni volta che posso sognare,
ogni volta che non vedo, situo
il trono in quel luogo;
oltre la tenda il focolare,
oltre la finestra il sogno.

Così, passando, intreccio


l'artificio della strada


e un poco di me m'oblio.


Poi più nulla chiedo alla vita,


tranne d'esserne il vicino.

venerdì 28 dicembre 2007



TROPPO STRUTTURATA E CHIUSA IN UNA TORRE D'AVORIO.... E PAZIENZA!!!

sottotitolo: si fanno monili fantastici con l'avorio






[youtube http://www.youtube.com/watch?v=llZg4XLA6RM&rel=1]

Elucubrazioni odierne:


- Credo che l'ironia sia la manifestazione di forme di intelligenza sul pianeta terra. Chi ne ha paura non si è evoluto rispetto a quelli che pensavano che la terra fosse piatta e chi si sa barcamenare zigzagando tra verità ed ironia è qualcuno che non solo conosce le parole e le sa usare, ma sa travalicare il loro significato "piatto" e cogliere le "rotondità" dei contenuti.


- Credo che la libertà sia indossare l'orologio alle nove del mattino e accorgerti di averlo indossato solo alle otto di sera quando ti stai spogliando.


- Credo che la via per la conoscienza profonda sia quella che si percorre superando strutture e sovrastrutture altrui e, tanto che ci sono, aggiungo che penso sia giusto che ognuno di noi decida di proteggere se stesso come meglio crede e solo il rispetto e l'affetto possono aprire le porte della nostra anima. Chi non ha voglia di provare tutte le chiavi del chiavistello può tranquillamente evitare di provarci, rovinerebbe solo gli ingranaggi della porta.


- Credo che chi si arroga il diritto di chiedere la Verità, deve essere ingrado saper ascoltare la Verità.



p.s. FOTO PER LAPO: papi ecco così per una volta vedi i miei capelli fatti dalla parrucchiera ... terribilmente strutturati ma al primo shampoo torno selvatica hihihi




mercoledì 17 ottobre 2007

LA PUNTUALITA' UCCIDE LA CREATIVITA'


BUONGIORNO MONDO !!!



Non c'è che dire, Dio era in forma il giorno che inventò il sonno. Riuscire a riposare rende tutto così... perfetto!!! .... Bhè oddio di perfetto non c'è nulla e infatti sta mattina ho elaborato una delle mie teorie esistenziali dal titolo


LA PUNTUALITA' UCCIDE LA CREATIVITA'


Si ecco pensavo questa cosa mentre venivo al lavoro sta mattina. Ero puntuale, anzi con un paio di minuti di anticipo e così per una volta mi sono adeguata alle file cittadine. Ho fatto passare la vecchina sulle strisce, mi sono fermata anche alle linee del dare precedenza come se fossero i vecchi tempi, quando esisteva una segnaletica più spartana, una inequivocabile linea di arresto in prossimità degli STOP. Ero lì, lenta lenta, con le notizie che passavano in radio e che mi parevano tutte noiose, nessuna canzone da mettere a palla, giusto per ricordarti che sei sveglio. Così ecco mi sono detta: "certo che la guida creativa è tutt'altra cosa". Non dico correre e fare cose pericolose, sia mai... però dai, quelle curve prese con un po' di agilità, gli insulti creativi contro i cammion della cava, le scorciatoie per saltare i semafori, il garone con l'idiota che non ti ha seguita e s'è trovato bloccato al rosso, mentre tu zzzzzaac hai fatto il barbatrucco. Il freno motore, quanto mi piace il freno motore!!! Sentire le marce che scalano, salgono e scendono e vedere la mia brumi che se la ride e dice "tzè utilitaria io???" .... Non c'è assolutamente paragone, domani uscirò con almeno 5 minuti di ritardo!

lunedì 30 luglio 2007

Un lunedì strano, lento e pratico. Questa mattina sono in ufficio per gli straordinari, ma prima sono passata ad un condominio. E' strano, l'idea di arrivare qui e non trovare la vecchia, il non avere l'incubo di dover arrivare puntuale non un minuto prima e non un minuto dopo, ha reso tutto più piacevole. Ho sempre pensato che il tempo che imponiamo alle nostre vite sia una delle più grosse cause di stress dell'uomo. Devi mangiare ad una tot ora, anche se magari non hai fame, e dormire che domani ti devi alzare presto, e correre in macchina che altrimenti fai tardi, come a dire che 3 minuti di ritardo possono dare vita al caos esistenziale, devi sposarti che ormai hai una certa età e non fare cazzate che ormai sei grande.


Sta mattina guidavo, mi sentivo dentro un film che girava lento e mi pareva quasi di sentire il cigolioio della pizza della pellicola. Vedevo i colori, non mi arrabbiavo per il cantiere in corso sulla strada, ho visto due tizi che parlavano accanto ad una recinzione. E poi c'è una luce meravigliosa e finalmente è arrivato un venticello ad asciugare l'umidità dei giorni scorsi. In macchina la radio passava un jazz d'annata e non so perchè mi si è colorato davanti agli occhi l'acquarello di un ricordo. Bernarillo, un albero enorme, una strada ai confini del deserto e due vecchi lì, sotto quell'ombrello verde a raccontarsi la vita, o forse solo a farsela scorrere davanti, in attesa di una novità che li distraesse per un secondo da quella culla di ricordi.