lunedì 14 luglio 2008



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NICK BEAT E L'INSONNIA


Non dormiva Nick Beat quella notte. Forse era il caldo che non andava a dormire, forse era la polvere del deserto che graffiava gli occhi. Forse appunto, perché Nick Beat non sapeva quando e dove i suoi pensieri avevano preso il posto del sonno.




Non erano pensieri importanti a tenerlo sveglio, si ostinava a non voler pensare e ad interpretare le aritmie del suo corpo, ma non riusciva ad accettare la mancanza d'armonia con la notte. Ogni tanto il momento di perfezione vissuto e perduto squarciava la notte e lo induceva a pensare, ma lui voleva solo dormire. Eppure pensava alla gioia di essere in un attimo di perfezione con la natura e il suo corpo come era capitato il giorno prima là ad Elephant Butte. Nudo nella natura nuda in simbiotica assenza di appartenenza e prevaricazione. Chi era per l'altro? Il lago e la sua meraviglia o l'uomo e la sua capacità di vivere un mondo fatto per lui? Questo Nick Beat se lo chiedeva, ma nel buio della notte che scorreva lenta voleva solo dimenticare quell’attimo di perfezione che era esistito e che doveva sopravvivere a se stesso, non sporcandosi di congetture e pensieri. Un attimo perfetto reso perfetto dal solo fatto di essere esistito” solo questo voleva cristallizzare Nick Beat per non dimenticare, ma era così difficile l’equilibrio tra il ricordo e il pensiero. Se il primo poteva rendere immortale l’emozione di un istante, il secondo rischiava di uccidere quel istante vissuto per renderlo irrimediabilmente una creazione illusoria della ragione.




Nick Beat si era stancato di rigirarsi nel suo letto spartano e si infilò pantaloni logori sulla pelle nuda ed uscì nel portico. E poi il portico non bastò. C’era un’alba sopra di lui e c’era una città che stava per svegliarsi e non poteva certo permettere all’insonnia di privarlo di quella nuova meraviglia. E Nick Beat camminò a lungo sulla strada mentre il sole piano piano sorgeva e l’insonnia diventava vita.




Fu subito nella Via della Polvere che stranamente non era quella di ogni giorno, non ancora e lui non l’aveva mai vista così. Si era limitato Nick Beat a guardare le stesse cose con gli stessi occhi per giorni e giorni e questo lo faceva arrabbiare. Come aveva potuto lui, proprio lui, non cambiare mai il punto di vista? Come aveva potuto smettere di guardare il mondo, il suo mondo, a testa in giù, o dall’altro lato della strada o semplicemente ad un’ora diversa di un giorno diverso?




Guardò il mercato, anzi, l'ipotesi di mercato. Landa di cemento sporca per i resti dell’arte del giorno prima.
"Chi sei?", si chiese guardando l’uomo che ripuliva il luogo dove ogni giorno vendeva la sua lavanda. La sua rabbia raddoppiò. Aveva accettato gli eventi senza chiedersi perché le cose accadono. Un attimo, un flash destabilizzante. E anche lui non si sentì così diverso da quell’odiato uomo. Sì, quello dei puzzolenti hot dog all’angolo della piazza. (*)




Le luci della notte tardavano a spegnersi e quelle del mattino erano già pronte per essere colte e a Nick Beat pareva che tutto prendesse ad avere la solita forma di ogni giorno, solo che ora lui poteva intravedere la diversità sempre uguale di ogni cosa. Piano piano la città iniziò a risvegliarsi e Nick Beat si sentiva un intruso scrutato dagli occhi assonnati di chi vive nell’alba di ogni giornata.




Pensò, Nick Beat, di andare al forno dove ogni giorno comprava del pane per assaporarne il tepore di un boccone nuovo di un giorno nuovo e mentre camminava in quella direzione passò davanti alla chiesa che aveva stranamente la porta spalancata. Non che credesse in un particolare dio, gli indiani, i cow boy, i dollari gli aveva raccontato così tante favole su ogni dio che gli sembrava impossibile capire chi avesse ragione in merito. Ma la porta era aperta in quell’alba intrisa di significati, e questo gli bastò per varcare la soglia ed entrare nel silenzio. Trovò il libro della messa aperto proprio davanti alla porta e lesse le parole del giorno che sembravano appartenergli come la città e il deserto e quell’alba rubata alla notte.



“Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!”



E dissi: «Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti».
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato».





(*) correzione bozza a cura di Enrico Gregori.... che ringrazio sentitamente :)

16 commenti:

  1. Ma non dovevi restare muta fino a mercoledì????
    Ecco.. le solite reti inaffidabili...

    Saluti :-)

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  2. funziona quanto basta per postare :P

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  3. ma pensa te... ti sei alzata una volta alle 5...e hai deciso che pure il tuo amico immaginario si alzasse...

    io, fossi nel tuo amico, ti insulterei...ti ha insultata???

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  4. enrico dopo cerco di sistemare anche il resto ma non mi fa accedere all'editing... fino a mercoledì ho problemi con l'adsl

    star...e gli amici allora a cosa servono?

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  5. ma perchè non c'è più il mare?

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  6. No Monica... Lala lo ha scambiato per Martini e lo ha ingollato in una sola sorsata...
    Occhio al rutto alle alghe.

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  7. anche Star soffre d'insonnia stanotte...
    Star è sveglia dalle 4.30... e non le viene manco in mente di uscire che le fan male le dita dei piedi...

    Lala, nick beat qui...porta un po' sfiga è...

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  8. e datti qualche altra martellata al dito e pensa ai polacchi poi vediamo se dormi!

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  9. continua il lutto con l'adsl :( perdonatemi

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