martedì 24 aprile 2007

RESISTERE CON RESISTENZA


Oggi scriverò un post forse impopolare che almeno nelle intenzioni vuole essere apolitico, anche se non è facile essere apolitica parlando di politica. Spero che la concezione storica degli eventi mi aiuti a non cadere in faziosi commenti. L'idea di scrivere un post sull'argomento mi è venuta ieri sera, quando, parlando degli americani, si criticava il fatto che molti di loro festeggiano il Columbus day, senza ben sapere e capire cosa stanno festeggiando. Ho pensato che anche per molti italiani domani sarà un "columbus day". E' mercoledì e si sta a casa dal lavoro, e fin lì ci siamo tutti. Ma cosa festeggiamo? Oggi il mio piccolo andava con la scuola a fare l'alza bandiera, ma cosa gli racconteranno?


Wikipedia riporta questo cercando 25 aprile:


"Nel corso della seconda guerra mondiale, la Resistenza italiana (chiamata anche Resistenza partigiana o più semplicemente Resistenza) sorse dall'impegno comune di individui, partiti e movimenti che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e la conseguente invasione dell'Italia da parte della Germania nazista, si opposero - militarmente o anche solo politicamente - agli occupanti e alla Repubblica Sociale Italiana, fondata da Benito Mussolini sul territorio controllato dalle truppe germaniche.


Il movimento resistenziale - inquadrabile storicamente nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazista - fu caratterizzato in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici). I partiti animatori della Resistenza, riuniti nel CLN, avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra.

L'Assemblea costituente, eletta nel 1946 contestualmente allo svolgimento del referendum istituzionale, fu in massima parte composta da esponenti dei partiti del CLN che, in tale veste, elaborarono la Costituzione della Repubblica Italiana, ispirata ai principi della democrazia e dell'antifascismo.

ente allo svolgimento del referendum istituzionale, fu in massima parte composta da esponenti dei partiti del CLN che, in tale veste, elaborarono la Costituzione della Repubblica Italiana, ispirata ai principi della democrazia e dell'antifascismo".




Ho detto che il mio post sarebbe stato "impopolare" per cui vorrei ricordare (e poi vi spiego il perchè *) che nei giorni della liberazione e anche nei successivi, scene di follia di massa si sono palesate, compresa una "depravazione partigiana" che ha sparso molto sangue ingiustamente, lottando invece per una causa PIU' CHE GIUSTA.



* Io non sono fascista, nel modo più assoluto, e questa mia "incazzatura" nasce unicamente dal fatto che ieri ho parlato con qualcuno che ancora, all'alba del 2007, mi viene a raccontare puttanate (e scusate se sono schietta) sulla RESISTENZA ARMATA e sull'esigenza di una LOTTA ARMATA. La mia posizione in materia è di assoluta intransigenza. Non c'è, e ribadisco NON C'E' una valida ragione per prendere le armi ed ammazzare la gente MAI!!!! Ringrazio i partigiani per la lotta portata avanti, ma non condivido lo scempio che è seguito alla liberazione. Da stupida utopica penso ancora che la non violenza sia l'unica strada. Scusate lo sfogo!




9 commenti:

  1. Be', anch'io per tendenza sono più vicino a quel Ghandi di cui hai messo una splendida immagine.
    Ma lui stesso sarebbe stato fatto passare per il camino, senza tanti complimenti. E quelli come lui. Probabilmente avrebbero fatto sparire anche me, se ci fossi stato e avessi trovato il coraggio di ribellarmi pacificamente.
    E allora... la liberazione è toccata a gente che non aveva paura di sentire un altro gridare di dolore, di vederlo morire con le viscere di fuori.
    Gente che non ha estirpato da sé la violenza il 26 aprile, gente piena di rabbia e odio, sfogato ingiustamente e crudelmente.
    Ma, e mi costa dolore ammetterlo, è quella violenza e quell'odio che è servito da propellente, accanto alla sofferenza per la giustizia tradita e calpestata.
    Penso anche a tutti quei partigiani, quei resistenti che, sebbene colpiti nei loro affetti e nelle loro persone dall'oppressione, sono riusciti a mantenersi civili. Sono la maggioranza, e mi fa arrabbiare che uno squallido revisionismo, facendo leva sul gusto truculento dell'opinione pubblica, li faccia passare in secondo piano, complici di quella minoranza sanguinaria.
    Penso a mio padre, che ha preso botte, lui con la sua famiglia, ha visto morire amici e compagni. Il 26 aprile gli avevano affidato un gerarca fascista da consegnare al comando partigiano. Qualcuno gli aveva detto di sparargli una volta in aperta campagna e di sbarazzarsene. Il babbo non ha risposto. Ha prestato al gerarca una bicicletta per non farli fare la strada a piedi e insieme si sono incamminati.

    Grazie per la riproposizione storica, sono d'accordo sul fatto che molti non sanno cosa stanno commemorando. Gli americani sono molto più consapevoli, qui c'è una controinformazione spesso in malafede. Il tuo post "impopolare" in realtà è molto corretto.

    Ciao!

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  2. guarda io posso provare a capire quello che potevano essere le motivazioni il 26 aprile '45, però trovo assolutamente preoccupante continuare a sentire ancora parlare di LOTTA ARMATA oggi. 62 anni fa si veniva fuori dalla guerra, era una situazione in cui c'era ben poco spazio per il dialogo, ma oggi non riesco ad accettare chi avvalla, anche solo teoricamente, certe posizioni. Sarà un mio limite... o forse no. Comunque domani penserò alle vittime della guerra TUTTE le vittime!

    p.s. tuo padre è stato un grande, come lui molti altri UOMINI e DONNE. Il danno peggiore che una guerra può fare è togliere l'umanità alle persone. E' quando pare di non avere facoltà di scelta che gli uomini grandi sanno prendere posizione... tuo padre lo è stato.

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  3. Infatti la lotta armata è fallita. Anche per la stupidità settaria dei sostenitori.

    E' molto bello quello che dici di mio padre. Ha sempre unito l'odio per l'ingiustizia all'amore per l'umanità, una cosa che ho imparato da lui.
    Come lui ce ne sono tanti, e questo non toglie nulla al valore. Essere persone integre e umane non teme l'inflazione.

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  4. Il tuo post dovrebbe essere popolarissimo. Ci sono sempre degli idioti di turno pronti ad inneggiare alla lotta armata. Appena li sento mi monta dentro una rabbia incredibile, perchè così facendo screditano qualsiasi lotta PACIFICA che si muova contro le stesse cose.
    Bianca

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  5. baciogrosso. a te, al mahatma, al bambino e alla banana. senza uno di questi elementi il concetto di pace sarebbe più lontano. l'amicizia, la giustizia, la famiglia e il cibo per tutti. così sia.

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  6. nooo nessuno che mi da contro? uff :) scherzo, vi ringrazio per non aver frainteso quello che volevo dire.

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  7. e ogni tanto mi penso mora e cerco di ragionare... non ti preoccupare viaggiatore tornerò presto la bionda di sempre :)

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  8. ok. ti do ragione, il tuo post per me è impopolare. uso "impopolare" perchè sarei ingiusto ad usare "minimal", "borghese", "decontestualizzato", e tanti altri termini, meno carini di "impopolare".
    è nel dna della rivoluzione, e la rivoluzione non la facciamo noi, nelle nostre comode poltroncine similpelle di fronte a migliaia di pixel. la rivoluzione la fa gente incazzata. e la gente incazzata non ha paura di fare del male, perchè è assordata dal dolore che prova.
    ci sono grandi uomini e grandi donne che possono fare la differenza, ma chi si muove nella lotta ha bisogno di armi.
    non me ne volere, non mi piacciono le banche, mi piace la polvere.

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