venerdì 16 dicembre 2005


Si era in fiera domenica il mio cow boy ed io, quella dell'artigianato. Pensavo mentre mi immergevo in questa pandemia di colori.


Pensavo che se guardi qualcuno con il sorriso sulle labbra, quel qualcuno risponderà al tuo sorriso, non sempre... ma spesso. Pensavo che per sorridersi non occorre parlare la stessa lingua, ci si interpreta negli sguardi. Pensavo poi , che se ci si ferma cinque minuti a parlare con le persone, ci si accorge che Colombia, Bolivia o Cinisello Balsamo, non sono poi così lontani. Sono popoli, persone, persone che si parlano in un italiano-latino, che si battano la mano sulla spalla parlando, come dal panettiere, di politica ed economia.


Pensavo che due donne, fossero anche una indiana e una italiana, si capiscono al volo quando l'argomento è una graziosissima maglia rosa.


Pensavo che in questa micro macro-economia fatta di profumi e colori diversi, c'è posto per tutti gli operatori, quelli dalla concorrenza leale e dal prezzo equo.


Ecco mi sembrava di stare in questo piccolo eden globale, dove le differenze sono risorse, i profumi suggestioni, in una piccola nuvola di pace effimera. La guerra era subito fuori, mentre si correva la prima linea del passaggio pedonale o mentre si scendeva in metropolitana con i nostri pacchi, dove le differenze e i colori diventano misteriosamente mere intrusioni nella nostra quotidianità.


In questo mondo ideale è stato bello viaggiare con un compagno ideale. Con il mio navigatore dai miei stessi ritmi e dalle mie stesse emozioni.


Forse è un po' utopico questo pezzo ma, ogni tanto, pensare che le cose possano davvero funzionare, è davvero balsamo per l'anima.


PEACE


p.s. compratto un trittico di vasetti della terra di Aragona per la mia nicchia.... è stato amore a prima vista!


p.p.s. x Lapo...ma cosa non sono fantastici i "brutti ma buoni"?!!??!?!?!? mi harbano un bel po'!

4 commenti:

  1. non è utopia. quasi tutta la gente del mondo ha la pace sulla faccia. e si, un sorriso sparato ovunque sul pianeta riceverà un sorriso di ritorno. le guerre le decidono i politici. la gente no. la gente non sceglie mai di morire. la gente sceglie di sorridere. e di mangiare i "brutti ma buoni". che quando sorridi si vedono le briciole tra i denti.

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  2. E bello potersi parlare senza parole... un po' di tempo fa l'avevo scritto anch'io
    http://davideman.splinder.com/post/1247491

    Buon week-end,
    Davide

    P.S.: beata te che ce li hai i capelli... i miei sono sempre meno ;)

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  3. x lapo... non fare il filosofo il mio era una mera richiesta di rifornimenti di "brutti ma buoni" portali su... insieme a te :)

    x davide: guarda qui da me c'è tutto in abbondanza... ciccia e capelli compresi ;)

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  4. leggo oggi questo tuo post dopo solo due giorni da un fatto.
    salgo le scale del portone di casa con le borse della spesa e arriva una ragazza in scooter. Fa freddissimo. E' congelata.
    Sullo scooter c'è anche un cane. La guardo con lo sguardo più indifferente del mondo e lei mi risponde con un sorriso pazzesco.
    Chissà perchè.
    Però non ho resistito e le ho sorriso pure io.
    Non mi succede quasi mai. Peccato.

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