sabato 28 febbraio 2004

THANKS GOD IS FRIDAY...

THANKS GOD IS FRIDAY


Sento le macchine sotto casa che corrono, è quasi l'ora delle streghe. E le vedo già, inguainate in pantaloni trendyssimi, intrappolate in stivali dalla zeppa trampolata. Immagino gli sguardi truccati e studiati, sfilettare fuori da frange scolpite. Le vedo mentre aspettano al semaforo e cercano già di sguainare una sciabolata dallo specchietto retrovisore con gli occhioni glitterosi. Ma ora è verde: "riprova sarai più fortunata", la tua lunga strada per la notte sarà costellata di mille semafori rossi.


Il mio semaforo lampeggia già da qualche ora, come perso in una piccola silenziosa strada di campagna. Ha smesso di alternare rosso e verde quando, con luce soffusa, mi sono infilata nell'idromassaggio profumato. Mi sono fatta coccolare da mille microscopiche bollicine. Poi ho fatto scendere un rigagnolo di acqua bollente e schiuma e mi sono immersa nella vasca e nel mio libro. Ho goduto dei miei capelli bagnati sulle spalle nude, sul corpo rilassato, non costretto in abiti e posture innaturali. Alla radio passava una versione dolcissima unplugged di una canzone che amo "... e se ti fermi, convinto che ti si può ricordare, hai davanti un altro viaggio e una città per cantare...". Correte, correte che il sabbath si avvicina, io vi aspetto qui, ora avvolta in morbide spugne, con la mia pelle bianca, a godere di piccole gioie, vanesie e futili, ma totalmente mie... buona notte


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