sabato 2 luglio 2011






Non lo fai apposta, è qualcosa che ormai fa parte del tuo dna. Più gli altri si avvicinano, più tu hai bisogno d'aria. Non sopporti il sentirti addosso il loro sudore, le parole, le paturnie, le ansie, ne hai già abbastanza delle tue. Ti sei raccontata per anni che eri una brava bambina obbidiente, ora ti scopri una donna che ha bisogno di aria, di libertà di pensiero. Per te la vicinanza è qualcosa che va ben oltre l'esserci, è un filo sottile trasparente che coordina movimenti lontani. E' un pensiero, una sintonia, una danza che non ha bisogno di piedi per volteggiare.
Hai bisogno di una casa per sapere da dove vieni e dove tornerai. Hai bisogno di una strada per crescere e di un mare per pensare e ritrovare quei legami che hanno un senso dentro la tua anima.

Pensi sia facile capirlo? No, ne sei certa. E' una selezione naturale della specie che vuoi attuare per popolare il tuo mondo. Pensi che sia giusto? No, non in assoluto, ma per me lo è. Ho deciso di essere la protagonista della mia vita, di non demandare ad altri la possibilità di Vivere. Non occupo molto spazio, mi basta una zattera, il mare calmo, un buon libro e un sottile filo trasparente che qualcuno tirerà, di tanto in tanto, per portarmi a riva ed amarmi, un sottile filo trasparente che è l'Appartenersi.

4 commenti:

  1. L'ebreo errante comprende :)

    Gli equilibri si cercano, si prova a costruirli.
    Bello quando riesce, ma il rischio bisogna correrlo.

    Archi000 sloggato

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  2. Bel post ;) gia' la tua immagine del rofilo mi piace un casino!!! Orgoglio e pregiudizioooo il mio romanzo preferito!!! passa da me ;)

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