giovedì 8 aprile 2010




Il tempo scorre troppo veloce per i tuoi progetti incagliati, per le pianificazioni saltate.
O forse sei tu che hai rallentato, che ti sei chiusa in una nebulosa che avvolge i pensieri terreni.
Sta di fatto che negli occhi doloranti vedi solo prati e colline che tra poco toccherai e visi che non riesci a trattenere. Stai imparando a riconoscere le persone dalla loro nuca, sai tutto di come vanno via. Cambiano faccia, in un attimo sono lontani. Piccoli gesti, come quando qualcuno ha usato la tua auto e tu, riappropriandoti del posto di guida, spingi avanti il sedile, impugni il volante, sistemi il retrovisore e senti che, comunque, non sei più comodo come prima. Abitudine certo. Questione di abitudine.
Non sai nemmeno tu perchè scrivi queste parole che si digitano da sole. Poi pensi al televisore di tua madre che ha preso un fulmine ed è rimasta frizzata l'immagine dell'ultimo film visto. Ecco forse è così. Forse sei particolarmente fulminata e negli occhi ancora frizzati, restano in te le immagini impresse degli ultimi volti visti. L'ultimo, supremo, è quello di tuo figlio arrotolato su suo padre con il visino addormentato. Troppo struggente per restargli accanto. Solo immagini. Immagini di un giorno che finisce.

2 commenti:

  1. foto dal webbuon weekend..un abbraccio!!!!

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  2. ...ricordi sbiaditi , foto mai scattate, volti dimenticati...tutto scorre.un saluto.

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