lunedì 8 giugno 2009

Resto un po' basita, anche un filo sfibrata, sostanzialmente incazzata per quanto scopro in questi mesi. No forse "scoprire" non è il termine più adatto perchè in fondo in fondo ho sempre saputo di essere in qualche modo "sola". Escludo dall'argomento mio marito, pora stella, che si sta sobbarcando tutti i miei flussi ormonali e che si sta sbattendo a mille per aiutarmi. Ma no, forse sono io che ho un caratteraccio. D'altro canto mi dicono sempre che sono "testona" no? Ma sai che c'è, che di sti tempi mi pare quasi positivo, sempre meglio che logorroica.
E' che mi hanno convinto che ho bisogno di aiuto in questo momento, che da sola non posso riuscire a fare tutto. Suonava così bene A I U T O. La verità è un'altra però. E' che gli altri hanno bisogno di aiutarmi, di non sentirsi in colpa. E sarebbe anche accettabile se questa cosa comprendesse un flusso bidirezionale di comunicati. E invece no. E' come stare nel deserto e chiedere dell'acqua e ricevere in cambio un pollo allo spiedo. Per carità, non si sputa certo sopra un pollo allo spiedo, ma la sete resta e nessuno ha sanato quel bisogno. Certo, mi chiedono di essere comprensiva e paziente perchè "the others" sono preoccupati per me. Non fa una grinza. Se non fosse che sono io quella che teoricamente dovrebbe partorire, che teoricamente dovrebbe essere preoccupata, spaventata o anche semplicemente un po' stanca di attendere. Ma il problema di base è che quello che capita ad ogni singola persona è più importante rispetto a quello che capita agli altri. Quindi, per esemplificare facendo riferimento a cose o persone non del tutto casuali, una nonna HA IL SACRO SANTO diritto di essere preoccupata, così preoccupata, per la gravidanza di una figlia, da chiedere alla figlia stessa di essere comprensiva nei suoi confronti. Un po' ingarbugliato come ragionamento non c'è che dire.
E poi ovviamente ognuno deve dire la sua, a prescindere da cosa, l'importante è dire. Ognuno ha un consigliio, un'opinione, una perla di saggezza. Tipo mia madre che mi dice "e ma adesso smettila di vomitare". Come a dire che in questi 9 mesi mi sono cacciata in gola le dita per causarmi l'esilarante ebrezza della nausea costante. Come se dipendesse dalla mia volontà stare male oppure no. Salvo poi , cinque minuti dopo, accusarmi di essere ingrassata e di "stare attenta a non esagerare" mentre nella mia testa c'è solo il pensiero di far crescere il mio cucciolo che pare sia un po' troppo magrolino. Insomma, sarò anche testona, ma preferisco chiudermi nel mio piccolo eremo e covare il mio cucciolo cercando di preservarlo il più possibile da questo mondo assurdo... sperando di recuperare un po' di pazienza nel dopo parto... ma la vedo dura, sempre più dura.



[youtube http://www.youtube.com/watch?v=NL2krf_N-IM&hl=it&fs=1&]

5 commenti:

  1. non potevi trovare di meglio che Proietti, ricordo benissimo questo suo pezzo, ogni tanto lo cito anch'io :-)) ...
    lascia dire, lascia che ognuno dica la sua, tanto poi solo tu sai come stanno le cose e farai sicuramente bene, gli altri hanno bisogno di dire certe cose... a volte è difficile avere pazienza, ma si può sopportare, a che mese sei? Buon proseguimento....

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  2. sono al 9 mese.. ho il diritto sindacale di non avere rompiballe in giro! :)

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  3. Cara stai tranquilla e "cova" pure in silenzio e solitudine...ti capisco benissimo e vedrai...stai per affrontare una gioia enorme!
    Abbraccio forte forte, Bianca

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  4. grazie bianca per la solidarietà :) ps. ti ho mandato la richiesta di amicizia su faccialibro... se trovi una "laura" c'est moi

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  5. bello al 9°... sì hai tutto il diritto di stare tranquilla, è un'avventura tutta speciale.

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