mercoledì 12 novembre 2008

Nick Beat sempre tra noi....






Nick Beat non si stancava mai di guardare quella città dal basso verso l'alto, quella città che era così mai deserto. Non smetteva di stupirsi di ogni mondo nascosto dentro il grigio colosso urbano. Stava imparando ad annusare un po' di casa anche qui, in quella chiesa che rievocava quella chiesa, in quel colore che ricordava quel colore. Ma con gli odori, Nick Beat, iniziava a fare confusione e non era poi così scontato riconoscere il profumo di lavanda della via della polvere poichè si confondeva un po' al profumo di zafferano. Chi apparteneva a quale ricordo? Era una vertigine repentina, poi tutto tornava diatopicamente e diacronicamente al proprio posto.

Erano giornate come quella che rendevano Nick Beat uno spasimante della città. Quando tutto l'uniforme manto grigio di cielo, marmo e selciato, veniva squarciato da labbra ferrose arancio antico che si schiudevano in un sorriso beffardo capace di colorare un pensiero. Milano era questo in fondo: uno svelarsi di inquadrature e sfondi che si potevano cogliere solo trascendendo dall'immagine glale per scendere nel dettaglio, un artistico alternarsi di zoom e grandangoli da immortalare.


....dedicata a Liviusss

2 commenti:

  1. se vomitare ti fa quest'effetto, allora son tranquillo.

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  2. ma nick beat prende anche il tram?
    no perchè se cosi fosse capisco perchè è un po' confuso sugli odori...

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