sabato 28 giugno 2008




Tratto da:
BEAT e MONDO BEAT
di Matteo Guarnaccia ed. Stampa Alternativa


"Ferlinghetti possiede l'arsenale, o se preferite il santuario, della letteratura della beat generation. E' una piccola, tranquilla libreria situata in Colombus Avenue, il viale di cui parla nella poesia dedicata alla statua di San Francesco, che è pochi isolati più innanzi. A pochi passi dalla libreria formicola la vita intensissima di Chinatown, il quartiere cinese di San Francisco,. I commessi sono dei beatnik timidi, direi quasi casti, che vi accolgono con sorrisi discreti e, quando avete fatto amicizia, vi mettono in mano il loro ultimo volume di poesie. Una scaletta porta a un
seminterrato, dove attorno ad un tavolino si raccolgono di tanto in tanto Ferlinghetti e gli amici in tranquille conversazioni, in un'atmosfera a dir poco ovattata. Ai muri ci sono ritagli di giornali, testate di bollettini anarchici di tutto il mondo, petizioni contro la guerra o contra la bomba atomica che i visitatori sono invitati a firmare. E lui, Ferlinghetti, che è nato a New York nel 1919, ha combattuto in Europa e ha trascorso alcuni anni del dopoguerra a Parigi, è un uomo tranquillo e dolce, dagli occhi chiari che non si riesce a immaginare nel turbine di una seduta di jazz e di declamzione di poesie, a fianco dell'irruente Kenneth Rexroth che è spesso il suo partner in tali occasioni. La libreria di Ferlinghetti, la City Light Bookshop, pubblica volumetti di poesie e prosia dei suoi amici, in edizioni minuscole ed economiche, e vi si possono trovare testi di autori d'avanguardia di ogni paese in una curiosa atmosfera da cartoleria di provincia..."













... io 18,3 Kg fa :)


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