venerdì 16 maggio 2008


E così mi trovo seduta sotto questo portico a bere da una tazza fumante, con il tavolo coperto da libri che ho appena letto e il racconto che aspetta di essere scritto.


Iniziano a piovere gocce di ricordi che scendono su catrame afoso e mi trovo a pregare come se fossi sulla mia scogliera, come se fosse settembre con il paese che si prepara a restare di nuovo solo.


Mi scopro a fare voti laceranti pur di avere ciò per cui prego... e mi trovo meschina e disperata a pregare per la mia felicità, come direbbe l'Alda "Se Dio mi assolve lo fa per per insufficienza di prove"

5 commenti:

  1. Il male che ci facciamo da soli, non potrà mai avere pari intensità rispetto al male che è in grado di farci il nostro nemico più crudele. Ecco perchè siamo noi il peggior nemico di noi stessi...

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