martedì 12 febbraio 2008



E' sempre dolce ritrovarti. Vederti con i tuoi capelli che ogni tanto si allungano e ogni tanto si accorciano. L'altra mi amica cambia il colore della tinta ogni volta che entra in crisi, tu li tagli. Adesso sei reduce da una crisi e ti appresti a ricominciare tutto dall'inizio e la vedo lì, quella mezza lunghezza che ti copre il collo, ma non arriva alle spalle.


Quasi 20 anni da quella spiaggia, e sempre l'emozione di rivederti, sai che è la prima volta che usciamo a cena noi due soli? Siamo sempre stati in compagnia, la nostra compagnia, ti ricordi quando eravamo 41 e sembravamo l'apocalisse ogni volta che ci spostavamo in un locale? Poi si finiva in spiaggia, che lì di posto ce n'era e c'erano le chitarre. Tu finivi con qualcuna, e io ti coprivo le spalle. Hai visto D?? Ma sai non stava bene, è andato a casa...non la sua certo, ma questo lo tenevo per me.


Sei in ogni mio ricordo, sei in ogni mio uomo, in ogni mia storia che tu hai conosciuto e vissuto vicino a me, anche se non fisicamente. Sei una carezza ogni volta che ti dico che qualcosa non va, mi guardi con quella espressione solo tua e mi dici "ma sorellina...". Parliamo dei tuoi genitori, che io ricordo in quel 1990 così duro per me, ricordo il luna park insieme, la pizza, e che non mi avete lasciato sola e mi spiace davvero sapere che anche per loro il tempo passa, e capisco la paura che hai e che è anche la mia.


Mi sembra così strano che anche i nostri genitori si conoscano, e che condividiamo anche con loro i nostri ricordi. Conosci mia sorella e suo marito, mi chiedi dei miei zii e dei mie cugini, mentre io non chiedo più niente di loro.


E' così dolce ritrovarti, un porto sicuro dove so che giudizi e incomprensioni non trovano posto, mi conosci per quella che sono, per quella che sono stata per quella che non saprò essere.


by spad


Chissà con quanti punti partivo.

Cento ne ho persi, scrivendoti che stanotte ti pensavo.
Una cinquantina me li sono giocati con un complimento al culo.
Mille e più li ho buttati al vento, portandoti un fiore.

Trecento bruciati perché ho detto che Vasco è meglio di De Gregori.
Un punto l'ho lasciato su ogni centimetro di terreno che chiami pelle.
Settemila se ne sono andati, a ricordare tutti i nostri giorni assieme.

Se ora non chiami,
se non mi pensi più,
se ora vai con lui,
forse ho finito il mio credito.
Non ho più punti da perdere con te.

E se rivedendoti farò ancora qualcosa di sbagliato,
mettilo in conto e lasciati baciare.
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6 commenti:

  1. Eh! Gli amori adolescenziali e ripresi! Ma guarda!

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  2. non è un amore adolescenziale... è un amico che ho da 20 anni

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  3. Bellissima sta ode al tuo amico!

    baci laletta

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  4. Ciao...mi sono imbattuto nel tuo blog e devo dire che lo trovo semplicemente e felicemente strabordante.Hai la freschezza e l'entusiasmo di una quattordicenne,cerca di mantenerti così per sempre.Guarda che passo a controllare ogni tanto:)) Roberto

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  5. wow...deve essere davvero un amico speciale,fortunato ad averti accanto!

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