venerdì 25 gennaio 2008

E si, ce l'ho fatta anche sta volta a farmi riconoscere. Mi sembrava strano che non avevo ancora battezzato il corso, ma ieri sera ho recuperato. Sono riuscita a svenire anche nel corridoio accanto all'aula, e quasi quasi riuscivo a guadagnarmi anche sta volta un giro in ambulanza, ma ho sfoderato tutto il mio fascino per convincere quelli dell'ambulanza a ricaricare la barella e andare a salvare qualcun'altro in fin di vita. Wolly come al solito non si è scomposto, ma la povera Lara tramava più di me. Mentre ero lì capottata come una tartaruga sul guscio, vedevo la sua mano bianca tremare davanti ai miei occhi. Poveri, per loro era la prima volta, per me l'ennesima. Sono svenuta praticamente ovunque: in discoteca almeno un paio di volte, sul banco di scuola in seconda superiore, a casa mia di adesso (guadagnandomi anche il giro in ambulanza, che figata!!!), a casa dei miei almeno 2000 volte, ma ricordo con gusto quando sono svenuta sul tavolino in cristallo del salotto disperdendo frammenti ovunque e restando miracolosamente illesa e poi al lavoro di prima, anche lì giro in ambulanza e ovazione popolare. Insomma gli anni passano, ma ci sono delle certezze che non mi abbandonano mai.


4 commenti:

  1. come d'autunno sugli alberi le foglie (Ungaretti)

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  2. un abbraccio da colui che di una forma di svenimento(?) se ne intende...
    e le foglie d'autunno sono bellissime appese,in volo e anche una volta giunte....
    ; ) ciao..

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  3. anche io svengo spesso, ma penso che tu mi batti.
    Ciao!
    bianca

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