mercoledì 21 novembre 2007

BOLLETTINO MEDICO DELLE 17.30



Eccomi qui con il bollettino medico della giornata. Il dolore cambia e si trasforma, ma non per questo sparisce, cmq oggi ho fatto la TAC che è un'esperienze bellissima per qualcuno che non riesce stare in linea retta, ma domani promesso sto in branda.


Fatti positivi della giornata. In ospedale i vecchietti si alzavano per lasciarmi il posto e un signore mi ha aiutata a sedermi, che è impresa assai ardua. Ho pensato che il mondo si fosse ribaltato e ho pensato che è davvero bello trovare la gentilezza in mezzo al dolore. E' una lezione che cercherò di ricordare quando presa, dalla mia vita e dalla mia frenesia, non mi accorgerò di chi ha bisogno di un sorriso e di una poltrona per sedersi. E poi la solidarietà tra malati. Lunedì in pronto soccorso, ho solidarizzato con una ragazza che porella stava davvero male e poi c'era un tizio, penso cingalese, che mi guardava tenero mentre ero in sala d'attesa presa dai dolori spaventosi e dalla nausea (è bellissimo vomitare quando si ha il mal di schiena!!!). Quando mi ha rivista in corridoio stesa sul lettino mentre mi facevo di flebo mi ha sorriso e salutata. Ho pensato che se ci fossimo incrociati per strada ci saremmo, nel migliore dei casi, ingnorati. Eppure siamo le stesse persone. Sarei stata io e sarebbe stato lui, ma non ricordo già più il suo viso, che pure in quel momento mi è sembrato il più dolce che potessi incrociare.


E poi c'è un altro fatto rilevante oggi. E' il 40esimo compleanno di mio cognato. E voi direte "embhè"? Bhè c'è quando l'ho conosciuto ne aveva 15 di anni e portava le american eagle, e i pantaloni aderenti e aveva il ciuffazzo che cadeva sugli occhi e i brufoli e una faccia che voleva essere da duro... ma che nessuno ci credeva al fatto che fosse bullo. Mi è piaciuto subito quel pischello, sarà che con me era gentile, che mi faceva giocare a pac man e che mi portava al cinema. Fa nulla se era un'imbroglio per vedere mia sorella e pomiciare con lei, sono sempre stata per l'amore libero e per i gettoni della sala giochi gratuiti


Però lui è la mia famiglia. Non che gli altri non lo siano, però è come se davvero fossimo fratelli. Lui ha un carattere tra l'assurdo e l'incomprensibile, parla poco ma è sempre presente e io lo sento. Quando ho avuto bisogno di qualcuno che mi capisse senza giudicarmi ho trovato lui al mio fianco. Senza troppe parole e morali, un abbraccio e lui che mi diceva "lo so che fa male" e mi coccolava in silenzio, senza volermi entrare nel cuore, accogliendomi e aiutandomi qualunque fosse la causa di quelle lacrime. Siamo famiglia, nel cuore intendo, famiglia vera, per questo sta sera ci sarò alla sua cena, nonostante il dolore e il sonno chimico di questi giorni. Sarò alla sua tavola, nella sua vita, come lui è nella mia.


Ti voglio bene fratellone



8 commenti:

  1. Cazzarola!Ma sei ancora incriccata! Porco giuda!

    Cmq è vero...ci sono situazioni in cui ci si sente piu' vicini e uguali agli altri...purtroppo sono (quasi) sempre situazioni di dolore...bisognerebbe imparare a ricordarcele piu' spesso queste situazioni....c'e' troppa indifferenza in giro...e non ci rendiamo conto di quanto in fondo siamo fortunati...

    Bello il rapporto d'amicizia con il cognato!

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  2. si frez oggi fa anche più male di ieri :(

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  3. si e la balorda mi scherza mentre io soffro :(...frez pensaci tu, difendimi!!!

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  4. donna non ti preoccupareeeee...
    ....è arrivato mediofreeeezzz....

    ...ma la balorda-tamarra è un po' latitante in questi giorni....

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  5. frez... va meglio ma cammino ancora come braccio di ferro...

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  6. Credo che queste parole, limpide e sentite, siano il più bel regalo che si possa ricevere perchè sono qualcosa che sa di "per sempre".
    Riguardo alla prima parte del post concordo, il 'dolore' è rimasta una delle poche cose che giocoforza accomunano. Anch'io ogni tanto ci penso e credo che non ci stupiremmo più di tanto ci fosse maggiore sensibilità nelle persone e nel mondo. Invece, la sensibilità, pare venga fuori solo in "determinati momenti" (purtroppo) ...

    Perdonami questo 'commentone' ma passavo da queste parti e anche se l'idea era di lasciarti un semplice saluto non ho potuto fare a meno di scriverlo.
    Al saluto aggiungo il mio IN BOCCA AL LUPO e... a rileggerci ;-)
    Ciao

    Claudio

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