lunedì 5 marzo 2007

Primo giorno di vita QUASI normale


Oggi primo giorno di vita QUASI normale, visto che si tratta della mia di vita tutta tutta normale non può essere. Sono ancora ufficialmente in malattia, e comunque da ora in poi il lunedì sarò a casa tutto il giorno.


Sono ancora un po' rimbambita, però ho cercato di reagire un po' : doccia, commissioni per il paese girando un po' a piedi e godendo di questo clima primaverile che adoro. Sono stata in banca e ho ciacolato con la ragazza dello sportello che conosco da una vita, ho fatto le commissioni per il condominio, poi è venuta la volta dell'amico Buffetti e anche lì chiacchere e l'acquisto di una FONDAMENTALE penna a quattro colori stilosa. Poi sono andata dalla dottoressa, altri 6 giori di antibiotico sob :(. Poi mi sono fermata dal mio amico panettiere e lì ho visto la piccola me. Hanno dato alla nipote il mio nome, sono chiaramente orgogliosissima perchè non è una cosa da poco dire "chiamerò questa bimba come te", cioè mi hanno proprio scelta, come se volessero che la loro piccolina mi somigliasse. E in effetti buon nome non mente, la micro Laura è adorabile, sorridente, biondina con gli occhioni verdi come lo zio . Che strana sensazione vedere quel sacchetto di pane leggero aggrapparsi al mio collo... bella e sconvolgente sensazione direi. E' proprio pelle con i bambini. Visti da lontano sono un gomitolo di pannolini e puzza... però poi te li trovi in braccio e che ne sai cosa ti prende, sai solo che vorresti portali via con te.


Poi sono stata a pranzo da mamma. C'era anche il piccolo che non sta molto bene. Lo so lo so, non dovrei dirlo, però quando è malato è tutto da mangiare. Ci siamo messi sul divano a provare la febbre abbracciati guardando semola (la spada nella roccia) come quando era piccolo e ci addormentavamo insieme. Poi ci siamo detti tante cose tenere e gli ho cantato delle canzoni vecchieeeeeeeee più di me. Poi ho parlato con la mamma, ha pianto un po' ma le fa bene... e sono andata a trovare i nonni. E' la prima volta dal giorno del funerale che vado al cimitero. Sensazioni? Bha... belle e brutte. Sento sempre che il cerchio non s'è spezzato: eravamo forti e uniti allora e, cazzo, lo siamo ancora. Si fottano i mendicanti e i pagliacci, che costruisce un mondo finto alle spalle di loro due che camminano. Io c'ero quando hanno scattato quella foto, c'ero al mare, c'ero qui e c'ero in tutte le cose importanti e loro erano sempre nella mia vita per giocare o per lottare. Pensino di me quello che vogliono, la realtà la conosciamo in pochi, perchè in pochi abbiamo voluto conoscerla. Si fottano i perdenti di questa vita che ancora sono lì a contare le monete che hanno mendicato sul corpo morto di loro padre.


Forza mamma tieni duro che ci sono cose più importanti da vivere, non c'è rimedio all'ignoranza.


Almeno lei lo fa per fame...



3 commenti:

  1. te l'ho già detto una volta, ma non ho problemi a ripetertelo: è bello il fatto che tu abbia la possibilità di ricordarti e narrare gli eventi vissuti in compagnia dei tuoi nonni, io questo piacere non l'ho mai provato e non lo proverò mai visto che non sono più in vita.

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  2. lo so.. ci sono delle fortune che capitano... e vanno colte.. non distrutte...

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  3. comunque sul fatto che sei ancora un pò rimbambita volevo rassicurarti... sei così normalmente solo che non te ne rendi conto :P

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