mercoledì 1 febbraio 2006

è una cosa che adoro
nelle femmine bionde
quando fan le modeste
sulle cose profonde.
poi si scopre che loro
con quell'occhio celeste
hanno un gran bel cervello
sotto all'aurea veste.
ma siccome a 'sto mondo
val chi appare di più,
loro tengon nascosta
questa grande virtù.
l'ho scoperto da vecchio,
e passata ormai è l'ora,
infatti ho sposato
una splendida mora
.


(grazie Lapo...speciale come sempre)

Mi chiedono cosa mi succede, perchè non riesco ad essere positiva come al solito e prima poi mi toccherà dare una risposta esauriente. Forse la conosco già. Forse la risposta mi è scivolata tra le labbra mentre, come al solito, mi sfogavo con il mio paziente cow boy. Penso che il fatto di essere stata male, di essere più o meno letteralmente "crollata", sia stata una brutta doccia fredda per me. Questa volta è capitato a tradimento, senza alcun sintomo premonitore nè fisico nè psicologico, alla fine di una settimana passata da sola dove però, tutto sommato, non mi ero stancata o demoralizzata più di tanto. Mi sentivo solo molto stanca, ma pensavo fosse colpa dell'inverno che ormai, dopo il natale, non ha più senso di continuare. Invece il mio corpo, ingombrante e più posato di del mio cervello, ha detto "basta", si è sdraiato in bagno e ha chiesto ossigeno.


Non pensavo di esserci rimasta così male ma, nei giorni successivi. un'ombra è scesa sul mio solito umore e mi ha avvolta senza che capissi esattamente ciò che provavo e perchè ero così triste. Me ne sono stata sul divano, un po' a dormire e un po' a lamentarmi, lasciandomi curare con un retrogusto di umiliazione. Ho capito solo l'altra sera che il mio malore mi ha fatta sentire debole e non all'altezza degli impegni presi. Ho sentito che il Caterpillar che mi ero convinta d'essere, iniziava ad arrancare, lasciandomi indifesa. Mi è sembrato di sentirmi sopraffatta dagli obbiettivi che mi sono scelta e posta. Ho iniziato a pensare di non farcela.


Hanno ragione Monica e Vale quando mi dicono che nella mia vita ci sono tante cose belle e sono "fortunata", però come le soap opera insegnano "anche i ricchi piangono". Alle volte non fidarmi di me stessa mi fa sentire smarrita, incapace di ogni reazione. Allora ho bisogno di crollare un po', togliermi la corazza, guardarmi dentro e cercare di crescere. Sono cose che nessun fidanzato perfetto, nessun matrimonio imminente, nessuna casa nuova possono fare al posto mio, anche se poi, appena rialzata la testa, è bellissimo capire di non aver distrutto ancora tutto solo per paura. E' bello sentire che mi aspettate, che volete ancora rivedermi in pista. La mia malinconia è la leva che mi permette di crescere, anche se forse è udoloroso a volte. Per ora è l'unico che conosco. Se non altro scopro canzoni bellissime mentre guardo fuori dalla finestra cercando i tanti "perchè" persi per strada, come Love is where you are di Diana Kroll o nine milion bicycles di Katy Melua, o Baci e Saluti di Fossati (dedicata a Lapo)


Ora come sto? Un po' ammaccata, ma aver dato un "nome" alla tristezza mi ha aiuta a reagire. Ora so qual è il nemico da combattere. Ho capito che forse in questi mesi ho chiesto troppo a me stessa e ho fatto il mio solito errore di voler fare tutto da sola. Ha ragione lui quando mi ricorda che ora siamo "noi" e non "io". E' una cosa nuova per me, una cosa dalla quale sono scappata in tutti questi anni, non sarà facile smettere di essere così testona, ho bisogno di tempo e ossigeno.

3 commenti:

  1. L'importante è non parlare mai di Fisica! ;-)

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  2. tutte le persone che ti amano e/o ti stimano aspetteranno.
    Accettare la propria fragilità non è una cosa facile, di qualsiasi tipo di fragilità si tratti, però quando ci si riesce lasciarsi andare è una cosa che stranamente rassicura moltissimo.
    Non rovinerai proprio niente. Davvero.

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  3. hai un modo adorabile di mettermi in imbarazzo. grazie. e auguri.

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