venerdì 21 ottobre 2005


"ARTE, ARTISTI, A REGOLA D'ARTE, ARTISTICO"



.... mi girano per la testa queste parole sta sera, non so bene se hanno forma, se vorrò dire qualcosa in merito, se le parole si infileranno una dietro l'altra come al solito. C'è un'artista sta sera in tv, lì da Celentano, quello che di cui parlavo non più di 3 post fa: Giorgio Secco. Lo vedo che ondeggia sui pedali, sembra piccolo in un contesto grande, ma lo riconosco e mi sento stupidamente emozionata per lui. Pensare che 20 giorni fa lo vedevo sudare davanti a me e mi sembrava grande, ora è un puntino lucido in uno studio enorme. Eppure lui è sempre lo stesso, è lo stesso impegno che ci mette, la stessa chitarra che suona, cambia solo contesto. Così mi chiedo, quando un'artista sente di essere bravo? Tieni ipnotizzato un locale una sera e presumo tu ti senta orgoglioso, io lo sarei...e invece no! Gli artisti sanno che possono fare di più, che una sera ben riuscita è divertente, ma quella canzone poteva essere migliore, quella poesia letta meglio, quella battuta recitata meglio. Ecco, questa sensibilità, questa continua ricerca di un miglioramento, di un nuovo impegno penso che sia la forza più grande di un artista. Un "non arrivare mai" che ti porta a toccare tutte quelle note della vita che puoi suonare solo se arrivi a godere di ogni emozione, di ogni ispirazione.



Mi manca non avere un mezzo artistico che mi rappresenti davvero, mi sento mediocre in tutto. Ho comprato la chitarra e il giorno dopo mi sono spezzata un tendine e non ho più avuto le palle di riprenderla in mano e imparare davvero. Volevo suonare "Circle" (edie brickell) in spiaggia, con il mare agitato e invece scrivo ad un pc nel mio studio giallo con la chitarra al mio fianco. Avevo iniziato a cantare, ma non ho avuto abbastanza costanza per imparare bene (e per sopportare il mio ex in sala prove ehheehhe). Non so disegnare, ho davvero un pessimo tratto e scarso senso delle proporzioni, e non credo che velare le pareti di casa si possa considerare un affresco epocale. Scrivo..si ... come farebbe una 16 enne in un tema. Non conosco la metrica delle poesie (a dire il vero la odio!!), non conosco le regole dello scrivere bene. Acquarello ogni tanto con le mie parole sensazioni che non voglio perdere, nulla di più. Mi piacerebbe recitare al Libero.... ma mi sono riempita così tanto la vita di cose razionali da fare che non ho tempo, un po' è la realtà, un po' è un alibi. Dico sempre che "un giorno farò", e quel giorno viene puntualmente rimandato per fare la spesa, compilare un bonifico, pagare una bolletta, pulire un tavolo. Però ecco, dentro io mi sento artista. Se non altro mi sento vicina alla loro sensibilità, al loro modo di vivere la vita “a regola d’arte”. Sento sempre dentro di me quel rantolio, quella voglia di guardare oltre la famigerata siepe, dietro gli occhi della gente, oltre le finestre delle case, immaginando e interpretando, romanzando quello che la vita, la strada, le persone mi ispirano in quel momento. E’ sicuramente un’arte che non lascia il segno, ma che voglio credere che esista in me. Forse non siamo nati tutti per essere John Lennon, ma possiamo sempre cantare le sue canzoni e sentirle un po’ nostre.



Ecco questa cosa che ho scritto, l’ho scritta sostanzialmente per me, ma anche per un’artista che sta sera è a casa, magari a prepararsi per domani, o almeno spero. Per un’artista che sente che “quella serata” poteva andare meglio e che pensa che può scendere da questo carrozzone e sedersi in tribuna. E’ una cosa che mi turba davvero, perché sono radicalmente convinta che non si possa smettere di essere “artista”. Sapere come emozionarsi ed emozionare è un qualcosa che non bisognerebbe sottovalutare e buttare via così. Per cui spero di vedere una DONNA domani sera, una donna fatta di emozioni, di grinta, di impegno e di cuore, per tutto il resto c’è il microfono e una spia che può funzionare o anche no, ma che sono solo strumenti nelle mani di un’artista.



…. Vorrei sapertela cantare ma so che tu capirai …. Notte piccola




p.s. scusate la “pesantezza di questo post”



 


Grandi strade piene
vecchi alberghi trasformati
tu scrivi anche di notte
perche' di notte non dormi mai,
buio anche tra i fari
tra ragazzi come te
tu canti smetti e canti
sai che non ti fermerai

caffe' alla mattina
puoi fumarti il pomeriggio
si parlera' del tempo
se c'e' pioggia non suonerai
quante interurbane
per dire "come stai?"
raccontare dei successi
e dei fischi non parlarne mai
e se ti fermi
convinto che ti si puo' ricordare
hai davanti un altro viaggio
e una citta' per cantare
alle ragazze non chieder niente
perche' niente di posson dare
se il tuo nome non e' sui giornali
o si fa dimenticare
lungo la strada
tante facce diventano una
che finisci per dimenticare
o la confondi con la luna
ma quando ti fermi
convinto che ti si puo' ricordare
hai davanti un altro viaggio
e una citta' per cantare
grandi strade piene
vecchi alberghi dimenticati
io non so se ti conviene
i tuoi amori dove sono andati
buia e' la sala
devi ancora cominciare
tu provi smetti e provi
la canzone che dovrai cantare
e non ti fermi
convinto che ti si puo' ricordare
hai davanti una canzone nuova
e una citta' per cantare

4 commenti:

  1. perchè pesantezza..? son parole bellissime, e tu sei stata molto sincera in questo...
    anch'io spesso mi sento mediocre in tutto ciò che faccio... Ma prendo ciò come uno stimolo per migliorare, come fanno gli artisti. Perchè di migliorare, e di imparare, non si smette mai... ^_^

    Bacio,

    Robbie

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  2. eeheheheh grazie sei troppo buono :)..... però ieri ho fatto il reale al chianti e funghi che non era male.... anche questa è una forma artistica no? ;)

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  3. Grazie per tutto quello che dici, grazie perchè se venerdì ho avuto il coraggio di "rimontare in sella" è stato grazie a te! Ma troppo spesso sul palco mi sento piccola piccola e tutte le mie sicurezze svaniscono in un lampo... spero sempre di trasmettere qualcosa di buono a chi stà ad ascoltare... e cercherò d'ora in poi di trasformare le mie emozioni in note da ascoltare e con le quali emozionarsi... e poi non dire che non sei un'artista... tu scrivi e trasmetti emozioni in questo modo... questa è la tua maniera di fare "arte" e ci riesci benissino... mi hai fatto piangere con questo post.. mi sono commossa perchè sono certa di avere un'amica vera... e questa secondo te non è arte? Se essere un'artista significa fare emozionare la gente tu ci riesci benissimo! : ) Ti voglio bene!

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  4. l'artista guarda una cosa che guardano tutti, ma ci vede una cosa che vede solo lui. poi la racconta. e gli altri la vedono attraverso lui. ecco perché scrivi. per raccontare quel che vedi. ecco perché ti leggo.

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