martedì 1 febbraio 2005

GIUNGLA DI CITTA'


Eccomi reduce dal colloquio, direi che è andato tutto bene, ma a me l’ambiente non è piaciuto. Che snob che sto diventando! Non è per razzismo, ma per un senso di “disordine cittadino”. Lo studio si trova in V.le Jenner, tra una sala bingo e le docce pubbliche, a due passi da un cadavere urbano, sede conclamata di immigrati clandestini. Non lo suppongo, li ho visti e l’odore di pipì che evaporava vigoroso da ogni cantone diroccato dichiarava apertamente l’utilizzo degli improvvisati avventori. Ho parcheggiato l’auto e mi sono messa a cercare il civico. Camminando sul marciapiede ho incrociato spesso sguardi di nord africani e mi è ritornato in mente il libro di Ben Jelloun “A occhi bassi”. Non ci sono abituata, di solito vago a testa alta, guardando e annotando mentalmente tutto quello che mi circonda, ma ammetto che incrociare i loro sguardi mi ha fatto sentire come se in quel momento fossi nuda. Mi capita di sorridere se incontro lo sguardo di qualcuno, ma non ho osato in quel contesto. Mi sembrava di sfilare. Non c’erano altre ragazze in zona, c’era solo un gruppo di uomini senza età, appoggiati mollemente alle vetrine di un centro telefonico per l’estero, che aspettavano il loro turno.


Per fortuna che lo studio si trasferisce nella mia piccola, borghese, snobbissima provincia.


Giungla di città come diceva Celentano. Mancavano le liane mentre tornavo a casa in autostrada. Perché per par condicio devo ammettere che anche noi “civilissimi italiani”, se mentre camminiamo sul marciapiede magari ci ignoriamo elegantemente, in tangenziale diamo il peggio di noi. In 19 km ho rischiato di morire 6 volte (giusto per enfatizzare) e tutto ciò perché la gente è pazza. Spendiamo mila e mila euro per comprare macchine super accessoriate e poi non utilizziamo MAI un banalissimo, economicissimo strumento di bordo: il segnalatore di direzione, detto volgarmente FRECCIA. Sta cacchio di freccia! Vorrei sottolineare quanto sia superfluo mettere la freccia, quando ormai uno si è letteralmente scaraventato nella mia corsia, senza preavviso alcuno o rispetto della distanza di sicurezza. Magari capire prima dove cavolo vuoi andare, mi aiuta ad ottimizzare le mie lezioni di yoga e a non esibire il mio vocabolario da muratore. E poi i camionisti. Li rispetto eh, mio nonno è stato prima camionista e poi pullmista (se i camionisti guidano il camion, gli autisti l’auto… ovviamente chi guida i pullman si chiamerà pullmista no??!?!). Però… c’è un però. A me non strafrega nulla se voi avete un’avversione per il pedale del freno. Non potete passarmi sopra solo perché voi siete grossi e io piccina. E poi anche loro, prima buttano fuori il muso e carico e poi , forse ma forse, mettono un paio di nanosecondi le freccia, non importa se tu hai già inchiodato o quanto meno fatto una contro sterzata fantozziana. Poi dicono che le donne non sanno guidare, tzè! Primo, io so guidare e bene e non mi imbrano facilmente, secondo se gli uomini guidassero bene le donne non dovrebbero avere il terrore ad andare in giro.


Siii come amo la mia provincia!

13 commenti:

  1. Ma insomma, com'è andato il colloquio?
    Si trasferisce?
    Attenta a esprimere giudizi sui sacri immigrati italiani che magari ti incriminano per istigazione al razzismo.
    Sapessi la mia povera città com'è ridotta, centro incluso, grazie al nostro sindaco buonista che se li ospitasse a casa sua sti zozzi sessisti, il c*glione...
    Torno al lavoro cicci, un megaabbraccio*

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  2. ma guarda chi mi conosce sa perfettamente che non sono razzista, ne faccio una questione di ordine cittadino e di rispetto personale. Se io fossi loro "ospite" nel loro paese, non mi permetterei mai di assumere atteggiamenti offensivi. Io reputo che ho tutto il diritto di girare per la mia città senza sentirmi spogliata, scrutata, commentata. Con gli italiani mi so difendere, perchè capisco quello che dicono e rispondo per le rime, con loro è più complicato. Tutto qui.

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  3. Non dubitavo che tu non avessi pregiudizi, sei intelligente.
    Anch'io non sono affatto razzista, ma il sessismo è una cosa che proprio non tollero.
    Idem i ladri e i borseggiatori.
    Idem le persone sporche, prepotenti e prevaricatrici.
    Nella mia città non c'è reale immigrazione, c'è la feccia del mondo a campare con le nostre tasse di poveri cittadini senza più diritti :)
    E' la città del papa, bene o male tu sei padana, da voi certi schifi non passerebbero...

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  4. no certo noi certi "schifi" li chiamiamo cosmopolitismo e li trasforiamo in una cosa trendy :D

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  5. So cos'è il cosmopolitismo e la globalizzazione, ma da noi se ne coglie solo il peggio del peggio, perfino i turisti scappano dopo un giro nella nostra metro assassina.
    Se non sono zingari, romeni, albanesi (rigidamente ladri, quelli laureati o lavoratori gli fanno subito il foglio di via), islamici co 4 mogli col burka e 4 figli o violentatori nordafricani o senegalesi non gli danno il permesso di soggiorno :)

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  6. hahahahah vedi perchè ci mettono tanto ad avere il premesso di soggiorno?? devono portare una fedina penale ben sporca se no non funziona. Io ho un amico macedone, che suona il violino in modo sublime. Ha chiesto il permesso di soggiorno per motivi di studio e gli è stato negato, allora era entrato da clandestino, ora è muratore e ha la cittadinanza.... pane e cultura a tutti!!!!

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  7. Eh eh eh troppo buffo !!!
    Credo funzioni così davvero !!!
    Io ho un amico peruviano, grande decoratore e tecnico del suono, lo torturano co sto rinnovo del permesso, mo quasi quasi lo denuncio per qualcosa così diventa intoccabile
    :)

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  8. certo che voi due vi siete proprio trovate! bello vedere che condividete le vostre idee e collimano così bene.
    RO

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  9. Ma tu non mi avevi tolto il beneficio della tua parola? ecco continua a farlo grazie

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  10. Non ti stavo "parlando" stavo COMMENTANDO liberamente il tuo blog. Prendo spunto da precedenti esempi "edificanti". (Con più stile però)

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  11. no non hai commentato il mio blog ma il mio rapporto con Arianna e l'ho trovato molto fuori luogo oltre che di pessimo gusto e assolutamente non di tuo interesse.

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  12. parecchie cose sono di gusto discutibile. fossero questi i veri problemi, per fortuna questa è solo una schermaglia tra donne intestardite e rissose (almeno io mi vedo così quando faccio uscite di questo tipo), comunque lascio il campo ben volentieri. buon divertimento RO

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  13. io non sono rissosa, semplicemente non amo quando qualcuno viene a dare "commenti" (per non dire giudizi) su cose che non la riguardano. Sto rispettando le tue (vostre) idee e i vostri spazi. Non mi pare di essere entrata sulla blogosfera a fare ulteriori commenti su quello che fate/dite/frequentate, gradirei solo che lo stesso criterio fosse applicato anche nei miei confronti. I problemi sono veramente altri... inutile perdere altro tempo così. Divertitevi anche voi e salutami Ste ciao.

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