lunedì 15 novembre 2004



Oh belle famiglie è domenica qui nella brumosa pianura padana. I giovani dormono ancora in questa pallida mattinata di sole, qualcuno più audace corre a pieni polmoni per i viali inquinati della nostra bella città. Ma ecco in lontananza si ode un fruscio, un lieve scorrere di pagine ricche di immagini. Nella sua piccola casetta la giovine biondastra, sfoglia e scruta il suo CATALOGO preferito e subito balena tra i suoi riccioli dorati, la fantastica idea … “amore andiamo all’ikea?”.


E così, dopo aver percorso la tangenziale stranamente non intasata ma ricolma di improvvisati autisti della domenica, si arriva finalmente nell’oasi giallo blu a due passi dalla periferia. Qui, insediato ad ogni ora del giorno e della notte (dato che in settimana chiude alle 22.00), vive e si moltiplica il POPOLO IKEA.


Ikea è la rappresentazione reale e conclamata della società cosmopolita ed integrata. C’è di tutto: coppie etero e coppie gay che camminano indistintamente coperti da mensole da montare, borse di cartone, cuscini e lampade creative.


C’è la coppia di cinesi che fino a due minuti fa erano “quelli del ristorante in metropolitana” e che qui diventano “asiatici in cerca di tocchi feng shui”.


Ci sono studenti squattrinati e bocconiani alla loro prima casa. Ci sono neoassunti, neonati, neon.


Ci sono single convinti che faranno della brugola in dotazione l’icona della loro indipendenza e capacità costruttiva.


Ci sono giovani che si guardano innamorati, con un occhio al proprio amato e uno al cartellino del prezzo, che si aggirano sognando il loro nido d’amore.


Ci sono giovani biondastre che misurano tutto, cercano l’ispirazione e poi arrivano in cassa con un set di pennelli e tre portacenere da € 1.50 totali!


Ci sono mamme col pancione e papà con i bimbi nel marsupio, che si aggirano estasiati nel paradiso del bambino. Qualche genitore audace si fida a lasciarli nel parco giochi all’ingresso, salvo poi arrivare al reparto cucine e sentirsi chiamare dall’altoparlante.


C’è la Sig.ra della Milano bene che vive in controtendenza al “benpensantismo” e decide di mischiare nella sua casa arredata in vero antiquariato, delle chicche di design postmoderno.


Il popolo di Ikea è tutto questo e molto di più. Una miscellanea di colori, stili di vita, situazioni personali, riuniti in un capannone di idee nuove, con un sacco di rotelle che si muovono mentre immaginano come ci starebbe bene la “tullsta” in quell’angolino in camera o il tavolo “Granas” con il divano panna. C’è l’abbattimento degli status simbol, delle classi sociali, perché qui tutti vengono per trovare qualcosa di carino che costi poco e chi se ne strafrega se poi ci sei arrivato con la panda o con il porsche. Qui tutti possono aggirarsi dentro le minuscole case allestite, senza chiedere permesso, aprendo tutti i cassetti, i bambini possono buttarsi sui giochi gommosi, chiudersi dentro la poltrona a foglia, o tirare pugni al sacco da box e mischiare così bambini grandi e grandi bambini e mai e poi mai qualcuno gli dirà “stai attento non toccare” perché IKEA E’ FATTA PER ESSERE TOCCATA.


E poi il Natale in casa Ikea!!! E già perché è già Natale! E già ci sono cestoni di cianfrusaglie natalizie, dal cappello di babbo natale (finalmente ho capito dove li vendono) alle renne pelose o ai biscotti di natale e poi loro… rappresentazione di quanto la demenza collettiva possa aggirarsi al nostro fianco i BLIMP FIGUR, che trasformano i più duri cow boy in simpatici umoristi J http://www.ikea.it/PIAimages/34999_PE125383_S3.jpg


Insomma… la pace nel mondo è qui in periferia, basta andare all’ikea!!!!!

4 commenti:

  1. Qui Ikea l'ho vista nascere e mi è sempre piaciuta un sacco, mi piace proprio lo spirito.
    Lavoravo al capannone dopo (sempre x la Svezia) l'anno che la costruivano e ci andavo a pranzo a mangiare le polpette, gli involtini o i panzerotti, quando ancora i miei concittadini erano molto diffidenti.
    Molto carino il tuo post.
    Ciao*

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  2. Perchè ?
    Tutte le Ikee del mondo sono uguali e da voi è arrivata prima.
    Hai letto il libro di Aldo Nove in proposito (Puerto Plata Market) o non ti piace ?
    Dove lavoro ora un ACE costa in media 4 euro, altro che succhi di mirtillo alla spina...
    Ti piacciono le LORO patatine in busta ?
    Ogni volta che ci vado mi faccio la scorta di salmone e patatine e mi sveglio la notte per finirmele.
    Sono convinta che nutrano profondamente lo spirito perchè sono + croccanti del normale.
    Invece i loro hotdog sono penosi.
    Vado...buona serata ciao bionda*.

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  3. il post è veramente ben scritto anche se è l'antitesi di quello che penso sull'ikea e la vignetta è veramente bella, vorrei averla trovata io... te la posso scroccare??? dai, dai !

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