mercoledì 10 marzo 2004

"FASO TUTO MI"


Ok lo ammetto, ho un po' la sindrome del "faso tuto mi" (faccio tutto io), saranno sempre i famosi geni veneti che ogni tanto si rianimano. Il detto "non datemi consigli, so sbagliare da sola", lo hanno coniato per me. Soffro di sindrome di Wonder Woman, quella che fa i salti assurdi, corre a razzo ed è superdonna solo lei.


Faccio un esempio. Sto facendo casa, facendo quasi nel senso letterale della parola: progetto, scelta dei materiali, diramazione impianti, arredamento, tinteggiatura pareti etc etc. Pensavo di affrontare questo progetto da sola: testa bassa, passo da bersagliera, orgoglio da krukka (che avesse ragione la mia amica??) e forse, tutto sommato, ce la farei anche.


Però lo ammetto.....


Avere qualcuno a fianco che ti supporta e sopporta, qualcuno che si entusiasma per aver trovato i miscelatori (non rubinetti) a "cigno", che passa il sabato in improponibili code ed ammassamenti nei centri commerciali; che passa la domenica pomeriggio diviso tra Ikea e Chateaux d'Ax per provare TUTTI i divani posti nei 3 PIANI dell'esposizione, bhè, da a tutto un sapore diverso.


Faccio un'altro esempio. Oggi ho comprato il divano. Bello, bellissimo (almeno credo) e la cosa mi entusiasma molto. Ma se fossi sola, questo entusiasmo si estinguerebbe per l'ora di cena. A chi raccontarlo? I miei amici (giustamente) già pensano che io viva sulla luna da quando ho preso a parlare di afrormosia. E invece sono qui, ad aspettare che lui torni per potergli dire "è fatta, l'ho comprato" e so già che lui mi chiederà tutto e riderà con me. Avremo un entusiasmo rinnovato ad unirci. Forse sono anche queste le piccole gioie di cui parlava Hesse. Quelle quotidiane, che capitano comunque anche a chi è solo, ma che perdurano più a lungo se condivise con un compagno. Onestamente non credevo più alla possibilità di poter condividere le ottocento inutili cose di una giornata con qualcuno, e anche sta volta mi sbagliavo...


In effetti anche i miei amici sono felici che io abbia un compagno con il quale sfogare le mie "voglie progettuali". Davvero, non mi reggevano più! Quando sono arrivata a dire "ho comprato i sanitari" con un enfasi tale, che sembrava stessi per annunciare un parto gemellare, hanno seriamente subitato della mia sanità mentale. Bhè comunque ragazzi state tranquilli, non sono più pazza del normale (che è già un bel livello), un giorno capirete anche voi quanto sia stralunante e appagante fare casa. Quel giorno sappiate che io sarò lì: saggia, esperta, sistemata e vi dirò TE LO AVEVO DETTO! Lasciatemi almeno questa soddisfazione! Nel frattempo ringrazio il mio "uomo solitario" per la pazienza e la follia dimostrata nello stare con me.

6 commenti:

  1. L'importante è saper camminare da soli, essere wonder woman non serve, basta essere woman.
    Si può camminare da soli con qualcuno nel cuore da ritrovare alla fine della camminata, essere assieme un'unica persona che cammina, in grado di dividersi per superare meglio gli ostacoli.

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  2. divertentissimo il tuo post, sei simpatica. ciao Lu'

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  3. Ma come divertente.... volevo fare l'intellettualoide e scopro di avere una vena comica??? Sono affranta ... scherzo ;) grazie

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  4. Io vivrei in una barca...fosse solo per non avere problemi di scelta e per avere piccoli ... intimi spazi condivisi. L'ancoro sull'Appennino. Anonimo: Basta essere woman : è più facile essere wonder.

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  5. ma perchè mi anonimizza sempre?????? Stordita Mezzaluna Errante.

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  6. quando ho fatto casa ho scelto tutto da sola.
    non volevo consigli da nessuno...
    mi sono scelta i mobili, il letto, la cucina, le piastrelle.
    e ho staccato assegni, uno dopo l'altro...
    ed è stata estrema soddisfazione.
    io cmq mi sento + wonder, che woman...
    ciao nè

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