mercoledì 31 marzo 2004

  E MI...



E MI PENSO... parte prima


... e poi ci penso...così dopo una giornata che mi ha lasciato l'amaro in bocca, uno sbadiglio interrotto.... Rileggendomi e ripensandomi mi sono accorta del mio bisogno di esternare, di dire tutto. Quello che penso, quello che mi capita. Quasi a voler enfatizzare una vita che, forse, scoprirei banale. Non so, non riesco a prendere una posizione su questo argomento. Sarà giusto essere sempre così "veritiera"? Potrebbe non importare la mia opinione, il mio vissuto, e invece sento questo bisogno di portare tutto alla luce del sole. Le cose non dette, mi sembrano "sporche" come se commettessi un peccato che non esiste. E non mi piace più essere dalla "parte sbagliata". Ho bisogno di credere che le mie scelte sono inconfutabilmente giuste. Forse è un'altra cicatrice della mia storia da romanzo, passata attraverso sotterfugi, nascondigli, vane illusioni e bugie, raccontate soprattutto a me stessa.


Forse il mio dire tutta la verità, nient'altro che la verità, lo giuro, null'altro è che pararmi le spalle. Mettermi nella condizione di essere inattaccabile, di essere "LA GIUSTA". Ma allora dire la verità, è un paravento per non scendere mai in campo?... questa cosa mi lascia perplessa... ci devo pensare su......

1 commento:

  1. Dire la verità o mentire, dire la verità o non dirla, c'è differenza.
    La differenza che c'è fra il dire e il non dire. Occhio non vede cuore non duole dicevano...è così, ci son casi in cui si deve dire, nella maggior parte dei casi è forse meglio tacere, perchè non capiscono, perchè non ne vale la pena. Un pò di presunzione? Forse si.

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