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sabato 3 marzo 2012

Ernest Hyde

La mia mente era uno specchio:
vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva.
In gioventù la mia mente era solo uno specchio
in un vagone che correva veloce,
afferrando e perdendo frammenti di paesaggio.
Poi con il tempo
grandi graffi solcarono lo specchio,
lasciando che il mondo esterno penetrasse,
e il mio io più segreto vi affiorasse,
poiché questa è la nascita dell’anima nel dolore,
una nascita con vincite e perdite.
La mente vede il mondo come cosa a sé,
e l’anima unisce il mondo al proprio io.
Uno specchio graffiato non riflette immagine,
e questo è il silenzio della saggezza.



Spoon River

martedì 7 febbraio 2012

Mrs Bliss

Il reverendo Wiley mi sconsigliò di divorziare
per il bene dei figli,
e il giudice Somers fece lo stesso con lui.
Tirammo avanti fino alla fine del sentiero.
Ma due figli davano ragione a lui,
e due davano ragione a me.
E i due che tenevano per lui accusavano me,
e i due che tenevano per me accusavano lui,
e in ogni caso soffrivano.
E tutti erano tormentati dalla colpa d'aver giudicato,
e con l'animo angosciato perché non potevano ammirare
ugualmente lui e me.
Un giardiniere sa che le piante cresciute in cantina
o sotto una pietra sono contorte e gialle e stentate.
E nessuna madre farebbe succhiare al suo bimbo
latte malato dal seno.
Ma giudici e predicatori consigliano di allevare le anime
dove non c'è sole, ma soltanto penombra,
non calore, ma solo umido e freddo -
giudici e predicatori!



p.s. Rev. L. Wiley

Predicai quattromila sermoni,
diressi quaranta revival,
e battezzai molti convertiti.
Ma nessuna delle mie imprese
risplende più fulgida nella memoria del mondo,
e nessuna è per me più preziosa:
ho salvato i Bliss dal divorzio,
e scampato i figli da quella sventura,
perché crescessero donne e uomini probi,
contenti di sé e vanto del villaggio.

domenica 29 gennaio 2012

punti di vista

Benjamin Pantier (E.Lee Masters - antologia di spoon river)

Giacciono insieme in questa tomba Benjamin Pantier, procuratore,
e il cane Nig, suo fedele compagno, conforto e amico.
Lungo la strada grigia, amici, bimbi, uomini e donne,
uscendo a uno a uno dal mondo, mi lasciarono finché fui solo
con Nig amico indivisibile, coniuge e compagno nel bere.
Nel mattino della vita io conobbi aspirazioni e intravidi la gloria.
Poi colei che mi sopravvive, accalappiò la mia anima
con una rete che mi dissanguò,
finch’io, un tempo indomabile, giacqui spezzato, indifferente,
vivendo con Nig nel retro di un sudicio ufficio.
Sotto la mia mascella è appoggiato il naso di Nig —
la nostra storia finisce nel nulla. Va’, folle mondo


La Signora Benjamin Pantier (Edgar Lee Masters - antologia di spoon river)


Io so ch’egli diceva che avevo accalappiato la sua anima
con una rete che lo dissanguò.
E tutti gli uomini lo amavano,
e molte donne lo compiangevano.
Ma immaginate di essere una vera signora, e di aver gusti delicati,
e che l’odore del whiskey o delle cipolle vi nausei,
e il ritmo dell’Ode di Wordsworth vi rimormori all’orecchio,
mentre da mane a sera lui gironzola
ripetendo frammenti di quella comune sentenza:
“Oh, perché inorgoglirsi quando siamo mortali?”
E poi, immaginate:
siete una donna ben dotata,
e il solo uomo con cui la legge e la morale
vi permettono di aver rapporti coniugali
è proprio l’uomo che vi riempie di disgusto
ogni volta che ci pensate — e voi ci pensate
ogni volta che lo vedete!
E’ per questo che lo cacciai di casa
a vivere col cane in una sudicia stanza
nel retro del suo ufficio.