venerdì 5 agosto 2011





E poi pensi a Vasco Rossi, che, poverino ti fa un po' pena. Passi tutta una vita circondato da gente che ti dice bravo, sei grande, sei un mito e bla bla bla. Poi capita che hai 60 anni e stai male, parecchio male ma sali sul palco perchè lo hai promesso a quelle pacche sulla spalla che ti incitavano, non puoi lasciarli "soli". Ti fai di farmaci, ironia della sorte, questa volta ti costringono a prendere chimica per stare in piedi.
Non dai il massimo, lo sai tu, lo sanno loro. Scendi dolorante dopo ore di concerto e il risultato sono fischi e gruppi su facebook che spuntano con una velocità allucinante. Quello più "simpatico" si chiama "vasco...e basta". Erano i tuoi fans, e al primo problema ti hanno mollato caro Vasco. Hai chiesto scusa e hai cercato di dare delle spiegazioni, con risultato uguale a zero.
Caro Vasco, questa cosa è bene che la impari, io ho dedicato questa estate a capire questo concetto: alla gente più dai e meno resta di te. Non basta, non basta mai, finchè non sputerai sangue e morirai sul palco, la gente non sarà contenta. E forse nemmeno allora, perchè chiederanno il rimborso del biglietto perchè non hai finito le tue tre ore di concerto.
Che poi, se ci pensi, che cosa c'hai guadagnato? Hai fatto una vita in mezzo alla gente per poi trovarti, come tutti, solo nel momento del bisogno. Le pacche sulle spalle sono diventate calci nel sedere.
Dammi retta, lascia stare, scrivi per te stesso, suona per tua figlia e manda affa tutta quella gente che sa solo spremere e spremere senza darti niente... che poi lo hai anche scritto a caratteri cubitali ma la gente che salta sugli spalti fa fatica ad ascoltare...e non solo quella





Rivelerò cose che nessuno sa di me
E lo farò
Solo perché tu non sai com’è

Brividi
Sento quando guardo
I lividi
Che han lasciato segni dentro


Io non ho voglia più di fare finta
che
Che vada tutto bene solo perché “è”


Guardami

Io sono qui

E te lo voglio urlare

Io sto male


Vivere o niente
In fondo poi nemmeno sai perché
Solo ti muovi
Dentro questo spazio tempo e

Lividi
Vedi i tuoi ricordi
Brividi
Quando senti che sono già morti


Io non ho voglia più di fare finta
che
Che vada tutto bene solo perché “è”
Guardami
Io sono qui
E te lo voglio urlare
Io sto male

Io non ho voglia più di fare finta
che
Che vada tutto bene solo perché “è”
Guardami
Io sono qui
E te lo voglio urlare
Io sto male

3 commenti:

  1. Non sono molto d'accordo sul tragitto che ha fatto Vasco.
    Ci sono anche tanti altri aspetti che solo quelli della sua cerchia di amici più stretti conoscono.

    L'impressione che ha sempre dato è quella del bambino viziato
    quello che deve stupire il mondo, che deve ritagliarsi il ruolo del rocker ma mentre passavano gli anni lui continuava a fare il bambino.

    Ha imbastito una carriera facendo troppo spesso il finto alternativo, il finto rocker, il finto eroe bruciato

    Poi è naturale che giunto ai 50, e poi di più,ormai ai 60, uno si debba fare un esame di coscienza e veda la realtà che gli si è incrostata addosso e in quella non ci si riconosce più. La rifiuta

    Sente tutta la stanchezza,l'artificiosità e la balordaggine di certe cose sue vecchie. E allora scrive versi come questi
    da cui fuoriesce la visione del vicolo cieco dove si sente imprigionato ora.

    Oggi diciamolo francamente è un povero Cristo, psicolabile e pieno di fobie come sanno bene tutti coloro che lo frequentano. Finora ha recitato un ruolo, un personaggio ma poi arriva il giorno che la stanchezza prevale e ti vuoi liberare di tutto ciò che non ti appartiene

    Io sono ottimista su quest'ultima crisi di Vasco.
    Credo che sia tempo per lui di tornare ad essere vero e non più un personaggio.
    Gli auguro anni più sereni al di fuori del palco, vicino alla sua famiglia e ai pochissimi amici veri
    Il resto, i fan, il clamore, la fama... lasci perdere. Torni a vivere senza ansie da prestazioni che sono quelle che l'hanno inchiodato agli psicofarmaci.

    Chi lo conosce non si stupisce di nulla quando legge questi versi

    Io non ho voglia più di fare finta
    che
    Che vada tutto bene solo perché “è”
    Guardami
    Io sono qui
    E te lo voglio urlare
    Io sto male

    Io non ho voglia più di fare finta
    che
    Che vada tutto bene solo perché “è”
    Guardami
    Io sono qui
    E te lo voglio urlare
    Io sto male

    Era già tutto prevedibile...ed è bene che ora ci sia una svolta
    Un caro saluto e scusami la franchezza che non vuole certo essere
    compatimento per un'anima così fragile come la sua.

    C.

    RispondiElimina
  2. Mah...conoscendolo da 30 anni, da quando lavorava come dj nelle radio locali...da quando faceva degli eccessi il proprio dogma esistenziale, ho notato in lui una evoluzione, più una catarsi che una nemesi, come qualcuno vorrebbe far pensare. Dalla vita spericolata degli abusi, ai dolori per la morte di amici (Massimo Riva ha lasciato una traccia in lui indelebile), alla maturità artistica, ai megaconcerti che sono sold uot indipendentemente dal luogo, dal momento, e dalla "bontà" dall'ultimo disco...ai malesseri fisici ed esistenziali, all'aggrssione mediatica alla sua privacy...La cosa che la gente non sa, o forse finge di non sapere, è che Vasco è pienamente consapevole, intelligente e scafato, al di là di ciò che si può pensare...professionale e meticoloso...e pure sincero. Ha detto e scritto chiaramente di aver avuto problemi, di essere stato depresso, di avere malanni fisici...ha detto di aver chiuso la carriera di rock star, e dio solo sa quanto possa pesare a un animale da palcoscenico come lui. Vieppiù è perfettamnete consapevole che il suo ruolo di icona lo espone all' adorazione, così come alla critica feroce. Ma è un destino di tutti i personaggi pubblici, in partricolare di chi concentra 80.000 persone in uno stadio...così come sa benissimo che l'oblio è dietro l'angolo...che di lui rimarranno in prospettiva alcuni pezzi memorabili, tanti altri che si possono dimenticare, ma che alla gente del Vasco - persona interessa ben poco.
    Molti personaggi del mondo della musica pensarono di riuscire a bypassare il problema tramite il suicidio e l'autodistruzione (riuscendovi, in svariati casi) in giovanissima età. Qua siamo di fronte a un sessantenne ancora vitale, lucido nella sua vena artistica, che sa come gestirsi e che di certo si farà scivolare addosso critiche vuote di contenuti e poco lungimiranti...vabbè, scusa il pippone...

    RispondiElimina
  3. klimt io non sono una fan accanita di vasco, credo di essere rimasta ad albachiara cantata al mitico falò sulla spiaggia, la mia era più una riflessione su quanto le persone siano spesso incoerenti ed opportuniste...conosco gente che ha rotto l'anima per mesi con vasco solo perchè aveva trovato i biglietti per san siro e 5 nano secondi dopo la fine del concerto ha detto ogni bestialità senza sapere cosa fosse successo davvero. Voleva essere un invito a contare fino a 5.... almeno....


    ecco kloro ha contato anche fino a 10 ebbravo :)

    RispondiElimina