domenica 17 luglio 2011





Quello che aveva sempre fatto, scrivere. Ecco cosa avrebbe dovuto fare. Se n'era andato così, semplicemente. Il giorno prima era qui, mangiava con noi, sedeva sul divano maneggiando il telecomando e il giorno dopo non c’era più. “Sistema binario”, continuavo a ripetermi, on-off, un comando semplice, una differenza netta tra l’esserci e il non essere più.
Si guardò intorno e rimase basita davanti alla monumentale normalità che aleggiava per casa. Le stesse finestre, le stesse tende, il tavolo con i piatti della cena precedente che nessuno aveva spostato. La sua forchetta, ogni traccia di lui.
Doveva fare semplicemente quello che aveva sempre fatto. Prese un vecchio quaderno di appunti lo sfogliò per cercare una pagina bianca che accogliesse una nuova vita. La penna non aveva smesso di percorrere quella strada, sapeva cosa fare, scivolò contro ogni razionalità e iniziò a mettere nero su bianco il racconto di una vita passata. Girò pagina, e si ritrovò tra le mani un numero di telefono scritto in un momento di rabbia. Quel cottage, quella costa del nord, un ricordo che aveva voluto cancellare e che improvvisamente si impossessò di lei. Comporre quel numero fu un attimo e .....

to be continued?


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