lunedì 3 gennaio 2011


Chiusa in casa aspetto te ma il
cervello mio dai tuoi legami evade
mi convinco a stare qui ma io
cerco nuovi schemi e nuove trame

poi ti cerco e avvolte questo non
mi va lati opposti di una stessa
verità che porto dentro me.


L’esistenza per noi due un mosaico
di paure e un po’ d’amore la tua
sensibilità si risolve in un gioco
insipido di parole che tu enunci
come un teorema che ti mantiene
nel tuo comodo clichét
e
coinvolge.
Me che controvoglia sto a sentire
te io ci casco sempre nei tranelli
tuoi sono i controsensi di una come
me che si porta a letto quei
problemi suoi, un poco tuoi.


E si accorge che si può dare un
senso alle tue sterili pretese e
continuo a stare qui, io ci provo e
conto mese dopo mese e scoprire
che risorse un cuore ha le sorprese
della tua vitalità a sopportare.

Me che controvoglia sto a sentire
te io ci casco sempre nei tranelli
tuoi sono i controsensi di una come
me che si porta a letto quei
problemi tuoi, un poco miei

...mia martini... controsensi

1 commento: