domenica 4 aprile 2010





Si sa, noi della beata provincia milanese, non veniamo sconvolti da struggenti spettacoli della natura. Nemmeno in primavera, quando tutto si risveglia, veniamo invasi da verdi dorati o da prati di fiori profumati. Però si impara a rubare. E così ieri ho rubato un po' di primavera. Mi sono fermata poco prima del parcheggio del supermercato e sono rimasta un po' a contemplare lo splendore di un fiore di pesco in piena fioritura. Mi sono riapparsi davanti agli occhi i tanti lavoretti fatti per la pasqua quando disegnavo uova, pulcini e fiori di pesco, appunto. Nel sedile dietro dormiva, il mio pulcino, e ho pensato che stava per arrivare un'altra prima volta: la sua prima pasqua.
E il trait d'union tra presente e passato, è stato quel brano che ancora ricordo tratto da un libro ingiallito che ho amato molto: "Piccole Gioie" Hermann Hesse:


"... Al mattino, andano a lavorare, incontro tante persone, che come me sono appena sgusciate fuori al letto e camminano infreddolite per le strade. La maggior parte tieno lo sguardo fisso a terra o al massimo lo posa sull'abito o sul volto di chi gli cammina accanto. Alzate la testa, amici cari! Provate una volta -un albero o un bel pezzo di cielo si possono vedere dappertutto. Non deve essere necessariamente un cielo azzurro, la luce del sole la si intravede comunque. Abituatevi a guarare ogni mattino il cielo, e improvvisamente sentirete l'aria attorno a voi, il fresco respiro del mattino che vi è concesso tra il sonno e il lavoro. Ogni giorno noterete che chiascuna tegola ha un aspetto, una luce particolare. Se vi farete attenzione, porterete con voi un po' di gioia e avrete un piccolo contatto con la natura..."




Buona Pasqua

1 commento: