mercoledì 5 novembre 2008


Processo di beatificazione? No grazie.


Capita a volte che, come diceva qualcuno, si muore da stronzo. E non perchè sei malato o altro, semplicemente perchè da stronzo hai vissuto e da stronzo muori. Muori collegato alla flebo della tua ignoranza, del tuo stupido orgoglio primordiale. Muori senza fare pace con le tue sorelle e, ancora peggio, senza sapere perchè hai litigato con loro. Invidia. Ecco la risposta che non hai mai voluto guardare in faccia. La casa, i capelli,i vestiti, le figlie. Questo volevi anche tu e per questo non hai mai lottato, limitandoti a sputare veleno sui sacrifici che non hai voluto vedere di tua sorella. Volevi che ti rispettasse perchè eri la più grande, ma il rispetto non si compra nel tetrapack come il Tavernello.
Piangevi l'altro giorno, dicevi che stavi morendo come tua madre. No, ti sbagli anche qui. La nonna è morta circondata da moltissime persone che la piangevano e la piangono ancora oggi. La nonna era rispettata. La nonna non aveva fatto nulla per meritare la malattia che l'ha portata via. Colpa di sangue infetto, che una volta non si sapevano tante cose... tu invece DOVEVI saperle.
Per il resto ho pianto la tua assenza più di 15 anni fa, quando hai smesso, non di fare la zia (cosa che non hai mai nemmno iniziato a fare) ma di parlare, salutare... pensare. Hai fatto delle scelte che ti sei portata dietro fino alla tomba. Complimenti. Ora forse vorresti un solo giorno in più per porre rimedio. Ora forse ti sei innalzata dalla mediocrità <terrena e puoi capire quanto ti sei persa in tutti questi anni. Non porterò avanti un processo di beatificazione solo perchè sei morta. Questo è quanto ti avrei detto se solo tu me ne avessi dato l'opportunità, questo è quello che ti dico oggi. So che puoi sentire e che DEVI sentire. Non provo odio nei tuoi confronti, perchè non ho mai avuto occasione di provare alcun sentimento per te. Non l'hai voluto, non lo voglio io ora. Mi spiace, perchè poteva essere tutto diverso, diverso anche per le persone che oggi restano e che hai educato al disamore. Dovevo dirti tutto questo prima di domani, prima di presenziare al tuo funerale, prima che tu vada via per sempre. E' onestà, quella che hai sempre rifiutato e che oggi non puoi non affrontare. Sarò libera di pregare per te domani, senza conti sospesi. Spero che l'eternità ti dia la saggezza che dalla vita non hai colto.

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