giovedì 11 maggio 2006

Ce l'ho fatta, anche sta volta sono riuscita a litigare con il mio prete. Ieri sera siamo andati da lui per definire le letture per il matrimonio, peccato che lui avesse premura. Certo, accoglie le persone un' ora al giorno, sarebbe troppo chiedere anche una maggiore disponibilità. Era nervoso, incazzoso. Ha guardato le nostre letture, con la stessa dedizione che si impiega quando si firma la ricevuta di una raccomandata davanti ad un postino che mastica la cicca e resta con il motorino acceso ad aspettare. Ha fissato l'orario delle prove, chiaramente quando non posso essere disponibile "non prima e non dopo", tanto i miei datori di lavoro mi pagano unicamente per prendere congedi matrimoniali e ore di permesso. Ma questo è nulla.


La diocesi di Milano, presa da mille gravosi impegni, ha deciso che non sarà più il padre ad accompagnare la sposa all'altare, bensì il prete che ti aspetta fuori dalla porta della chiesa. Al di là delle considerazioni in merito al fatto che penso che sia compito della diocesi occuparsi di problemi ampiamente più importanti come aiutare i bambini, i poveri, gli anziani e tutti i bisognosi e non ultimi gli uomini e le donne che hanno bisogno di avere un "padre spirituale", penso che questa loro "pensata" sia assurda.


Non c'era la diocesi con me quando piangevo e avevo bisogno di essere consolata. Non c'era la diocesi quando dovevo scegliere della mia vita, quando mi sono innamorata di un uomo di più grande e forse sbagliato agli occhi di un padre, non c'era la diocesi, mai... ma c'era mio padre. Lui che non mi è sempre stato accanto, ma c'è stato ogni volta che ho davvero avuto bisogno, senza chiederlo, lui era con me. E' stato lui a soffrire per me e con me, ed è lui che merita di condividere con me questo momeno meraviglioso della mia vita. E' stato lui a darmi la vita, l'amore, un lavoro, una casa, la libertà di crescere e tutta la fiducia che, io stessa, non riuscivo ad avere in me.


E' il nostro momento, sono i nostri dieci metri di intimità, di silenzi commossi pieni di parole assordanti che solo noi due possiamo capire. Mio padre, il mio compagno, il mio amico, il mio datore di lavoro, il mio esempio ... la mia forza, nessuno potrà rubarci questo momento.

6 commenti:

  1. .... fortuna che ogni tanto arrivano i rappresentanti di SaSSuolo che solo a sentirli parlare mi mettono il buon umore..... Sorbole

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  2. cosa?????
    ma quelli sono pazzi.
    diccelo diccelo che ti accompagna lui e non si discute.

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  3. �¨ il bello dei padri. non puoi cambiarli. i preti s�¬.

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  4. Ma dirottare la cerimonia in una bella chiesetta nascosta e mandare a cagare il prete stracciacazzi di Legano? Non ti sembra una buona idea?

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  5. c'ho pensato... ma alla fine ho pensato che non dovevo rinunciare alla MIA chiesa, al MIO paese etc. per colpa sua... non ti preoccupare cmq ci siamo attivati e sta sera c'è lo scontro finale ;) poi ti racconto sta sera !

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  6. sembra proprio che facciano di tutto per far allontanare la gente dalla chiesa.
    mah!
    vabbè ti presterò un pò di anticristo, un ottimo diserbante per inutili vegetali ecumenici.

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