mercoledì 31 agosto 2005

Eccomi a casa.... la valigia è esplosa di là in cameretta già divisa nei bucati che dovrei fare. Ho fatto la spesa e il frigor mi è di nuovo amico, sto preparando il mio ragù che congelerò per i giorni con poca voglia di cucinare e più tardi preparerò la torta di fiori di zucca per mia sorella. Di solito la preparava mia nonna, voglio arrogarmi il diritto di matrona di famiglia e augurarle un buon anno. Ho scoperto che guidare e "..." è come andare in bicicletta, una volta imparato non si scorda mai . Il mio cow boy mi ha preparato un bentornata bellissimo e qui sotto ci sono le mie elucubrazioni di fine agosto. Baci


COMPITO DELLE VACANZE


TEMA: COSA HAI IMPARATO DALLE TUE VACANZE?


SVOLGIMENTO:


Eccomi qui, seduta tra i pescatori della diga a tirare le somme di quest'estate che sta scivolando via. Ho appena incrociato due volti della mia infanzia, di quando si abitava tutti da nonna Olga e si giocava insieme. Questo mi fa pensare che è davvero bello avere un porto sicuro dove tornare, dove attraccare questo peschereccio che sono i miei ricordi, senza discutere per appropriarsi di un ormeggio. Sempre qui, con i miei ricordi che sanno di salsedine e sole. Facendo quella cosa brutta che sono i bilanci, posso dire che è stata una bella estate, esattamente come doveva essere la mia ultima estate prima di diventare una "Signora". Eheheh ... tanto non lo sarò mai! Resterò sempre "una foglia d'argento" che "cerca una scogliera in fondo agli occhi miei" (*).


Ma torniamo al tema della giornata: cosa ho imparato da queste vacanze? Per rispondere mi volto a sud e sorrido. Sai quella cosa che mi dicevi sempre? Che ero una "ragazza impegnativa" e che mi feriva, ecco ora non mi fa più male. Sì, sono una ragazza impegnativa e felice di esserlo. So che cerco di dare il meglio di me a chi amo con tutto quel groviglio di pensieri che sono, con tutto il mio essere triste e con tutta la mia voglia di risorgere ogni volta. Con tutto l'amore che voglio e tutto l'amore che so dare. E doppiamente felice di aver trovato un uomo che non si è nascosto dietro all'alibi di un'etichetta per non affrontare questa vita. Ama una ragazza impegnativa... ha il coraggio di farlo. E io amo un ragazzo impegnativo, che guardo con orgoglio a viso alto aspettando di abbracciarlo al mio ritorno. E sono amata da amici impegnativi. Quelli che non si accontentato di parlare del tempo e che non si vergognano a dirmi "mi mancherai". Ecco, ho imparato che "impegnativo è bello". E che so che quest'inverno, quando sarò triste e magari stanca, mi lagnerò di me, ma questa è la realtà che riesco a vedere chiaramente qui nella mia terra, con i piedi ciondolanti sopra il mare.


E poi ho imparato che le stagioni passano, ma la vita resta. Il caldo e il mare piatto sono una piccola parentesi per questo mare che sta tornando alla sua vita. In questo quasi settembre tutto sta tornando al posto giusto. I granchi sono tornati a far capolino sugli scogli senza più paura di essere calpestati dai bagnanti. Le onde tornano ad incresparsi sotto il vento fresco. Nulla più ha l'immobilità della calura estiva. I cartelloni e gli ombrelloni scoloriti, stanno lentamente scomparendo dalla spiaggia. Ma è questa la vera essenza! Non una tavola apparecchiata per il dì di festa, ma movimento e autenticità. E così la mia vita che, superata la stagione calda, si avvia all'autenticità di questo mare che è l'amore. Sorrido in questa ultima passeggiata rivolta a sud, che non è più accompagnata da fantasmi, ma percorsa dai preparativi per il mio matrimonio.


Questo è quanto di nuovo ho concluso, quanto di nuovo ho imparato. Forse è poco, o forse sono quella spezia banale che rende un piatto speciale... comunque sia spero che quest'anno passi nel migliore dei modi.



(Caorle, 28/08/2005)


(*)


non sono un signora - loredana bertè


sola - mia martini

7 commenti:

  1. già, il mare. le cose vanno e vengono, e lui rimane lì da sempre. per sempre. per questo il mare è "casa" come nessun'altro posto al mondo. bentornata mimma.

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  2. solo chi lo ama davvero sa che il mare non è una fila di ombrelloni con i lettini in ordine...vero Lapo?

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  3. Oh bentornata!!
    La capisco questa cosa dell'essere impegnativa, è la stessa cosa che mio fratello dice a me, che non trovo una persona che stia con me stabilmente perhè sono troppo impegnativa.
    Tu sei impegnativa e ti sposi...ti ripeto quello che ti ho detto la prima volta che ti ho scritto: quello che scrivi mi fa pensare che tutto ciò che desidero è possibile anche per me.
    Prima o poi.
    Il mare....quello è sotto i miei occhi ogni giorno, nel vento che d'inverno ti porta la salsedine nel naso, nel rumore forte quando sei in passeggiata, ma mai mi piace tanto come quando d'estate fa un rumorino leggero leggero e te ne stai lì infilando i piedi nudi sotto la sabbia calda.
    Quello che sta succedendo, la fine dell'estate, è una cosa incredibilmente triste...

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  4. io penso che la fine dell'estate sia una cosa altamente elitaria :) da piccola restavo fino a settembre al mare e pensavo fosse triste, però quest'anno che la maggior parte della gente è partita sabato scorso, ho sentito una sensazione di "calduccio". Vedere la gente del posto che torna "padrona" del paese, vedere le macchine andare via mentre io restavo lì con i pescatori. Sentire spuntare il dialetto, quello vero e sentirmi bene come quando fai una festa incasinata, e quasi sei felice di sprofondare nel divano e rilassarti un po'. :) E' una cosa per pochi intimi il mare d'inverno :)

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  5. Ma il Gibson lo sà che rimanevi lì con i pescatori?! Hey calma col pesce fresco! Guarda che sei quasi la "Sciura Sapienti"... meno male che sei tornata in tempo và! Che se no mi ti si fidanzavi con Braccio di Ferro!

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  6. A Genova il mare non è per pochi intimi neppure d'inverno!!!

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  7. eheeheh mony il Gibson era l'unica cosa che mi mancava.... e anche il televisore in camera, l'idromassaggio e il mio cuscino di piume ;)

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