domenica 21 agosto 2005

"... chiesi alla donna grande e grossa che teneva il campeggio se nessuna delle tende fosse libera. Era disponibile quella più a buon mercato per un dollaro al giorno. Pescai un dollaro e ci trasferimmo lì. C'era un letto, un fornello e uno specchio rotto appeso ad un palo, era deliziosa. Per entrare dovevo piegarmi in due ma quando entravo ecco là la mia piccola e il mio bambino..."





"... Ci tenemmo stretti stretti , facemmo lunghi , seri discorsi e prendemmo il bagno e discutemmo tante cose con la luce accesa e poi con la luce spenta. Si stava provando qualcosa, io la stavo convincendo di qualcosa, che lei accettò..."




...trovo splendida questa immagine di "casa".......



"...che cos'è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano indietro sulla pianura finchè le si vede appena come macchioline che si disperdono? .... E' il mondo troppo vasto che ci sovrasta ed è l'addio. Ma noi puntiamo avanti verso la prossima pazzesca avventura sotto i cieli"




(Keruak "La Strada")


3 commenti:

  1. Bellissimo Keruac vero? è la prima volta che lo leggi? a me ha emozionato tantissimo quel libro... ^_^

    E per la Risiera di San Sabba... ci son stato, davvero un posto che fa riflettere...

    Bacio,

    Robbie

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  2. i peccati non si scontano all'inferno. i peccati si scontano sulla strada.

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  3. ah, a proposito, si chiamava kerouac, jack kerouac. la frase quì sotto è sua.

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