mercoledì 13 luglio 2005

Bene, oggi siamo io e te, una pagina bianca davanti a due occhi azzurri, vediamo chi ne uscirà vincente. Certo che tu bianca e immacolata, standotene ferma lì a fissarmi, sai raccontare più cose di me. Sei "la siepe" leopardiana, che nascone l'infinito di idee che vagano tra i miei ricci. Quelli bravi si stanno ancora chiedendo se in questo momento scrivo per me, per chi mi legge o per i posteri dalle ardue sentenze. No, dai, direi che oggi scrivo per me. Magari per fare un po' di ordine tra i pensieri già pensati che è ora di archiviare tra naftalina e vecchi tarli, tra pensieri che mi vengono in mente e che non è il momento di pensare. Mettiamo da una parte tutta la roba che deve uscire e dall'altra tutta la roba che deve entrare. Bene prima cosa da metter fuori è sta frase di Renato Zero che oggi (chissàcomechissàperchè) mi ronza tra gli scatoloni di cose da riciclare "gli spermatozoi, l'unica forza tutto ciò che hai...ma che uomo sei se non hai...il cielo...". Si si, basta! Cambiamo genere. Ecco parliamo di "Futura" ho visto oggi il nuovo progetto, venerdì lo portiamo in commissione per il parere preventivo, sento che questa volta ce la faremo. Abbiamo scoperto quale era la volontà politica che ha tenuto le corde dei burattini frustrati, ma terremo duro. Le case non iniziano mai dal tetto, bisogna scavare, arrivare al nocciolo e poi iniziare a gettare una struttura di base, dei forti muri per tenerle in piedi, e poi piano piano implementarle fino al punto in cui stai sdraiaito sul divano di una casa che sa di nuovo, a rimirare il quadro appena appeso. E non è "una casa" ma la "tua casa". Ecco me lo devo ricordare, sono ancora nella fase di scavo. Ci si sporca, può essere pericoloso, ho davanti una realizzazione importante ma... inziamo a fare ordine e poi si vedrà.


E poi Monica... che scrive qui e poi mi chiede se può :) Gli amici quelli "belli" sei contenta di averli per casa. Entrano dicono la sua, ti arricchiscono. Per cui scrivi, che di persone che pensano e se vogliono scrivono ce n'è tanto bisogno. Pensa che nella tua testa vestita di pelle nera, nascono buoni pensieri, luminosi e importanti capaci di far scordare il nero con il quale ogni tanto dipingiamo il nostro guscio. Non mi piace fare selezione all'ingresso, ci sei dentro e spero tu ci stia comoda. Se avrai bisogno di una camera tutta tua si può sempre vedere di inventarla. Tiriamo giù una tramezza di qua, allarghiamo la finestra di là e il gioco è fatto ;)


Ecco ho vinto io... ora non sei più una pagina bianca.

1 commento:

  1. eheheh le pagine bianche, un vero "serial killer" per chi vuole scrivere... ^_-

    Ah, e per la tua amica... visto Turnè, ce l'ho anche in videocassetta... davvero un film troppo divertente ^_^

    Bacio,

    Robbie

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