martedì 27 luglio 2004

Leggevo blog sta sera, alla ricerca di qualche nuovo spunto e mi sono imbattuta in Francesca (http://augusto.blog.tiscali.it/).
Si chiedeva se ci si può innamorare di qualcuno parlandoci al telefono (nel suo caso per lavoro). Io sono assolutamente convinta che sia possibile, sarà che mi sono innamorata più di una volta in chat. A dirlo sembra una cosa sconvolgente, una diavoleria della famigerata generazione X (avessi trovato uno che abbia saputo spiegarmi il concetto di generazione X), ma in realtà trovo che sia la cosa più, paradossalmente, coinvolgente e appagante. Perchè si ascolta e si parla, cosa troppo spesso sottovalutata. E non si passa la serata con lui che ti guarda la scollatura, tu che gli conti i capelli, lui che si atteggia come il figo paura della situazione e tu che non ti inerpichi su tacchi vertiginosi. Ci si aspetta. Belle emozioni, travolgenti tanto da potersi permettere una notte intera di pensieri, poco importa l'età. Si sta lì nel proprio buio, come quando si viene bendati: non sai se lui ti bacerà, e dove lo farà ma ci si sente addosso le sue labbra ancora prima che ci sfiorino. Capita, capita...facci sapere come va il seguito... perchè un seguito ci sarà eccome! Perchè da questo monitor, o al telefono, si è costretti a rivalutare la forza delle parole meditate. E si pesa qualsiasi cosa: l'inflessione, le pause, l'interpretazione. E vivi di stille, di messaggi. Aspetti la buonanotte, il buongiorno e al primo sgarro ti dici "ecco ho frainteso tutto" salvo poi , due secondi dopo il consueto orario, trovarti il messaggino "scusa mi sono addormentato" e allora ti ritrovi ancora sola e imbesuita nella tua camera a sorridere e sospirare. E poi arrivano i primi appuntamenti. E tu che di solito sei impeccabile, vestito adatto, scarpa giusta, trucco in tinta, sprofondi nel più devastante stato di idiozia adolescenziale (fosse anche che hai 70 anni) e ti metti a fare i conti con Mr X. Perdi le abituali sicurezze, e cerchi di aprire la porta almeno 8 volte: "ho scordato il cellulare, opsh le chiavi, trucco ok? Merda piove mi si arricciano i capelli" e ritrovi quei sorrisi da paresi che non trovavi più da quando hai tolto l'apparecchio a 12 anni. Ma è giusto così, perchè innamorarsi significa scendere dal piedestallo, togliere la maschera e quando incontri qualcuno in chat o, per qualche buffo caso della vita, per telefono, sei stanco dei filtri e vuoi solo toccare, annusare, vedere, emozionare, dare un volto a quei silenzi che ti facevano dire "è caduta la connessione?!?!?". E ci si guarda, come un sogno che si avvera, con lo stupore che si era un po' perso, allenati come si è a scorrerci addosso con sguardi imperturbabili. E sì, ti sfiora l'idea che il lui (o la lei) possa essere un male intenzionato ma, tu lo sai dentro di te che non è così e sarà bellissimo, e sarà tuo... lo senti già magicamente tuo.

7 commenti:

  1. grazie....spero davvero che ci sia un seguito....un bacio Francesca

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  2. Ciao, io non ci riesco a sospirare dietro un sms o un incontro al buio, è già dura una storia a distanza per me...m'innamoro solo coi 5 sensi, ho bisogno di coccole e non mi fido di chat, forum e rapporti virtuali in genere, forse perchè faccio la programmatrice, e so chi spesso si nasconde dietro i monitor.
    Ma cerco di non chiudermi troppo, e quello che scrivi è troppo bello per non regalarmi un sogno ad occhi aperti. Buona giornata bella !

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  3. non sarei così sicura che i programmatori non si innamorano in chat.... ;)

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  4. Sono io che non m'innamoro dei programmatori, infatti, forse è perchè ho bisogno di evadere :)

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  5. bhè direi che è coerente ... è come se mi innamorassi di un muratore non lo sopporterei pane e cazzuola giorno e notte!

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  6. eh eh eh :)))
    P.S.
    E' bellissimo il blog di Buba, anche come struttura !

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  7. Per il concetto di Generazione X devi leggere il libro di Douglas Coupland (è un grande).

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