mercoledì 7 aprile 2004

Ale Oggi è la giorn...

Ale


Oggi è la giornata per la "SICUREZZA STRADALE" e vorrei dire anche io la mia. Non vorrei fare bassa retorica o facile perbenismo. Voglio solo prendere l'occasione per parlare di un'amica morta in un incidente stradale. Ne parlo non pre fare la gara a chi è più patetico, ma semplicemente per renderle omaggio, dato che fin'ora non l'ho mai fatto.


Alessia era mia compagna alle medie, abitava non lontano da me. Aveva un caratterino non facile da capire ma era una ragazza positiva, forse un po' complessata. Era sportiva, magra, un po' spigolosa nei modi di fare ma con noi era dolce. Ricordo che nei tre anni in cui siamo state in classe insieme, cercavo di convincerla insistentemente a sciogliersi i capelli perchè trovavo che fosse carina ma si ostinava a "rifiutare" la sua femminilità. Portava sempre una stetta treccia e guai a toccarla. Erano passati 2 anni da quando avevamo finito le medie. Ale aveva 17 anni ed era primavera. Aveva imparato ad essere femminile, aveva trovato un ragazzo e quella domenica, aveva sciolto i suoi lunghi e inconfondibi capelli. Così la vide sua madre ma non la riconobbe. Aveva fatto coda per più di un'ora a causa di un'incidente, poi si erano decisi a riaprire l'autostrada. I corpi erano nell'altra corsia, coperti da un telo, ma da uno di quei teli si intravedevano dei capelli ricci sparsi sull'asfalto. Domenica al lago. Ale è morta così, a 17 anni appena compiuti. Doveva andare al lago insieme al suo ragazzo (poco più grande di lei) e ad un'amico. Un'auto pirata li ha scaraventati nella corsia opposta. Un secondo e una macabra coincidenza, perchè proprio in quel punto il new jersey si apriva per permettere le manovre dei mezzi di servizio. La loro Uno bianca capottata e un


bastardo


in fuga. Tre vite volate e tre famiglie spezzate.


Racconto questo per due motivi fondamentali. Il primo è per denunciare tutti quei


BASTARDI


che sapendo di essere NIENTE, pensano che anche la vita di altre persone sia inutile. Volete correre? Vi piace il rischio? E allora rischiate! Prendete le vostre potentissime auto e SCHIANTATEVI contro il primo muro che trovate! Non scambiate la strada per un vedeo games. Gli incidenti esistono, la sfiga è in aguato e credo nel destino, ma morire per appagare il fottutissimo ego di qualcuno che voleva trovarsti faccia a faccia con la propria idiozia, è INACCETTABILE! .... Mi fermo, perchè nonostante siano passati 11 anni, la rabbia e l'impotenza mi legano ancora la gola.


Il secondo motivo per cui scrivo è per ringraziare Ale. Mentre lei moriva davvero, io morivo dentro. Mi ero persa nella tristezza e nella futilità dei giorni che passano. La sua morte mi ha fatto pensare. Mi ha fatto capire che, mentre lei non aveva più facoltà di scelta, io avevo ancora una vita da giocare. Non era mio diritto leccarmi le ferite immaginarie della mia mente. Io c'ero e CAZZO SE VOLEVO VIVERE! Quando il mio cervello resettava ed ero lì lì per perdermi ancora, prendevo il mio "ciao" e andavo al deposito giudiziario dove c'era la sua auto. Era distrutta, si vedeva il suo sangue e io mi sentivo piccola per le mie lacrime. E' così che sono uscita dai peggiori 3 anni della mia vita. Con la forza e con la rabbia di un'ingiustizia e per questo che oggi voglio dire


GRAZIE ALE

1 commento:

  1. Allora qualche volta una morte, per quanto dura e difficile da accettare, ha un lato positivo.
    Forse non siamo così intelligenti come pensiamo di essere quando crediamo di poter decidere che Qualcuno non ha disegni.

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