Ero in macchina questa mattina, con il primo parabrezza della stagione bagnato da gocce lente e sistematiche. Ho acceso dopo mesi i tergicristalli che, gracchiando, hanno iniziato a fare da metronomo ai miei pensieri.
Passando davanti alla chiesa dei frati, ho visto le prime signore con il golf e l’ombrello, affrettarsi tra preghiere e spesa alla Coop. Ad un tratto ho riconosciuto questo paese del milanese, con i suoi ritmi, con la luce grigia, e la pioggia che scende. Se non fosse che gli inverni qui iniziano a settembre e finiscono a maggio, quest’ atmosfera pumblea e lenta, mi rassicurerebbe. Mi vedo davanti agli occhi sere sul divano, con la coperta e la tisana calda e la fiera di novembre, le frittelle, i negozi di dicembre. Tanti anni fa si diceva che alla fiera si tiravano fuori le prime pellicce e al palio (ultima domenica di maggio) si prendeva la prima abbronzatura.
Non ho voluto però rinunciare così di botto all’estate e mi sono vestita come nei giorni di pioggia al mare. Ricordo quando mi fermavo fino a settembre e sentivo l’inverno arrivare lavando via il vociare al profumo di crema solare che invadeva le spiagge nell’alta stagione. Jeans e maglione blu, ma le immancabili infradito, anche se piove, come fossimo tutti appena scesi da un peschereccio. Starei seduta al chiosco oggi, se fossi al mare, a vedere gocciolare giù il cielo, bevendo thè, con i piedi nudi appoggiati alla balaustra, con il mare arrabbiato che si riconquista le prime file di ombrelloni. Nel pomeriggio camminerei sulla scogliera con le mani infilate fino in fondo alle tasche, parlando con le onde e mi fermerei al baretto dove mi piace scrivere. Ascolterei il vero dialetto tornare tra le calli non più invase da turisti, fatta eccezione per qualche tedesco di settembre con calzini e sandali.
Nei miei luoghi mi sento al sicuro anche sotto il ticchettare di un ombrello. Mi sento a casa, con i miei ritmi e i miei pensieri. Amo crogiolarmi in cose che conosco, nelle mie certezze, nei miei affetti.
Oggi è la giornata ideale per ascoltarmi ancora Circle, di Eddie Brickell… se potete ascoltatela anche voi.
Me, I'm a part of your circle of friends
And we notice you don't come around
Me, I think it all depends
On you touching ground with us, but
*I quit -- I give up
Nothing's good enough for anybody else
It seems
And being alone is the best way to be
When I'm by myself it's the best way to be
When I'm all alone it's the best way to be
When I'm by myself nobody else can say goodbye
Everything is temporary anyway
When the streets are wet
The colors slip into the sky
But I don't know that means you and I are
That means you and
Chorus
And being alone is the best way to be
When I'm by myself it's the best way to be
When I'm all alone it's the best way to be
When I'm by myself nobody else can say
Me, I'm a part of your circle of friends
And we notice you don't come around
Non è ancora inverno, è "quasi" autunno, con le sue giornate plumbee e i suoi cieli blu, con le strade bordate di rosso e l'arietta fresca del mattino.
RispondiEliminaDomenica torna il sole, tranquilla :)
:* grazie mio dolcissimo cowboy
RispondiElimina...OK... gli infradito non sono stati esattamente un colpo di genio!
RispondiEliminase io mi metto gli infradito adesso mi ricoverano per assideramento.
RispondiEliminache tristezza l'autunno.
per fortuna che al palio noi qui siam già belli neri.
p.s. con l'autunno mi sale il pessimismo...
�¨ una cosa normale vale... ci sono studi che approfondiscono la depressione da cambio di luce...
RispondiEliminaMacchè andato via.
RispondiEliminavorrei si, ma è un gran sogno che non ho infranto io e bla bla bla... ^_^
Ma senti, chiedimi in privato le novità e quel che vuoi sapere, sai mai che qualcuno s'arrabbi...
Bacio,
Robbie
...macchè scuola e scuola...macchè laboratorio di scrittura.Tu scrivi eccome e dai punti a tanti, me compreso.
RispondiEliminaMa è davvero così impossibile esserci, al mare, se davvero uno lo desidera? Non è che a volte ci facciamo dei gran "e come faccio, e non si può" quando magari invece volendo si può eccome?
RispondiEliminasi infatti.
RispondiEliminaio sono stagionepatica.
sphera.. volere potere sì, ma voglio così tante cose che le metto in ordine di priorità :) .. un giorno ci andrò, lo avrò aspettato tanto e sarà bellissimo... mi piace soffrire :D
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