mercoledì 22 settembre 2010





E' facile puntare il dito sugli uomini, elencarne i difetti in ordine alfabetico o di apparizione, è un po' come sparare sulla croce rossa. Compito assai più arduo è parlarne bene, ma qualche volta viene spontaneo. Un bisogno di crederci e di dire.
Così eccomi a pensare a tanti uomini della mia vita. Probabilmente la simpatica personcina che ogni tanto commenta in modo anonimo questo blog, insultandomi ovviamente, sgranerà gli occhi. Quando una donna parla di uomini viene di lì a poco taciata di essere una... vabbhè ci siamo capiti. E invece avere Uomini intorno è qualcosa di più appagante del sesso. Penso allora ad un orso bruno che oggi ha saputo commuoversi per un pezzo di vita nuovo che si è incastrato nei pezzi di vita vecchi.
Penso ad un uomo che ha saputo dimenticare il suo abituale distacco forzato per diferndermi, per indignarsi al posto mio, che ha saputo far evadere dalle paratie del suo rigore, parole che mi hanno regalato un po' di forza.
Penso ad un uomo che non si guarda allo specchio per paura di riconoscere in sè una persona speciale, forse perchè ha paura che quella persona riflessa sia l'immagine di sè finalmente appagata e potenzialmente felice. A volte siamo così abituati a nasconderci e a rimandare l'esistere, che quando arriva il nostro momento, non sappiamo riconoscerlo.
Penso ad un uomo che fa dell'assenza la sua corazza, che forse un giorno si accorgerà che l'epoca del disgelo è passata da un pezzo e che forse è già in ritardo con la vita.
Penso all'uomo che dorme nel suo letto accanto al mio. Penso che è piccolo ed è già una persona capace di sorridere se gli va, di piangere se ne ha voglia, che non ha paura di tendere le braccia verso di me se ha bisogno di aiuto. Penso che un giorno sarà grande, ma sono convinta che riuscirò a riconoscere sempre in lui l'embrione di un uomo che ho tenuto dentro di me, ancora prima che fosse nella mia pancia.
Voglio chiudere così questa prima giornata di respiro (dopo troppo tempo), immaginandoli ognuno nel suo mondo, con gli occhi assonnati che si addormenteranno in posti diversi, distanti tra loro, vicini a me. Grazie.

5 commenti:

  1. non so, ma leggendo questo scritto ho visualizzato la spontaneità che fa da "collante" tra due persone....le unisce!...e quando manca....invalida e intorbidisce tutto quello che ne segue!questo è quello che ho immaginato leggendo......

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  2. ecco tu hai il dono della sintesi che a me manca :)

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  3. è facile fare sintesi generalizzando....più difficile sul proprio vissuto!ciao....

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  4. una citazione di non mi ricordo più chi, ma era un uomo, diceva: "donna,gli uomini sono tutti uguali,tocca a te prenderne uno e renderlo diverso"leggendoti mi hai ispirato un pensiero da scrivere assolutamente.

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