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Per festeggiare la prima lezione ho ben pensato di rispolverare l'ormai nostro eroe vagabondo: Nick Beat, lascerò a lui tracciare l'emozione di questa giornata.
E così Nick Beat aveva scelto la città. Aveva puntato il dito su un posto del mondo sconosciuto e aveva scelto un punto lontano dal deserto, l’Europa e tra l’Europa l’Italia, il crocevia più antico e primordiale eppure futurista e futuristica avventura. Aveva scelto un cosmopolitismo ancestrale, così almeno raccontava a se stesso Nick Beat.
E camminava ora, costeggiando quella sabbia marmorea scivolata tra le dita dell’Artista, diventata guglie e santi, demoni, sacra icona di una città pagana devota all’Oro che la sovrastava da sempre, o almeno sembrava. Era esistita mai una Milano senza il suo duomo?
Ed era abitante, ora, agli occhi del pubblico passante, lui che era stato eremita nel deserto e cittadino apolide nel mondo. Ora apparteneva, si integrava all’asfalto e alla polvere, diversa, certo, da quella di Santa Fe, o forse non così tanto. Portava sempre con sé, un po’ della sua lavanda per ricordare l’odore di casa; essiccata, fragile e sbiadita, a tenere il segno tra le nuove pagine patinate. Aveva scelto il modo più elementare per diventare abitante abitato dalla città. Si era seduto ad un banco e aveva ripreso da dove tutto si era interrotto.
To be continued (?)
continued, continued pure please.
RispondiEliminasi tròp fort!!!
RispondiEliminaSi! Che bello! Continua presto vero???
RispondiEliminatu volevi nascere uomo è...di la verità à à à :))
RispondiEliminasecondo me presto inizierai a farti le canne...
RispondiElimina