Legnago (Vr) ... passeggiata accanto al Fiume
Così mi son forzata di non pensare che dal 27 dicembre dell'anno scorso il nonno non c'è più. Non volevo cadere nella trappola dell'anniversario, non volevo che ci cadesse mamma. Ma oggi è il 29, sono passati 367 giorni, non è più un anniversario e allora posso pensare a lui, alla Razza Piave, che l'anno scorso di questi giorni sfidava il gelo per tornare dalla sua Bianca. Però questa sera lo voglio ricordare con una cosuccia che avevo buttato giù in quei giorni. Sono parole di scarso valore artistico e stilistico, ho usato parole semplicissime come lui, alcune frasi che a volte diceva, i suoi racconti, e quel dialetto che nelle sue intenzioni era "parlare italiano" ma che scivolava sempre in quella lingua che per me è Casa.
La storia è chiaramente inventata, non c'è mai stato alcun incontro tra il nonno e Secondo Casadei, ma era un camionista e anche a ottanta anni si emozionava sentendo Romagna Mia, diceva che gli ricordava quando viaggiava su e giù per l'Italia e pensava di tornare presto dalla nonna.
E' il mio modo per dargli la buona notte e di pensarlo finalmente insieme alla sua Bianca, seduti sui gradini di casa come abbiamo fatto tante sere insieme nella casa al mare.
Buona notte nonno
Romagna mia
letto anche il resto, Brava.
RispondiEliminaUn bellissimo tributo al tuo nonnino cara!
RispondiEliminaPoetico e "vero"...
Le persone care che non ci sono più le dovremmo ricordare sempre così...
Un abbraccio ;)
Grazie Cate e grazie full
RispondiEliminaOgni emozione riesci sempre ad insaporirla di amore e fantasia..
RispondiEliminaBuon Anno Lala...
Pier"