Notte e numeri che lascio alle spalle mentre lacrime scivolano sul parabrezza che non voglio pulire. Non voglio intaccare questa danza di pioggia che scivola e schiarisce dubbi e pensieri e parole ed emozioni e propositi che non manterrò. Sta cancellando tutto questa coperta d'autunno e diluisce il colore dei fari gialli perfettamente allineati fino al punto di fuga che l'occhio stanco può scorgere.
Note di un piano imperfettamente umano si insinuano in un silenzio che appartine ad un mondo al di fuori di me, mentre dentro si fanno largo in uno stillicidio di silenzi che sanno di tabacco. E poi fari nel mio specchietto retrovisore a ferire palpebre esauste e il volume che sale, mentre l'accelleratore scende e inizia una danza d'asfalto tratteggiato e illuminato da fiaccole. E ritrovo la mia voce persa nella paura mentre con tutta la rabbia e la stanchezza che riesco a riunire nei polmoni grido una cry cry baby che non cantavo così da anni. E la pagherò, domani non avrò voce, ma non mi importa.
E' ancora notte e sono ancora sola e sono ancora mia. E me ne frego dei presenti e degli assenti e conto solo a memoria quanti giorni di vacanza ho preso da me stessa ... e mi accorgo che iniziano ad essere anni lunghi un secolo e larghi un attimo. E ancora, ancora canto. Ora la musica si fa lenta e sento il suono di vetri e di bottiglie mentre mi accorgo di aver spolverato con la rabbia la polvere che imprigionava le mie corde vocali. E canto lieve e stonata e rido di me e piango di me.
E all'ultima curva sulla via del ritorno trovo la strada sbarrata e mi costringono a cambiare direzione. Penso alle parole che mi ha detto sta sera e sento la leggerezza dell'appartenermi, così semplicemente. Rido e sorrido perchè fermi non è possibile. Seguo la deviazione e inciampo in una canzone che da troppo tempo non canto con convinzione, ma sta sera l'ho consumata con il repeat e con un sorriso leggero. ..
Lei aveva un'aria serena
dentro al suo abito da sposa
e un'andatura leggera
sembrava una maestra di ballo
Uscendo poi dalla chiesa
il sole forte l'abbagliò
sentiì intorno l'aria del sabato
e con gli occhi socchiusi pensò
se fossi l'ultima rondine
io volerei anche stanca
se fossi l'ultimo raggio di sole
io non mi spegnerei.
Amore mio mattiniero
ti lascio in dote le mie calze di seta
e un indirizzo segreto
dove puoi scrivermi lettere d'amore
Così lei in un lampo decise
che non c'è un prezzo a certe rose
lasciando a mezz'aria sia folla che sposo
si tolse il velo e se ne andò
se fossi l'ultima rondine
io volerei anche stanca
se fossi l'ultima luna
luna piena sarei
se fossi l'ultima musica
io ballerei anche scalza
se fossi l'ultima notte
io non mi addormenterei
Caffè pronto! ;)
RispondiEliminasei un santo ! :)
RispondiEliminaAh! Eccola qua!!!
RispondiEliminaPensavo di averla persa!!!
Ciauuuuuu
:)
RispondiEliminaposso avere un caffè corretto grappa?
RispondiEliminaok vada per il corretto grappa :)
RispondiEliminavai a cena da Monica??????
RispondiEliminaSEI SPOSATAAAAAAAAAAA???????
si ma nonostante io sia sposata non perdo le mie tendenze lesbo quindi non rinuncio alle mie cene con monica
RispondiEliminac'è un posticino per me????
RispondiElimina