Sono appena rientrata e anche se fuori c'è un freschino tutt'altro che estivo, mi è bastato rientrare in casa e accendere la tv della camera per ricordarmi le serate estive insieme a mia sorella. La doccia appena fatta dopo aver giocato nei campi fino al buio e il pigiamino fresco. La tapparella alzata un po' e la finestra aperta, che in certe sere entrava la luna. Sentivamo da lontano lo sfrecciare veloce delle auto in autostrada e man mano che passavano i giorni il traffico notturno si intensificava. Sembrava che l'agognata partenza non arrivasse mai. Un mese e mezzo era eterno per chi contava i giorni in "notte e sole".

La sera toccava andare a letto anche se non avevamo sonno e allora ci davamo la mano, lei nel suo letto ed io nel mio e stavamo a raccontare a bassa voce un sacco di stupidate. Poi capitava spesso che mamma ci sentisse ridacchiare di sottecchi e arrivava nella camera con l'intento di sgridarci ma poi restava lì, seduta per terra, a ridere con noi. Poi ci diceva "dormite bambine" ma alla fine era lei che non se ne voleva mai andare!

Altre volte giocavo a fare le ombre cinesi sulla parete, con la luce che filtrava dalla finestra e accendeva quello schermo luminoso proprio sopra il mio letto. Sapevo fare praticamente solo il gabbiano e un cane che abbiamo chiamato "Poldo" che ci ha raccontato tante storie. Quando è nato mio nipote lui era ancora lì sulla parete ad aspettare di raccontare ancora qualche avventura per farci addormentare.

Certe cose non passano mai, nemmeno quando viene il buio e poi torna il sole e poi viene buio......