lunedì 13 novembre 2006


Ai miei due Angeli Matti...


...Stiamo diventando tutti un po' matti....




Sto guardando uno stralcio di "A night whit Queen" e mi vengono in mente tanti ricordi. Penso alle canzoni ad "Under pressure" o "The show must go on". Soprattutto ricordo il video di "I'm going slightly mad", ricordo quei pantaloni così larghi e quel viso così disegnato per sembrare ancora vivo. La morte di Freddie è stato un nuovo lutto in casa mia, giunto a breve distanza da quello più grande della famiglia.


Eppure la sua morte ha portato anche tanta energia. Mia madre, che da sempre amava quel mezzo pazzo, ha iniziato ad alzare il volume delle canzoni di Freddie che, in quei giorni, rimbalzavano in tutte le radio e tutte le tv. Il silenzio degli ultimi mesi iniziava ad essere forzato da una nuova rabbia di vita. Lei restava a casa sola e lui la faceva andare via, almeno per quei tre minuti di energia. Poi tutto tornava nel silenzio che però, poco a poco, iniziava a dissolversi.


Nonna mancava sempre tanto. Si intuiva un parallelo tra la malattia di Freddie e quella di nonna. Per entrambi la sorte aveva preparato malattie che ti mangiano e ti riducono la metà di quello che eri, che però non ti tolgono la voglia di rubare un'altro giorno alla vita, di farla franca e vincere il proprio destino, fosse anche per un'ultima canzone o un ultimo sorriso.


Penso che entrambi siano volati via nel modo che preferivano, uno tra le note e l'altra tra le braccia del suo "Nino".


Fu grazie a quella strana buona follia, a quei due Angeli Matti, che mamma trovò la forza per imparare a suonare a 40 anni. Trovò un maestro che la capì e lentamente iniziò a suonare il piano e a spegnere la malinconia... per pochi minuti prima, per qualche ora poi. Il dolore diventava lentamente musica. Restavano note incastonate nei ricordi e incise sul cuore, qualcosa dentro che era ancora stranamente Amore. Il regalo per il suo impegno a farcela, fu il concerto in memoria di Freddie tenutosi, niente meno, che il 20 aprile, giorno del compleanno di mamma. Per chi è stupido come me, che crede nei segni, questo fu un regalo giunto dall'alto. I tre matti uniti nella musica e io lì a cantare con loro, a piangere sì... ma anche a gridare e ridere.


Un giorno, poi, presi mamma e gli dissi "andiamo a vedere i voli per Londra". Lei era reticente, ma dentro la sua grande forza iniziava a farsi troppo irrequieta, e una voce continuava a ripetere "si...". Prendemmo i cataloghi, tornammo a casa, ne parlammo con papà che, al primo cenno, disse sì. Prenotammo. Io che parlavo poco inglese, nessuno dei tre aveva mai volato. Dicemmo sì!


Mamma aveva paura di stare male durante il volo, papà aveva paura che precipitasse (anche se non lo ha mai ammesso), io ero seduta in mezzo a loro ed ero decisa a portarli ovunque. Arrivati a Londra, la mia lingua si sciolse, capivo quello che le persone mi dicevano e loro capivano me... nella mia mente non c'era più solo "the pen is on the table". Riuscimmo a trovare la casa di Freddie. Rimanemmo tutti e tre impalati davanti a quella recinzione che avevamo visto in tv con la scritta "goodbye mr bad guy". Mamma piangeva... un po' tutti in realtà eravamo commossi. Mamma voleva firmare quella cinta... io avevo portato l'indelebile. Anche papà firmò. Poi arrivarono dei ragazzi napoletani e si arrampicarono sulla cinta e scattarono per noi qualche foto dell'interno.


Adesso la cinta è ripulita e i muri innalzati... ma questo è un altro squallido racconto che farò un'altra volta.


Poi penso alla rivalità tra Mr. Morgan While e il mitico Cesare. Sfida combattuta sull'intro di Innuendo, quell'assolo di chitarra che mi stregava e che mandava in escandescenza le due "prime donne della chitarra". Nessuno dei due avrebbe ceduto. Virtuosismi e steccature si sprecavano sulla spiaggia.


Le persone importanti della mia vita sono legate in qualche modo alle canzoni dei Queen.... inutile dire che il cow boy le conosce tutte a memoria... mi piace pensare che sia stato scelto per me dai miei due Angeli Matti....


Artista: Queen
Titolo: I'm Going Slightly Mad
Titolo Tradotto: Sto Diventando Un Po’ Matto

Quando la temperatura esterna sale
e il significato è oh così chiaro
Mille e una giunchiglie gialle
cominciano a danzare di fronte a te
Stanno cercando di dirti qualcosa?
Stai perdendo quell’ultima rotella
Semplicemente non sei in perfetta forma, mio caro
Ad essere sinceri non ho la minima idea di cosa sta succedendo

Sto diventando un po’ matto
Sto diventando un po’ matto
Alla fine è successo, successo

Alla fine è successo, oh-woh
Alla fine è successo, sono un po’ matto, oh caro!
Hahahahaha
Sono una carta fuori dal mazzo,
Non sono proprio in cattive acque
ma ad un’ondata dal naufragio
Non sono al mio meglio
Sto crollando con una febbre
Sono veramente in alto mare
Questa pentola sta traboccando
Penso di essere un albero di banane
[…]
Sto lavorando a maglia con un solo ferro
disfacendolo velocemente, è vero
Sto guidando solo su tre ruote, in questi giorni
Ma mio caro, tu cosa ne pensi?
Sto diventando un po’ matto
Sto diventando un po’ matto
Alla fine è successo, successo
Alla fine è successo
Sono un po’ matto
Sono proprio un po’ matto
E l’avete voluto voi!



3 commenti:

  1. anche io l'amavo tanto.
    una volta ho ballato a teatro Innuendo.
    bellissimo.
    che spasso di genitori che hai!

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  2. Tua madre è una donna fantastica... te l'ho detto la prima volta che l'ho vista :)

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