Tributo ad IVAN che magari ho visto mille volte tra i navigli e Brera e, perchè no, al Trattoir dove spesso mi rifugiavo a leggere e bere qualcosa nei miei giorni solitari. Tributo a chi una notte e mi ha fatto compagnia con la sua scritta urlata sopra il muro della darsena... tributo a chi vive di poesia...
ho scelto questa poesia per ricordare un posto che amavo (... e che preferivo quando era in Brera...)
Ritratto al Trattoir
mai cosa scrivere
in tali momenti dormienti
gettato tra l’ombre
d’un invisibile cavaliere solitario
smarrito per strada
d’animo, d’amore e d’armatura.
d’un umile decoro dipinto
limpido d’una frase non detta
rugiada tenera brina
nella sera Brera rada schiocca
le dita con l’unghia
di pensieri nervosi zitti.
è un cappello goliardo
di traverso a’un lancia sassi
un Michelangelo scolpito
dal fumo fiamma delle candele
e la polvere sullo sguardo
al tatto poesia s’alza
Che bello! che poetessa...
RispondiEliminaMi riferisco anche a Battiato sotto, anche se per me una promessa non mantenuta non sarebbe così piacevole da ricordare.
Bacetti e buona giornata! (come si vede che sto wired quando mi tocca lavorare :) )
qualcosa di bello da ricordare è sempre meglio di qualcosa di bello da sperare ;)
RispondiEliminaPer me contano solo le cose belle che vivo ora,
RispondiEliminanon mi curo mai del passato o del futuro...
Baci e grazie dei passaggi senza commento (netiquette?)
:)