...piccoli segnali a cui aggrapparsi... papà premiato per "milano produttiva" (grande babbo!!!!!), almeno qualcuno che produca in famiglia e poi ho trovato questo foglio straccio. E' un appunto che avevo scritto tempo fa e pensavo fosse perso... Lo stile è quello che è ma ci sono affezionata ergo lo scrivo...
Immagina...
il rumore irripetibile di un'onda
uguale solo a se stesso.
Siedi sulle ginocchia del mare
e ascolta il suo respiro:
un chiacchericcio composto
da un lieve rullio
incalzato da un abbraccio più ampio,
da un dolce crepitio di conchiglie vibranti,
simile solo al respiro di due amanti esausti.
Sono un'ombra mossa dal vento,
in questo attimo perfetto.
I piedi nudi, sospesi nel vuoto
mentre scrivo da questo scoglio.
Sento voci scorrere sotto di me,
sorrido perchè ai loro occhi
sono solo la luce del faro,
mentre una brezza colora la mia aura.
Non fa paura questa notte di mare nero
che avanza sbirciando il mio scritto
e poi indietreggia timido
in un brusio di conchiglie smosse.
La tua voce mi arriva come un brivido lontano
ma il tuo passaggio
ha ridipinto questi luoghi
di un nuovo amore,
cancellando rumori
di lacrime amare.
(Caorle 27/08/2004)
al mio cow boy anonimo.
perchè lo stile è quel che è??
RispondiEliminaa me sembra una bella poesia, e del tutto in tema con il blog !!!
ciao !
bhè sarà che non c'è metrica, sintassi, ricercatezza.... ;) cmq grazie
RispondiEliminaa parer mio non sono qualità fondamentali della poesia, tutto quello che conta è la sua capacità di portarti altrove.
RispondiElimina=) graSSiiee
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