mercoledì 29 febbraio 2012
L'Alda
Quelle come me urlano in silenzio, perché la loro voce non si confonda con le lacrime…
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore, perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla…
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio, non riceveranno altro che briciole…
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso, purtroppo, fondano la loro esistenza…
Quelle come me passano innosservate, ma sono le uniche che ti ameranno davvero…
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai voluto… (Alda Merini)
L'amore è ...
martedì 28 febbraio 2012
e
lunedì 27 febbraio 2012
...
Orwell
1984 inizia a farmi male. Questa storia del bipensiero, di un vocabolario minimo. Come se la caverebbero in Oceania con la parola "donna". Sono certa che la psicopolizia arresterebbe chiunque pensasse ad una donna come ad un pensiero, per altro vietato. Una donna non è un'entità astratta, un' ancora impalpabile che ci assicuri dalla corrente della noia. Una donna non è essenza, è esserci....soprattutto è esistere.
domenica 26 febbraio 2012
mi
c'era una volta...
sabato 25 febbraio 2012
il mio cucciolo
venerdì 24 febbraio 2012
Scusami Pess
Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove. (F. Pessoa)
canta che...
Io sono la sola ormai
Credi
Non c'e' piu' nessuna che
quando chiedi troppo e..
Lo sai
Quando vuoi quello che non
Sei te
Ricordati di me
Forse non mi credi!!
Sguardi
Guarda sono qui per te
Non ti ricordi
Eri come loro.. Te
Sono tutti quanti
Degli eroi
Quando vogliono qualcosa..
Be'
Lo chiedono lo sai
A chi puo' sentirli..
La cambio io la vita che
Non ce la fa a cambiare me
Bevi qualcosa
Cosa volevi
Vuoi far l'amore con me..
La cambio io la vita che
Che mi ha deluso piu' di te
Portami al mare
Fammi sognare..
E dimmi che non vuoi.. Morire!
Dimmi
Sono solo guai per te
Dimmi
Ti sei ricordato che
Hai una donna che se non..
Ci sei
Come può restare se..nza te
Piangi insieme a me
Dimmi cosa cerchi!!
La cambio io la vita che..
Non ce la fa a cambiare me
Bevi qualcosa
Se non ti siedi
Vuoi fare l'amore con me
La cambio io la vita che
Che mi ha deluso piu' di te
Portami al mare
Fammi sognare..
E dimmi che non vuoi.. Morire!!
E dimmi che non vuoi.. Morire!!
giovedì 23 febbraio 2012
smettila
Giovedì grasso
Dalle sue mani
alle tue.
Dalle tue
alle mie.
Dalle mie
al futuro.
Impastando il passato
generazioni di donne
si sussurrano
l'ingrediente segreto:
Amore
quanto basta.
mercoledì 22 febbraio 2012
ho
ci sono ...
si ..
martedì 21 febbraio 2012
....
piccole gioie
lunedì 20 febbraio 2012
Giorni in cui mi chiedo quante vite impiegherai per darmi ragione,per ammettere che vogliamo la stessa cosa,ma oramai in mondi diversi. Giorni in cui vedo il trucco, l'artificio, la maschera di scena e rimpiango il tempo speso a spacciare per realtà quattro assi da palco consunto. Avessi visto l'uomo e non l'attore, non li avessi confusi con la vita. E' che l'arte delle parole per me è vita, ma tu non ascolti, non hai mai ascoltato la mia storia. Tu eri lo spettacolo, io lo spettatore ma non applaudo più. Io non parlo più.
venerdì 17 febbraio 2012
il mio bambino
venerdì 17 ... no grazie
un posto migliore
mercoledì 15 febbraio 2012
...sempre lei ...
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra.
...sempre lei..

un bacio perso...è un bacio che non esisterà mai più.
Il bacio Il bacio appena sognato in una notte di tradimenti, dove tutti consumano amplessi che non hanno profumo, il tuo bacio febbricitante, il candore delle tue labbra, somiglia alla mia porta che non riesco ad aprire. Il bacio è come una vela, fa fuggire lontano gli amanti, un amore che non ti gela che ti dà mille duemila istanti. Ho cercato di ricordare che potevi tornare indietro, ma ahimè il tuo bacio è diventato simile a un vetro. Io come un animale mi rifugio nel bosco per non lasciare ovunque il mio candido pelo. Il pelo della mia anima è così bianco e così delicato che persino un coniglio ne trema. Tu mi domandi quanti amanti ho avuto e come mi hanno scoperto. Io ti dico che ognuno scopre la luce e ognuno sente la sua paura, ma la mia parte più pura è stata il bacio. Io tornerei sui monti d’Abruzzo, dove non sono mai stata. Ma se mi domandano dove traggono origine i miei versi, io rispondo: mi basta un’immersione nell’anima e vedo l’universo. Tutti mi guardano con occhi spietati, non conoscono i nomi delle mie scritte sui muri e non sanno che sono firme degli angeli per celebrare le lacrime che ho versato per te. (da "Rasoi di Seta") |
martedì 14 febbraio 2012
Esserci o niente.

ma che ce l'ha con me ?
Laura e l’avvenire – Testo
Laura l’avvenire ci sfugge tutto sta cambiando, amore e lavoro per esempio
tutto sta mancando
La parte buona della nostra vita è ancora la’ nei bar sulla strada col futuro che ci lluminava
Sembravi spaventata al primo incontro col tuo sorriso leggero sembravi più fragile mentre preparavi in fondo agli occhi quell’attentato che sono le lacrime al mio desiderio sincero
Laura prendi il tuo coraggio e abbracciami..
Abbracciami..
Ora questo posto non fa più per noi, questo è un deserto di democrazia, oggi che la fabbrica chiuse tutti se ne andranno..
Lasciamo libera la scena, anche noi!
Vieni..
E’ così vero che non ha senso e forte l’indifferenza dei giorni, Laura prendi il tuo cappello e andiamo
Che di strada, di strada, di strada ne avremo da raccontare..
In mezzo alla polvere di acido e d’argento..
ti amavo, ti amo, e aggiungo mite un sentimento..
Dai prendi anche il mio cappotto dalla sedia che ce ne andiamo, noi due.
Ora questo posto non fa più per noi, questo è un deserto della fantasia, ora questo posto non fa più per noi.
love
Love is real, real is love
Love is feeling, feeling love
Love is wanting to be loved
Love is touch, touch is love
Love is reaching, reaching love
Love is asking to be loved
Love is you
You and me
Love is knowing
We can be
Love is free, free is love
Love is living, living love
Love is needing to be loved
domenica 12 febbraio 2012
non sono un opossum ...
Ci pensi. Una scena quotidiana, banale, ma che ti è rimasta impressa. Il cucciolo, lo si coinvolge, lo si stimola, "questa cosa è da grande", come se fosse un plus utile. Lui ci prova, sbaglia, è il suo mestiere, però la voce si incrina in un rimprovero. Lui mortificato, "fallo tu non sono capace, sono piccolo" quasi a scusarsi. E poi ha paura, è insicuro. Ha sbagliato, ci ha delusi. Poi la nostra voce si fa un gioco, lui torna a sorridere, ci riprova, ci riesce, grande ovazione. Ecco, tutto qui. Basta un niente di sbagliato per farlo vacillare, per renderlo insicuro. Una dinamica così usata da essere ormai accettata, un genitore che si aspetta tutto da te e tu che semplicemente sei te stesso e ti scusi per questo. Ti scusi di non essere abbastanza, di aver tradito le sue aspettative ed è un niente ritrovarsi adulti con le stesse debolezze.
Così arrivi a 35 anni e ti chiedi se sei piccola o grande e ci sono giorni in cui l'unica cosa grande ti sembrano i tuoi errori. Provi un po' di tenerezza per quella te piccola, quella che è nata con un nome da onorare, con una insostenibile leggerezza dell'essere sulle spalle. ti ripensi e ti accarezzi, per una volta sei indulgente con te stessa, provi un po' di tenerezza, proprio ora che non hai più nessuno se non te stessa a farti un po' di forza.
Non è una scusa, non lo è mai, ma capisci perchè sei ancora così fragile e insicura. Stai scoprendo di essere un mammut e non un opossum, e non sai da che parte si comincia a lottare contro l'estinzione della tua razza.
find info
Cercavo notizie sulla morte della nipote e mi sono imbattuta in questo video... mi è sempre piaciuto tanto, adoro le jam, le contaminazioni, le collaborazioni, artisti che si guardano, sorridono e fanno quello che sanno fare ... era il 1985 ... avevo 9 anni....
... Oh and then for the times when we're apart
Well then close your eyes and know
The words are coming from my heart
And then if you can remember...
sognare ragni
Sognare un ragno significa che si sta vivendo una situazione di disagio interiore o un senso di oppressione. L’importanza delle situazioni che si dovranno affrontare sono simboleggiate dalla grandezza del ragno. Sognare di vedere un ragno significa che si sta attraversando un momento di indecisione, sognare di avere il ragno addosso che siamo afflitti da pesanti preoccupazioni economiche. Sognare di uccidere un ragno rappresenta una perdita di denaro mentre se si sogna di schiacciare un ragno si stanno raggiungendo i propri obiettivi. Se invece si sogna un ragno che sta tessendo una tela presagisce la slealtà di una persona che si conosce"
...quello che ho sognato era indubbiamente grosso e stava decisamente tessendo... si si
sabato 11 febbraio 2012
...
espiazione
?"Durante l'espiazione l'anima non è libera ma di mano in mano che la purificazione si va maturando la volontà stessa riacquista vigore "
speriamo che la mia espiazione duri meno di quella di Stazio...
ioooo voglio una vita tranquilla la laaa
Una notte bellissima, l'autostrada, ridere per una canzone "scema".... ridere
venerdì 10 febbraio 2012
potare
"Vien dietro a me, e lascia dir le genti:
sta come torre ferma, che non crolla
già mai la cima per soffiar di venti;
ché sempre l'omo in cui pensier rampolla
sovra pensier, sa sè dilunga il segno
perchè la foga l'un de l'altro insolla"
Dante, purgatorio canto V
mi..
giovedì 9 febbraio 2012
Periferia
E sono una bruta periferia.
Gli stessi cartelloni di ovunque,
gli stessi stabili di mattoni infiniti,
squartati dall’oblio,
dall’assenza di occhi amorosi
capaci di capirne il valore nascosto
Sono una periferia
In un giorno di vento
Sporcata da cartacce
Gettate via da altri.
Sono una periferia
cementata,
imbrattata,
poesie multicolore.
Sono una periferia
Di fiori spontanei
Che nessuno coglierà,
sono asfalto calpestato,
un fiume stuprato,
ma esisto.
(Milano, 6 febbraio 2012)
si,
mercoledì 8 febbraio 2012
?
divino....
Chi fosti, che per tante punte
soffi con sangue doloroso sermo?».
Ed elli a noi: «O anime che giunte
siete a veder lo strazio disonesto
c'ha le mie fronde sì da me disgiunte,
raccoglietele al piè del tristo cesto.
I' fui de la città che nel Batista
mutò il primo padrone; ond'ei per questo
sempre con l'arte sua la farà trista;
e se non fosse che 'n sul passo d'Arno
rimane ancor di lui alcuna vista,
que' cittadin che poi la rifondarno
sovra 'l cener che d'Attila rimase,
avrebber fatto lavorare indarno.
Io fei gibbetto a me de le mie case».
Dante inf. XXIII
iscrizione
martedì 7 febbraio 2012
best friend
you're my best friendyou're my best friend
Mrs Bliss
per il bene dei figli,
e il giudice Somers fece lo stesso con lui.
Tirammo avanti fino alla fine del sentiero.
Ma due figli davano ragione a lui,
e due davano ragione a me.
E i due che tenevano per lui accusavano me,
e i due che tenevano per me accusavano lui,
e in ogni caso soffrivano.
E tutti erano tormentati dalla colpa d'aver giudicato,
e con l'animo angosciato perché non potevano ammirare
ugualmente lui e me.
Un giardiniere sa che le piante cresciute in cantina
o sotto una pietra sono contorte e gialle e stentate.
E nessuna madre farebbe succhiare al suo bimbo
latte malato dal seno.
Ma giudici e predicatori consigliano di allevare le anime
dove non c'è sole, ma soltanto penombra,
non calore, ma solo umido e freddo -
giudici e predicatori!
p.s. Rev. L. Wiley
Predicai quattromila sermoni,
diressi quaranta revival,
e battezzai molti convertiti.
Ma nessuna delle mie imprese
risplende più fulgida nella memoria del mondo,
e nessuna è per me più preziosa:
ho salvato i Bliss dal divorzio,
e scampato i figli da quella sventura,
perché crescessero donne e uomini probi,
contenti di sé e vanto del villaggio.
l'internazionale
... no problem, ora so perfettamente ciò che voglio e, ancora meglio, sono sicurissima di quello che NON voglio.
il prezzo della libertà
lunedì 6 febbraio 2012
Wislawa Szymborska
Su cento persone:
che ne sanno sempre piu’ degli altri
- cinquantadue;
insicuri a ogni passo
- quasi tutti gli altri;
pronti ad aiutare,
purche’ la cosa non duri molto
- ben quarantanove;
buoni sempre,
perche’ non sanno fare altrimenti
- quattro, be’, forse cinque;
propensi ad ammirare senza invidia
- diciotto;
viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
- settantasette;
dotati per la felicita’
- al massimo poco piu’ di venti;
innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
- di sicuro piu’ della meta’;
crudeli,
se costretti dalle circostanze
- e’ meglio non saperlo
neppure approssimativamente;
quelli col senno di poi
- non molti di piu’
di quelli col senno di prima;
che dalla vita prendono solo cose
- quaranta,
anche se vorrei sbagliarmi;
ripiegati, dolenti
e senza torcia nel buio
- ottantatre’
prima o poi;
degni di compassione
- novantanove;
mortali
- cento su cento.
Numero al momento invariato.
il big ben ha detto stop
Ti viene in mente una voce antica che decretava inesorabilmente che “il big ben ha detto stop”. Ecco pensi a questo. Stop, basta. Sei stanca, stanca di essere sempre messa alla gogna come portatrice di ogni male, stanca di sentirti carica dei tuoi errori (e con quelli sai farci i conti) e degli errori altrui. Stanca di confrontarti ad adulti che si comportano da bambini viziati, che vogliono quel gioco, sì, proprio quel gioco che non possono avere e che non meritano, quel gioco che hanno avuto in mano per un solo istante e che hanno rotto. Basta. Non sei più disposta a sopportare. Ogni cosa che fai è travisata, ogni parola inascoltata. Che senso ha? Hai dato fondo ad ogni forza per essere gentile e felice per chi gentile e felice non lo sarà mai con te e per te. Adesso basta. Non ci sono altre spiegazioni, non presti più il fianco con parole che verrebbero rivomitate uguale ed opposte, restano solo insulti di cuore. Basta, il big ben ha detto stop.
giovedì 2 febbraio 2012
good bye
E’ uno strano anno questo 2012, inizia con un naufragio e un terremoto, con degli oscuri presagi che sanno di addio, questo sarà il primo, piccolo, quasi indolore, che aprirà la stagione di questo teatro, speriamo ci sia anche qualche commedia in cartellone.
Grazie a splinder, grazie per avermi aperto un nuovo mondo, una nuova me, per avermi fatto scrivere per la prima volta il mio nome sulla copertina di un libro, per avermi fatto entrare in una università, facendomi capire quanto per me fosse un progetto inrinunciabile.
Grazie a chi c’è stato, ma soprattutto grazie a chi ci sarà, per una nuova avventura in una nuova isola che non c’è… o forse sì.
p.s. per non farmi mancare niente sono due giorni che cerco di postare questo post... così per non sentire la mancanza della famosa videata blu.