Giornate d'ansia
sospese
tra la paura
e la voglia
di Essere.
Like Jo????
Lo so, lo so, come hai detto? Devo tenere dei sassi in tasca. Hai ragione. Ma non sta sera. Domani. Domani scenderò sulla terra. Per questa sera voglio sentirmi come Jo, stringere tra le mani la lettera che dice "Gentile Signora bla blllaa la sua opera non fa vomitare". Ecco mi basta questo. Il senso di scrivere è questo, godere di questa gioia quando qualcuno ti legge e non si fa prendere dalle convulsioni :)
Facebook batte google uno a zero. Pensavo questo ieri sera, mentre roteavo nel turbine di una serata surreale. Eravamo all'arci, atmosfera tranquilla, locale vuoto, soundcheck. Il mio bimbo meraviglioso che ballava e cantava mentre gli zii facevano qualche prova e aggiustavano i suoni. Tavoli vuoti, preparati con semplicità. Uno in mezzo, il nostro. Poi le vite hanno iniziato ad entrare, ognuna al suo tavolo, con le proprie storie e i propri gusti. Chi ordinava, chi scherzava, chi sperava in una serata capace di cancellare la propria malinconia. Tutti lì, accanto e lontani.
Poi piano piano la tavola ha fatto la sua parte e si è diventati commensali. Si parlava da tavolo a tavolo, Riccardo, mio figlio, che faceva da catalizzatore. Torta, brindisi, emozione, auguri... i migliori. La partita che finisce, si sparecchiano i tavoli e inizia lo show su e giù dal palco.
Dal tavolo vicino mi chiedono di scendere perchè si canta Battisti e, si sa, Battisti si canta solo in compagnia, è un must. Mentre sopra il rock scaldava gli animi, sotto, qualche secolo sedeva ai tavoli sguarniti. Un computer e un microfono per inventare un karaoke. Catapultata, nel giro di qualche gradino, nella diretta di RadioBaleraLive. Il contrasto era talmente acuto, da scatenare la mia ilarità, lo ammetto. Ho riso tantissimo.
Poi mi sono seduta un po', trascinata dalla compagnia battistiana. Mi sono guardata intorno e ho visto tavoli e persone, isole con una disperata voglia di condivisione. Età diverse, storie diverse, chiuse in quel microcosmo goliardico. E mi sono chiesta se poi era tanto diversa quella situazione, da quella che si ritrova in facebook. "C'è più bisogno di conoscersi che di conoscere", quante volte ho sentito questa frase negli ultimi giorni. Quante volte l'ho ripetuta ieri sera. Così ho preso coraggio e microfono e mi sono calata in quel mondo, fino a poco prima distante. Improvvisamente ho iniziato a divertirmi, inaspettatamente, semplicemente. Ho cantato il primo pezzo da sola. Non ricordavo più il suono della mia voce amplificato da un microfono ed è stato un dolce ricordare. Al secondo pezzo, una decina di persone si sono appollaiate intorno a me ed è stato come allora: la spiaggia, gli amici, una chitarra. La stessa voglia di stare insieme, di creare un ricordo allegro da pensare all'indomani, quando la vita tornerà ad essere una piccola isola dispersa in un mare di solitudini che confidano in una collisione sonora.
Buona PRIMA festa del Papà
.. auguri anche al mio di papà e a tutti i papà.
Te ne sei resa conto bene. Oggi, in quel momento, non c'era nessuno da chiamare... e ti è mancato il fiato.
Semplicemente fantastica
Il Tuo Culo E Il Tuo Cuore :
La tua intelligenza
non ha limiti:
è fuori discussione.
Io però con quella,
amore scusami,
non ci faccio una canzone...
preferisco
quel tuo modo unico
di piangere e sognare,
ma confesserò
che non sottovaluto
di vederti camminare:
più del portamento
è quel modo di "sgabbiare";
più che l'indumento
è quel modo di ondeggiare
lento, lento,lento,lento
e tu ci sei, e tu mi fai,
e passano negli occhi tuoi
paesi lontanissimi
e un posto per sorriderti;
guardatela la sua allegria
di questa grande donna mia,
lasciatemela vivere
la gioia del suo culo
e del suo cuore!
Qando tu cammini
sembri un angelo
d'incerta tradizione;
quando tu t'inchini
è insostenibile,
disumana tentazione;
ci son notti che
starei a guardartelo
per ore ed ore, ed ore
altre notti che
vorrei farmi piccolo
tra le pieghe del tuo cuore
e guardarci dentro
per capire il tuo dolore,
il tuo sentimento,
quella voglia di sognare:
dimmi, dimmi, dimmi, dimmi
che tu ci sei, che tu non vai
e passano negli occhi tuoi
malinconie brevissime
e fuggitivo ridere;
ragazza mia,
grande donna mia,
non farti mai portare via
la gioia del tuo culo
e del tuo cuore!
Cos'avrò fatto mai
di tanto strano,
perché tu capitassi
proprio a me?
O sono
di un gran bello io,
o si era un po'
distratto Dio
quel giorno...
abbracciami
insegnami
malinconie brevissime
e fuggitivo ridere:
ragazza mia,
grande donna mia,
non farti mai portare via
la gioia del tuo culo
e del tuo cuore!
Paura sì, chi non ne ha
Tu abbracciami ad alta fedeltà
Toccami l'anima
La realtà distrugge i sogni creano
E noi due gocce nell'oceano
Di facce che camminano
Di sguardi soli che s'incrociano
Radiografie di un attimo
Amore mio non chiedermi
Domani che sarà?
Siamo due gocce nell'oceano
Noi figli di quest'epoca
Che non regala mai una favola
Ai naufraghi che sfidano l'oceano
Vivi, siamo noi quelli che sperano
Schiavi di una carezza che un volto non ha
Vivi anche i tuoi giorni che annegano
Vivi, se hai messo il cuore in bottiglia
Sta in una conchiglia l'oceano
Poeti si, ma in compagnia
Circondami di mani e fantasia
Spogliami l'anima
Pensa quante voglie che si sprecano
E noi due gocce nell'oceano
Di facce che si sfiorano
E qualche volta s'innamorano
L'eternità è un attimo
Amore mio non dirmelo
Domani che sarà?
Siamo due gocce nell'oceano
Noi figli di quest'epoca
Con gli occhi duri e il cuore tenero
Dei marinai che sfidano l'oceano
Vivi, siamo noi quelli che sperano
Scrivi poesie sui muri nessuno lo fa
Vivi, passerà questo periodo
Vivi se hai messo il cuore in bottiglia
Sta in una conchiglia l'oceano
Oceano di facce che camminano
Oceano, l'eternità è un attimo, è un attimo
Con gli occhi duri e il cuore tenero
Noi figli di quest'epoca
Che non regala mai una favola
Ai naufraghi che sfidano l'oceano
Non fluì dalla strada del nord
né dalla via del sud
la sua musica selvaggia per la prima volta
nel villaggio quel giorno.
Egli apparve all' improvviso nel sentiero,
tutti uscirono ad ascoltarlo,
all' improvviso se ne andò, e invano
sperarono di rivederlo.
La sua strana musica infuse
in ogni cuore un desiderio di libertà.
Non era una melodia,
e neppure una non melodia.
In un luogo molto lontano,
in un luogo assai remoto,
costretti a vivere, essi
sentirono una risposta a questo suono.
Risposta a quel desiderio
che ognuno ha nel proprio seno,
il senso perduto che appartiene
alla ricerca dimenticata.
La sposa felice capì
d' essere malmaritata,
L' appassionato e contento amante
si stancò di amare ancora,
la fanciulla e il ragazzo furono felici
d' aver solo sognato,
i cuori solitari che erano tristi
si sentirono meno soli in qualche luogo.
In ogni anima sbocciava il fiore
che al tatto lascia polvere senza terra,
la prima ora dell' anima gemella,
quella parte che ci completa,
l' ombra che viene a benedire
dalle inespresse profondità lambite
la luminosa inquietudine
migliore del riposo.
Così come venne andò via.
Lo sentirono come un mezzo-essere.
Poi, dolcemente, si confuse
con il silenzio e il ricordo.
Il sonno lasciò di nuovo il loro riso,
morì la loro estatica speranza,
e poco dopo dimenticarono
che era passato.
Tuttavia, quando la tristezza di vivere,
poiché la vita non è voluta,
ritorna nell' ora dei sogni,
col senso della sua freddezza,
improvvisamente ciascuno ricorda -
risplendente come la luna nuova
dove il sogno-vita diventa cenere -
la melodia del violinista pazzo.
Una mano
poggiata lieve
All’incavo della schiena
Accompagna il mio passo.
Racconta
La presenza di un’assenza
Che tradisce la sua età.
Cammino
Privata del mio nome,
privata del futuro
imprigionata eternamente,
come insetto nella morbida ambra,
tomba dorata ed eterna.
Una mano
Poggiata lieve
Piccola, ancorata alla mia.
Accompagna il mio passo
Ricordando
L’assenza di una presenza
Che tradisce la mia età.
... a mio figlio....
Quando nasce un amore non è mai troppo tardi
scende come un bagliore da una stella che guardi
e di stelle nel cuore ce ne sono miliardi
quando nasce un amore, un amore.
Ed è come un bambino che ha bisogno di cure
devi stargli vicino devi darli calore
preparargli il cammino il terreno migliore
quando nasce un amore, un amore.
E' un emozione nella gola da quando nasce a quando vola
che cosa c'è di più celeste di un cielo che ha vinto mille tempeste
che cosa c'è se adesso sento queste cose per te
farò di te la mia estensione farò di te il tempo della ragione
farò di più farò tutte le cose che vuoi fare anche tu.
Ti fa bene, ti piace questa voglia di dare
e ti senti capace non ti puoi più fermare
come un fiume alla foce che si getta nel mare
quando nasce un amore, un amore...
E' l'universo che si svela quante parole in una sola
amore mio immenso e puro ci penso io a farti avere un futuro
farò di te la mia estensione farò di te il tempo della ragione
farò di più farò tutte le cose che vuoi fare anche tu.
...Sì...
quando nasce, quando nasce un amore.
visto che non credo nella politica del "logo del non logo" e non sopporto lo snobbismo da amputazione, ho comprato per domani un vestito molto poco intellettuale... sia mai che mi scambiano per qualcosa di diverso da una bionda :D
come perdere quasi 4 kg in poco meno di due settimane.... e vedersi più grossa di prima....
Io voglio di più di un'ora di carnevale
E darti di più, qualcosa da ricordare
Un brivido sotto l'armatura, sotto la paura
Di volare
Io voglio di più di rose nel camerino
Io voglio che tu mi prendi per quel che sono
Che tremo e che mi emoziono
E incateno musica e parole
Per lasciarti un pieno d'amore
Io voglio di più
Di un cuore di carta da incendiare
Di una facile conquista
Di un sorriso che ha perso la testa
Di più di un bis che duri tutta la notte
Di una giacca e una gonna sul tappeto
Più di tutto l'amore che posso
Di un'insolazione di sesso
Molto di più che farti un autografo sulla pelle
Che non aver niente da perdere
Per non aver niente da perdonare
Io voglio di più
Di frasi fatte o cose che si dicono
Delle mani che si tirano indietro
Di colombi della pace di vetro
Di più di tutte le stelle di un cielo di campagna
Di tutto il grano e tutta la gramigna
Del 2000 che è solo un grosso mattino
Di duemila notti a dormirsi vicino
Molto di più
Di un ragazzo d'oro e un disco di platino
Di un letto fantascientifico
In un rifugio antiatomico
Io voglio di più
Delle tue rose nel camerino
Io voglio che tu
Mi prendi per quel che sono
Io voglio di più